«Orfani senza Prodi e Di Pietro» di Gigi Padovani
«Orfani senza Prodi e Di Pietro» «Orfani senza Prodi e Di Pietro» Orlando: cos�VAsinelio non ha più senso Gigi Padovani D OI'O la rottura con Di l'ietro, tra i Democratici lo scontro continua, ma sotterraneo Un altro padre nobile del movimento prende le distanze dal presidente Artu�ro l'arisi e Leoluca Orlando, sindaco di Palermo o fondatore della Rete. Sindaco Orlando, sabato ha vo�talo contro l'espulsione di Di Pietro. Perché? «Quella decisione e Mata un fallo negativo, lo avevo cercato di far giudicare la sua posizione della com�missione di garanzia, che stavamo per nominare. In nessun partito od organizzazione si lascia giudicare sugli iscrìtti l'esecutivo interno, ci si affida ad un organismo terzo, (aedo che da questo punto di vista Di Pietro, Veltri e Cimadoro potrebbe�ro lare ricorso». Lasciamo perdere gli aspetti tecnici. Dal punto di vista poli�tico? «Il poeta tedesco Friedrich Hòldorlin ha scrino: se hai intelligenza e cuore, usali una per volta. Se li usi insiemi.', sarai maledetto. Caratteri�stica dei Democratici è di essere maledetti, altrimenti perdono la lo�ro diversità. Oggi invece vedo preva�lere verticismo, logica professioni�stica, tavoli orizzontali di confronto con gli altri partili invece della '■(Mieta civile. Ci mancava anche la disciplmadi partilo .», Sta dicendo che se ne andrà anche lei? «I'it ora il miri impegno è ((nello di manlenero questa anomalia del no�stro movimento. Non possiamo tra�sformarci in un partilino qualsiasi, perché non abbiamo un forte collan�te ideologico e neppure uh capo carismatico». Neanche Parisi? «Per fortuna, non lo e, L'Udeur è diventalo un partilino, hanno un collante ideologico. La Rete poteva esserlo,aveva il leader». Era lei. «Già, Ma io ho avuto paura e sono riuscito a farla morire senza che si scoprisse il colpevole, Wolfgang Goethe dice: dipendiamo dalle cre�ature che abbiamo creato. !o me ne sono liberalo. E anche Prodi, in fondo», I Democralici sono rimasti sen�za padri? «Potrebbe essere anche un elemen�to positivo. Di certo sia Di Pietro sia Prodi erano, con due diverse personalità, le colonne fondanti dei Democralici, Ma ora c'è da chiedersi: che cosa giustifica l'esi�stenza in vita del figlio?». Ce lo dica lei. «Oggi il nostro elemento distintivo deve essere il federalismo, guardare alla realtà globale con occhio locale. Ma non il progetto Cacciari che individuava nella realta del Nord un'unica realtà a sé stante. Non lo è neppure il Sud, Io non mi sento il Cacciari del Meridione, bisogna va�lorizzare le differenze, farle riemer�gere. Ma sono contrario sia all'incon�tro di Teano sia a quello di Eboli», Ha qualche consiglio anche per il centrosinistra? «0 diamo una svolta, o perdiamo». Chi indica come premier? «Non è soltanto quello il problema, Berlusconi ci ha insegnato che le campagne elettorali servono di nuo�vo, spostano voli, E mia zia sa dal '96 che il leader sarà lui, nel 2001, Nel centrosinistra nessuno si ò impe�gnato per le Kegionali, salvo D'Alema, che è caduto nel trappolone perché ha giocato d'az.zardo. Ma bastava che in Lazio vincesse Bada�loni, e rimaneva a Palazzo Chigi», Se fosse slato deputalo, avreb�be volalo per Giuliano Amalo? «No, E non credo sia lui il leader giusto, quello che fa la differenza in un sistema maggioritario». Un nome. «Bisogna cercarlo» Da che parte starà D'Antoni? Pare che il segretario della Cisl stia per entrare in politica,,, «A me D'Antoni ha confermato che diede la disponibilità a fare il mini�stro nel governo Amato, Dunque sta con il centrosinistra. Beh, se proprio mi costringe a dirlo, un nome c'è. E' Antonio Fazio, è l'unico. Ma non si può chiedere ad uno come lui, con le sue qualità, di affidarsi ad una manica di pazzi. Il Vangelo dice che non bisogna sprecare i talenti. Spe�riamo che il centrosinistra, dopo il referendum, riesca a rinsavire e a risolvere i molli problemi che ha ancora: il sistema elettorale e la forma governo innanzi tulio». Il sindaco di Palermo Leoluca Orlando è stato uno dei fondatori dell'Asinelio
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