Caselli: a San Sebastiano condizioni molto precarie di Vincenzo Tessandori

Caselli: a San Sebastiano condizioni molto precarie IL DIRETTORE DEL DAP IN VISITA AL PENITENZIARIO: CHIUDERLO E' IMPOSSIBILE Caselli: a San Sebastiano condizioni molto precarie reportage Vincenzo Tessandori invialo a SASSARI CHISSÀ' se al termino della «full immersion» sarda pro�vocata dal pestaggio nel carcere di San Sebastiano, il direttore del Dipartimento am�ministrazione carceraria (Dap) ha concluso che i conti non possono tornare. Nell'ora già rovente di fine mattina, nel carcere sassarese, dopo aver parlato con gli agenti ma senza aver incontrato i detenuti, Gian�carlo Caselli lenta di tirare le somme e ripete quello che già sapevano tutti: c'è un esubero di dieci, forse quindicimila dete�nuti, senza conlare gli altri trentamila che espiano In pena fuori dalle prigioni, seguiti o controllali da mille operatori, come dire da nessuno. Ma quel�lo che molli ignoravano e cho esistono quattro istituti nuovi cho non si riosco ad aprire, por penuria di guardie. Non sono slrullure minuscole, collettivamonte Rossano Calabro (Cosen�za), Massa Marittima IGrosseto) e Castelvelrano (Trapani) accoglierebbero 450 prigionie�ri; Bollale, alle porle di Milano, potrebbe assorbirne 1000 e, con�siderala la situazione attualo. magari il numero raddoppierebbe subilo. Ma questo ò un altro discorso. Un gioiello di architet�tura carceraria, occo come qual�cuno ha definito Bollate, costo 1 10 miliardi. Un gioiello, por il momento, inutile. Anche se nes�suno si rassegna, anzi, «forse ce la facciamo», sospira Caselli. Quello dello prigioni è un sistema singolare, fino agli An�ni 80 funzionavano circa 200 carceri mandamentali, quelli dove sono spedili i dolomiti di scarsissima pericolosità o a fine pena. Slrullure che dipendono 'dai Comuni che si incaricano puro di assumere il personale di sorveglianza: lo stipendio, al contrario, è a carico del ministe�ro. Chiarisce Paolo Mancuso, vicedirettore del Dai): «Li stia�mo chiudendo uno a uno poiché provocano diseconomie, si deve tenere un sacco personale por 15-20 detenuti e ciò provoca problemi». Altro discorso por il San Sebastiano: lo hanno giudi�cato decrepito, definito un infor�no, ma a quanti." paro non se no può faro a mono. «Facciamo lo nostre scollo e questo lo recupe�riamo», gli ha fatto eco Caselli. Per l'ispezione del signor diret�tore generalo al carcere, nei giorni scorsi, hanno l'atto il lifting, e lui dice: «Ovviamente c'è un clima di preoccupazione. Chiuderlo? Magari si potessero chiuderò tutto lo prigioni, ma poiché devono esistere, è bone farlo funzionare al meglio», 11 fatto ó cho nessuno vorrebbe più San Sebastiano, e a molti sfuggo la ragione por la quale non venga costruita una nuova .struttura, in un'area già indivi�duata. In molti, in questi giorni, hanno lamentato la chiusura del penitenziario sull'isola del�l'Asinara, quello cho noi tempi roventi del terrorismo ora stato trasformato dal generali' dei carabinieri Carlo Alberto Dalla Chiosa in un carcero di massi�ma sorveglianza. Ora l'isola do�vrebbe diventare un parco, ma si parla con insistenza della gara por accaparrarsi gli angoli migliori. Vorrà rimosso in fun�zione? «Non mi risulla, una decisione è già stata prosa». Ma le condizioni, conio sono, dottor Caselli? «Mollo, molto difficili; molto, molto procario». Cho co�sa faro? Tentar qualche miglio�ria, naturalmente, o poi, doven�do l'aro di necessità virtù, il direi toro aggiungo cho, in fon�du, ma proprio in fondo, «la situazione ò miglioro di quanto si potesse pensare». Ma neppu�re per sogno, gli rispondo indi�rettamente Tommaso Gamboni, segretario provinciale del Sappo, il sindacalo dogli agenti di custodia. «Questo è un carce�re irrocuporabilo, motlorci altro risorso, soldi o uomini, e come buttarlo in una discarica. Dico�no cho ci mandano 35 agenti. ma so ne abbiamo appena porsi 82...». Ecco, d nodo delle guardie è fondamentale. Caselli lo sa be�ne e ci batto con puntiglio, spiega perché sia com difficile trovalo gonio disposta a indos�sare la divisa. Eppure, è già prov .sto l'arruolamento di 1300 nuovi agenti. «Ma lo sapete che cosa significa un'ora di lavoro di polizia penitenziaria rispetto a un'ora di lavoro comune?», l'aria di credibilità, torna sul «rischio di delegitt imazione». L'inchiesta non è chiusa, va avanti, e ieri i magistrati hanno fatto ancora un interrogatorio: Tiziano Pais, il capo del nucleo traduzioni cho torso quel 3 apri�lo ricopriva la funzione di capo dolio guardie, è stato sentito dallo 16,30 alle 21.30, alla pre�senza del difensore Agostinangolo Marras Non ora finito tra gli arrostati, e neppure ieri por lui sono scattate le manette, ma ci ó andato vicino all'arrosto porche gli hanno contestato lut�ti i reali cho hanno spinto donno alle collo i suoi colleghi.

Persone citate: Carlo Alberto, Caselli, Marras, Paolo Mancuso, Rossano Calabro, Tiziano Pais, Tommaso Gambo

Luoghi citati: Bollate, Massa Marittima, Milano, Sassari, Trapani