l'ALBERONI cui tendevamo la pargoletta mano di Maria Laura Rodotà

l'ALBERONI cui tendevamo la pargoletta mano Incontro con il sociologo più famoso d'Italia, in libreria con «Le sorgenti dei sogni» l'ALBERONI cui tendevamo la pargoletta mano Maria Laura Rodotà ROMA IL sociologo piu famoso d'Italia, l'unico a produrre serialmente bestseller, quello che parlava d'amoI re ai tempi del riflusso, che ha visto trarre da un suo libro un set di lenzuola e un gioco da tavolo, gira per la sua suite in un albergo romano ed espone il suo pensiero partendo dalla mobilia. «La vede quella sedia? Guardi come ò proget�tala male, ci ha messo su il mio libro e dei fogli e stanno cadendo lutti. Son cose che non mi piaccio�no, ma mi piace studiarle. E' que�sto che bisogna in�segnare ai giovani, come progettare, come fare le cose che servono oggi». E la sociologia, pro�fessor Alberoni? Ouella vale ancora la pena di insegnar�la? «Ali beh, le fa�coltà già ci sono, io faccio le mie ricer�che; ma come ret�tore dello lulm pre�ferisco creare altri corsi, che aiutino a trovare lavoro adesso». Giusto? Giusto. Per Francesco Alberoni, comunque, dirigere l'università privata milanese è il lavoro princi�pale, ma uno dei tanti che ha fatto e fa. E che spesso, nel corso degli anni, gli hanno portalo critiche, perplessità, ironie. Critiche per la semplificazione della sua «teoria dei movimenti» e dello «stato nascente» applicala al rapporto a due e diventata saggio da alta classifica con Innamora mento e amore, l'erplessità per l'onnipresenza mediatica durata per anni, avamposto principale la rubrica-cult del lunedi sul Corriere della sera in cui parla di tutto dall'invidia alle tecniche per sedur�re. Ironia per l'inevitabile narcisi�smo dello studioso diventato ricco e famoso, che magari comincia a parlar sempre meglio di sé per reagire a ostilità del mondo accade�mico e dintorni; culminala, nei primi anni Ottanta sulla rivista Alfabeta, con un lungo saggio del�l'italianista Alfonso Belàrdinelli de�dicalo all'elaboratissimo riporto dell'Alberoni stesso, studialo in tv. Ora Alberoni è correttamente calvo, settantenne giovanile in ci�vettuole scarpe scamosciate azzurre, padre di quattro figli (nessun sociologo), nonno di tre nipoti, sposo di Rosa Giannetta (terza moglie, da quindici anni, risposata in chiesa nel '991 che scrive roman�zi un po' passionali e lavora con lui. Ha scritto un nuovo libro. Le sorgenti dei sogni, edito da Rizzoli. In cui, per esporre le sue teorie, racconta a capitoli la vita di France�sco Alberoni: «Volevo ricostruire la genesi del mio pensiero, poi mi sono detto, chi farà la fatica di leggerlo? E mi sono concesso il vezzo del racconto». Che comincia con un comizio nel AH a Pavia, oratore un vecchio comunista det�to il Campesino, e Alberoni studen�te venuto da Piacenza che riflette sulle istituzioni, «ideologia congela�ta, sogni insanguinali. L'ideologia é sempre minaccia di morte». Continua con l'innamoramento per la psicanalisi (come tutti gli amori per Alberoni, nato in una fase di cambiamento) e la separa�zione consensuale dopo relaziono proficua. Poi col suo lavoro di assistente di padre Gemelli, e i primi studi sulla sociologia dei consumi. Con le storie piu diverten�ti e stimolanti dell'Alberoni living and loving: il viaggio al sud, per una «ricerca motivazione» per le telerie Bassetti e la scoperta che alle ragazze meridionali non frega più niente del corredo, che voglio�no andare al nord, sposare un operaio, fare vita di città. E la consulenza per una dilla di eleltrodomestici. Le donne, per non sem�brare poco serie, prima dicono di preferire la lavatrice semiautomatica; poi, sentendo che con quella automatica avranno più lempo per la famiglia, si rassicurano e la scelgono a razzo. L'Italia è cambiala anche cosi. E cambia, ancora, anni dopo, quan�do Alberoni ò rettore a Trento, scoppia il '68, e ha come studenti Renato Curdo e Margherita Cagol, futuri Br, e Mauro Rostagno e Marco Boato, fondatori di Lotta continua. Dopo un periodo furioso (utile per lo studio dei movimenti, pcròl il rettore annuncia le sue dimissioni, in versi. «Forse avrei dovuto piantarla prima, ma ero giovane. Ed ero curioso di vedere come andava a finire». Male, gra�zie. Cambia università, pubblica Movimento e istituzione nel 1977. C'è già lo «"stato nascente" in cui emerge un oggetto d'amore non ambivalente, quando la vecchia Struttura e diventata troppo ambi�valente». Capita anche ira due che si piacciono e si metiono insieme. E mentre pensa a come avviene il passaggio da movimento a isiituzione («attraverso progetti e pani, diventa struttura»), vien fuori 'idea che lo farà passare da noto sociologo a star mediatica degli anni Ottanta, Ouella di applicare le stesse teorie a /nnomonamento e amone del 1079, 25 edizioni e 16 traduzioni tra cui il cinese; primo dei bestseller alberoniani, tra cui L'amicizia. L'erotismo. CU invidio si. Il volo nuziale. L'ottimismo, e, di nuovo. Ti amo. «E he, ho detto una cosa semplice e ho avuto un grande successo intemazionale. Può succedere in due modi: un'idea cosi viene per caso, o ci si arriva per maturazione. Come nel mio caso, col vantaggio ili essere in anticipo di quindici anni rispetto agli altri». Insomma «il libro ha espresso ciò che intuitivamente tutti sentivano e pensavano, ma che nessuno osava direi Nemmeno Loredana Berte, quel la di Non sono una signora, che negli anni Ottanta raccontava (inalilo le piacesse «si,ire a casa a leggere i libri di Alberoni», Non solo lei, ii Milano. Alberoni. intervisvilissimo e prolifico, diventa una delle star delia città ila bere, perdipiù di area Psi. «Si ma in tv mi chiamavano perché ero famoso. A quei tempi \'Unità e II manifesto mi attaccavano lutti i giorni Io non volevo sembrare di destivi, e mi sono avvicinino ai socialisti. E poi scusi, io ho la lacci.idi uno che aderisce a un partito?", Casomai, ci fosse ancora, Albero�ni aderirebbe all'esercito doll'antici Roma: «Ovunque andasse, ogni notte faceva l'accampamento col fossato, e la mattina uopo lo ripia�nava Se si fermava, i soldati coruivano città. Era un esercito civilizzatore, non occupante. An�che a me piace costruire, facoltà, liblioteche. Ne ho fatte di bellissi�me E piaccio perche il mio aspetto pratico, razionale, appare come modo di scrivere. Anche i miei articoli sono ragionamenti brevi e compiuti!. Ahimè, il mondo di oggi può fruire di un solo articolo di Alhemni a settimana e gli eserciti civilizzatori scarseggiano: «A me spaventa la mondializzazione, mi sembra che tutto possa impazzire. lo so che devo preparare gente che sa il linguaggio ilei computer, sa stilare un contrailo con gli america�ni. Ma vorrei che si arginasse il liberalismo selva jgio, i pericoli che vengono anche e a Internet, come quest ultima e-mail col virus.Vor�rei si potessero ancora controllare le cose, creare posti belli, libri filisi i. sedie giuste mica rome que�sta, E il mondo che sogno* Poi va nell'altra stanza, dalla sua signora, con cui rivola a Milano. Non Malpensa, Linate, che non sarà un sogno ma almeno il bagaglio arri�va. LA CARRIERA. LE OPERE Francesco Saverio Alberoni nasce a Borgonovo giacenza) il 31 dicembre 1929. Nel 1954 si laurea in medicina all'Università di Pavia. Nel 1957 si specializza in Psicologia del lavoro e psicotecnica Fino al 1959 è assistente all'Istituto di Psicologia diretto da padre Gemelli. Nel 1962 consegue la libera docenza in sociologia. Fino al 1965 e incaricato della stessa materia alla Cattolica di Milano, poi è nominato direttore dell'Istituto. Nel 1968 e rettore all'Università di Trento Tra i suoi allievi anche Margherita Cagol e Renato Curcio, futuri fondatori delle Brigate Rosse. Dal I 997 è rettore dell'Istituto Universitario di Lingue Moderne (lulmidi Milano. Accanto all'insegnamento, c'è un'attività di consulenza con aziende (dai tessuti agli elettrodomestici) e quella pubblicistica, con collaborazioni a riviste e quotidiani. La sua rubrica sul Corriere della Sera diventa un appuntamento cult del lunedi. Nel 1984 sposa Rosa Giannetta Nel 999 ripete la cerimonia con rito religioso. Molti i libri. Da Consumo e societo (Il Mulino. 1963) a Classi e generazioni (Il Mulino. 1969). Seguono, tra gli altri, 1. elite senzo potere (Bompiani, 1973). Fuori o dentro l'Europa (Mondadori, 1976), Nel 1979 pubblica da Garzanti, /nnonioromemo e amoreapplicando ai sentimenti gli stessi meccanismi che annipnnia aveva studiato a proposito di movimento e istituzione. E' subito best seller in Italia, poi successo mondiale, con traduzioni che arrivano fino alla Cina. Poi altri titoli fortunati, ancora con Garzanti: te rogioni del bene e del male (\98\}, L'albero dello vitu (1982). L'amicizia (1984), L'erotismo (1985). CZiinvW(osi(l99l), Con Rizzoli. Valori, L'ottimismo. Ti amo. «Voleiv ricostruire la genesi del mio pensiero. Poi mi sono chiesto: chi farà la fatica dileggerlo? E mi sono concesso il rezzo dei racconto l'ALBERONI ano uire mio ero. LA CARRIERA. LE OPERE Francesco Saverio Alberoni nasce a Borgonovo giacedicembre 1929. Nel 1954 si laurea in medicina all'UnPavia. Nel 1957 si specializza in Psicologia del lavoro e psicotecnica Fino al 1959 è assistente all'Istituto di Pdiretto da padre Gemelli. Nel 1962 consegue la liberasociologia. Fino al 1965 e incaricato della stessa materCattolica di Milano, poi è nominato direttore dell'IsNel 1968 e rettore all'Università di Trento Tra i suoanche Margherita Cagol e Renato Curcio, futuri fondaBrigate Rosse. Dal I 997 è rettore dell'Istituto Universitario di LinModerne (lulmidi Milano. Accanto all'insegnamento, c'è un'attività di consulenaziende (dai tessuti agli elettrodomestici) e quella pucon collaborazioni a riviste e quotidiani. La sua rCorriere della Sera diventa un appuntamdel lunedi. Nel 1984 sposa Rosa Gianne999 ripete la cerimonia religioso. Molti i libri. Da Consocieto (Il MulinoClassi e generazMulino. 1969)tra gli altri, 1. epotere (BomFuori o dentr(MondadorNel 1979 pGarzanti, /nnonioromamoreapsentimenmeccanisannipnnistudiato di movimistituzionbest sellesuccessocon tradarrivanoCina. 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