Alle Poste come in banca di Bruno Gianotti

Alle Poste come in banca Da luned�14 mila uffici faranno concorrenza agli istituti di credito Alle Poste come in banca Arrivano bancomat e assegni Bruno Gianotti ROMA Non solo lettere, telegrammi e bollettini: le Poste lanciano ban�comat, carta di credito, conto corrente, deposito titoli e fondi di investimento in aggiunta al cam�biavalute e alle polizze vita già in funzione. Entro lunedì, annuncia l'amministratore delegato Corra�do Passera che smentisce secca�mente ogni voce di passaggio alle Fs, «saremo la più grande banca d'Italia» con 14 mila sportelli operativi (8 mila sono pronti già questa mattina). La banca postale sarà «forma�to famiglia», particolarmente stu�diata per dare fiducia, ma anche agguerrita e farà concorrenza spietata agli altri istituti. Guerra dei prezzi, innanzitutto: il conto corrente alla Posta non ha spese di apertura, chiusura e tenuta. Costa al massimo 60 mila lire l'anno (mille per ogni operazione, gratis oltre la sessantesima), e remunera il correntista con un tasso creditore del 20Zo lordo (l,4607o netto). Insieme con il conto corrente si può chiedere il bancomat posta�le, che si chiama Postamat per pagare bollette e prelevare con�tante dai distributori installati in almeno 2000 uffici postali e in tutti i «dispenser» bancari del circuito Maestro (26 mila in Ita�lia), pagare la spesa al supermer�cato, gli acquisti nei negozi e il conto del ristorante. Non può mancare la carta di credilo, cir�cuito MasterCard (si compra con 30 mila lire e dà un fido iniziale di tre milioni), né il nuovo libret�to di assegni utilizzabili come qualunque «chèque» bancario. In più: accredito senza spese di stipendi e pensioni, invio men�sile senza spese dell'eslratto con�to, valute sullo stesso giorno per i versamenti in contante, a 6 gior�ni per gli assegni bancari, a 3 per i postali, addebito dell'assegno con valuta sul giorno di negozia�zione e non di emissione, 2 mila lire a bonifico e domiciliazione gratuita delle utenze. Entro qual�che settimana sarà attivo anche il collegamento on-line attraver�so Internet (prima per informa�zioni e poi per la movimentazio�ne del conto). Passera e Massimo Arrighetti, direttore di Bancopo�sta, si scusano per il ritardo con i potenziali 46 milioni di clienti: «colpa» della Banca d'Italia che un anno fa ha bloccato l'acquisto di Banca Proxima e ha fatto slittare tutto il pacchetto di inno�vazioni. Non ha paura delle ritor�sioni delle banche? «Dobbiamo temerle perché miglioriamo i ser�vizi ai nostri clienti? Lo escludo risponde secco lavoriamo per il miglioramento del sistema-Pae�se, obiettivo a cui penso punti anche l'Abi». Arrighetti chiarisce meglio: la concorrenza c'è già e sarà ancora più dura perché «la più grande banca italiana» gestisce oggi il 70^4) delle operazioni finanziarie e il conto alla Posta farà rispar�miare «tra le 50 e le 200 mila lire l'anno rispetto ai migliori prodot�ti delle banche». Infatti l'Abi, l'associazione degli isliiuli di cre�dito, ha un contenzioso ancora aperto con le Poste per la commis�sione sul Bancomat utilizzato agli sportelli e non vede certo di buon occhio la vendila di fondi di inveslimenio. Ma Arrighetti dà per scontato anche il nuovo optio�nal: «Siamo già pronti, aspettia�mo l'autorizzazione della Banca d'Italia, che abbiamo chiesto da tempo e che dovrebbe arrivare fra giorni, visto che i tempi per la risposta sono scaduti». Corrado Passera

Persone citate: Arrighetti, Corra, Corrado Passera, Massimo Arrighetti

Luoghi citati: Roma