STAMPA E PALLOTTOLE di Igor Man

STAMPA E PALLOTTOLE Igor Man VIGLIACCHI. Gli assassini di José Luis de la Calle, editorialista di li/ Ah/ndo. E coloro che l'han voluto morto. Vigliacchi. B" troppo facile uccidere un giornalista clic va scortati; solamente dalla "mazzetta" dei giornali. Anche il vice direttore delia Stampa, Carlo Casalcgno, il mio collega, il mio amico Carlo lo hanno ammazzato pressoché ncll'istesso modo. Quattro colpi, due alla testa. Per esser sicuri che non sopravvives�se. Vigliacchi. Quel giorno, Ciarlo, decise per far più presto di andare a casa, dalla sua Dcdi, guidando lui la -125" azzurrina, senza stare ad attendere che il direttore, Arrigo Levi, scortato, lo passasse a prendere. Qualcuno, allora, osservi) che Carlo aveva agito con leggerezza: lo avevano minacciato più volte e in ()iic'l tempo fosco, negli Anni di Piombo, alle minacce seguivano i colpi di revolver o di parabellum. Vigliacchi. Gli -ideologi., delle BR che qualcuno allora defin�"raffinati" quando, poi, scoprimmo ch'erano spaventosamente privi di autentica cultura politica, nutriti soltanto d'una sorta di liigini della rivoluzione, schiavi di un odio fine a se stesso, figlio di centomila complessi. Vigliacchi, Amebe di piccola gente crudele schiacciata dalla ragione dei ! osidcletti "reazionari", dei "Conservatori.come Carlo Casalcgno. Speculari ai loro deliranti messaggi (o risoluzioni) le parole di Carlo Casalcgno erano una settimanale raffica di pietre che, implacabilmente, demolivano gli odiosi "teoremi" senza capo né coda della ribalderia brigatista. -Il nostro Stato», era il titolo della rubrica di Carlo. In poche righe severe, asciutte c'era l'Italia per bene, c'era la prova inconfutabile dell'ignoranza criminale delle BR. Confessarono, dopo, quei miserabili omini crudeli, che gli articoli di Ciarlo gli davan fastidio. "Casalcgno era maestro nello sminuire' e ridicolizzare l'Organizzazione spiegherà T'intclle-ttuaIc" Andrea Coi -, e l'Organizzazionenon sopporta d'esser sbcfTeggiata». Vigliacchi. Quel disgraziato chesparò a Ciarlo non (icr gambizzarlo bens�mirando alla testa, non era nessuno e nessuno rimane. Anche se han nome e cognome-, l'assassino, i mandanti, i complic i jh.'! sempre rimarranno anonime amebe del nulla. Al pari di José Luis Lopez, Carlo Casalcgno era armato soltanto della "mazzetta-dei giornali, il giorno in cui gli spararono, nell'androne di casa, a Torino, il 16 di novembre del 1977. Quattro colpi di Nagant 7,62 a tamburo, impugnata con due mani da un tale Raffaele Fiore. Vigliacco lui e quelli che l'accompagnavano: Peci, Pietro Panciarelli, Vincenzo Acella. Fiore sbaglia il colpo di grazia, -forse per l'emozione dirà in seguito Peci ai giudici -, in fondo eravamo gente normalissima, con desideri e debolezze normali". Vigliacchi. E stupidi: si possono ucciderei giornalisti, non per questo moriranno i giornali, -li LaStampa, bellezza». SPAGNA, GIORNALISTA UCCISO COMECASALEGNO STAMPA E PALLOTTOLE

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