«Ma non si parli di precettare» di Roberto Ippolito
«Ma non si parli di precettare» IL SEGRETARIO DELLA CISL E LA LEGGE SUGLI SCIOPERI D'Antoni: qui c'è una vertenza che va risolta «Ma non si parli di precettare» intervista Roberto Ippolito ROMA II. segretario della Cisl Ser�gio D'Antoni dice no. Per lui la parola precettazione non si può nemmeno nomina�re. Mentre si discuto l'idea del governo di una precetta�zione morbida per i benzinai (l'obbligo di lavorare limita�to a una parte della catego�ria), il leader della (lisi si dichiara nettamente contra�rio all'intervento d'autorità per scongiurare lo sciopero. Ma allora por loi, D'Anto�ni, la nuova loggo che regolamenta gli scioperi funziona? «Probabiltnente c'è stala un'interpretazione particola�re della legge: questa non elimina il conflitto, rj' sciope�ri i) le cause degli scioperi. Dà un ulteriore strumento allei commissione di garanzia, in�troducendo il principio della conciliazione che è importan�tissimo, l.a logge allarga il concialo di pubblico servizio ila tutelari! garantendo servi�zi minimi. Non può abolire gli scioperi». Sarebbe antidomocratico. «Ovviamente. Il problema da tener presento è questo. Avvo�cali, ben/inai, tassisti sono servizi pubblici particolari. Perciò questa materia andreb�be ulteriormente precisata at�traverso un accordo fra la commissione di garanzia e le categorie per detinire cos'ò il servizio minimo». La Fegica, la federazione dei benzinai aderente al�la Cisl, conlesta che la legge vale per i suoi iscrit�ti. «Lo prime applicazioni di una nuova logge creano sempre qualche complicazione agli interessati. Ora non c'è diib bio che le nuove regole valgo�no anche per i benzinai, ma (liioslo non significa ignorare lo loro ragioni». Significa pero che i benzi�nai rischiano la precetta�zione, no? «Io sono contro por principio e por merito alla procoltuziono. In ogni caso un intervento autoritario da parte del gover�no non risolverebbe la que�stiono. La rinvierebbo, men�tre ò interesso di tutti (gover�no, sindacali e compagnie petrolifere) trovare le soluzio�ni». Il ministro dell'Industria Letta ha convocato le par�li. «li io sporo che dalla trattati�va cho si svilupperà al ministero dell'industria scaturi�sca una soluzione positiva. L'iniziativa prosa dal gover�no, un po' tardiva, può servi�re a individuare una via d'uscita alle questioni cho sono state posto dai benzi�nai», L'Antitrust non vuole una trattativa sulla ri�strutturazione della rete di distribuzione fra tutte le compagnie e lutti i benzinai: teme un cartel�lo. «L'Antitrust scopre che un accordo por arrivare alla ristrullurazione del settore è contrario alla concorrenza, E invece sulla vera questione del cartello per il prezzo della benzina non scopre nulla. Francamente il suo comporta�mento mi pare una bella dimo�strazione di coerenza». Ma le aziende possono concordare le chiusure di impianti? «Come potrebbero ossero chiusi degli impianti senza un'intesa fra le aziende e i sindacati? Dove ci sarebbe la lesione della concorrenza. Ri�strutturando la roto e renden�dola piii efficiente, la concor�renza aumenta: un eventuale accordo serve pertanto a otte�nere questo. In voce la concor�renza non c'è per il prezzo della benzina che viene scaricalo sullo lasche dei cittadini. Sappiamo che la benzina sale immediatamente appena au�mentano il petrolio e il valore del dollaro, ma non scende altrettanto rapidamente se il petrolio e il dollaro diminui�scono. Occuparsi di questo fenomeno è un bel lavoro che l'antitrust può svolgere». Insomma per lei la legge varata per impedire gli eccessi negli scioperi è valida? «A mio giudizio sì, ma da sola la nuova legge appena entra�la in vigore non basta senza la capacità di prevenzione del conflitto e senza un mo�dello di relazioni sindacali che sia utile per questo fine. Guardiamo il caso positivo dell'Alitalia, con la partecipa�zione dei lavoratori al capita�le di rischio e il loro coinvolgi�mento nelle sedi decisionali: queste sono scelte utili per prevenire il conflitto. E' illu�sorio che sia sufficiente una legge senza la definizione di un assetto conseguenziale per risolvere il problema de�gli scioperi». C'è un malessere sociale che si sta diffondendo. «C'è un disagio. E lo si è visto con i risultati elettorali. Per mesi il governo aveva detto che andava tutto bene e que�sto non corrispondeva alla realtà». Il ministro dei Lavori pubblici Nesi parla di strumentalizzazioni del centrodestra, temendo un clima simile al Cile prima del golpe. E' d'ac�cordo? «Neanche per idea. Siamo in presenza di vertenze sindaca�li, purtroppo aperte da troppo tempo cui è necessario trova�re una soluzione. Non inven�tiamoci falsi problemi». ii '.egretano della Cisl Sergio D'Antoni
Persone citate: D'antoni, Nesi, Sergio D'antoni
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