Promossi dall'euro debole

Promossi dall'euro debole I grandi marchi italiani tornano a conquistare i mercati Promossi dall'euro debole Ugo Bertone LA carica dei 37 mila, lami sono i visilalori, è finita. I compratori di occhiali torna�no in Europa, America, Far Easl, con le borse che traboccano di cataloghi raccolti al Mido, il salo�ne degli occhiali di Milano, il piii importante del mondo. Gli indu�striali del settore, uno dei punti di forza del «made in Italy», tornano in Veneto ( 1.250 impreso artigiane, oltre ai colossi più famosi, da Safilo a Luxollica, da Marcolin a De Rigo) con il sorriso sulle labbra: l'euro debole ha ridalo ossigeno alla domanda, quasi ferma fino all'estate scor�sa. E cosi, dopo duo anni, si sono rivisti i compratori asiatici men�tre in America le cose continuano ad andare bene, se non benissi�mo. Tull'allro clima, insomma, rispello ad un anno fa quando, ira gli sland della Fiera, si aggira�va lo spettro della cassa integra�zione, un incubo inedito per un settore che, a cavallo ira gli anni Ottanta e Novanta, era salito a lassi di due cifre. Il calo dell'euro ha fallo il miracolo: dopo una prima metà del '99 in picchiala (-120zii l'export fino a giugno), la domanda si è ripresa (solo -1 ^o a fine dicembre) per poi esplodere quest'anno. A fine Duemila l'export salirà almeno del Wó, forse di più. 1 numeri, insomma, sembrano propizi por due appunlamenli finanziari significativi, quasi un simbolo della scalala dei capitani dell'occhiale italiano. La Luxollica di Leonardo Del Vec�chia, infatti, ira pochi giorni si quoterà a Milano, dopo anni di successi nella Borsa Usa. Prima ancora, Villorio Tabacchi, proprieiario della Safilo, farà il suo ingresso nel salotto buono di Mediobanca. Eppure, la grande paura non è passala invano. Le multinaziona�li tascabili del «made in Italy» hanno lavoralo duro reagendo alle difficullà del mercato con una profonda integrazione con lo «griffes», alla ricerca di un'identi�tà forte da opporre alla concorren�za asiatica e per sfondare sui mercati più difficili. Il risultalo è che, su 207 marchi in licenza a livello mondiale Ila rilevazione è stata effettuata dallo studio Pambiancol più della mola, 108, sono controllali da società italiane, contro 44 francesi e 18 britanni�ci. I gruppi di casa nostra non si sono limitati a presidiare i grandi nomi del «made in Italy» 183 marchi su 85) ma si sono assicura�ti l'esclusiva di 25 «griffes» stra�niero. Guida la classifica, natural�mente, la Luxollica di Leonardo Del Vecchio (15 marchil, seguila da Safilo, De Rigo (ultimi acquisti Celino e Fondissime) e dagli emer�genti Marcolin e Filos. L occhiale funziona, insomma, purché fir�malo. E ci credono anche i padro�ni della moda, sempre più interes�sati a entrare in partecipazione con i grandi del sonore, piuttosto che a cedere l'esclusiva. Piada, al solilo più veloci degli altri, ha acquisito una quota in De Rigo, Dolce i'r Gabbana si sono uniti a Marcolin, la Allison con litierro. E l'elenco si allungherà ancora, sotto il sogno dell'euro debole.

Persone citate: De Rigo, Gabbana, Leonardo Del Vec, Leonardo Del Vecchio, Marcolin, Mido, Ugo Bertone

Luoghi citati: America, Europa, Milano, Safilo, Veneto