Per Putin II Cremlino torna agli sfarzi zaristi di Anna Zafesova

Per Putin II Cremlino torna agli sfarzi zaristi Per Putin II Cremlino torna agli sfarzi zaristi Il giuramento del nuovo presidente: proteggerò la Russia Anna Zafesova MOSCA La mano destra stretta nervosamente a pugno, lo sguardo teso, a mezzogiorno meno tre minuti Vladimir Putin comincia a salire la scalinata del Grande palazzo del Cremlino. Percorre il lunghissimo tappeto rosso a passo rapido, quasi avesse frotta di farla finita. Ai lati del passaggio due file di abiti neri deputali, senatori, governatori inframezzaii da pochis�sime chiazze chiare dei vestiti delle signore. Un breve saluto a destra e a sinistra, un mozzo sorriso ai pochi amici, con un'espressione di dislacco e vago imbarazzo. Sfreccia attraverso le sale di San Giorgio e di San Alessandro e si ferma davanti alla porla della sala di Sant'An�drea, la sala del trono. Uno sfarzo da Romanov, in contrasto con l'investitura di Boris Eltsin. I tempi sono cambiati, Putin ha vinto promettendo la rina�scita della grande Russia e la scenografia da sovietica diventa imperiale. La sala di Sant'An�drea, restaurata tale e quale a com'era nell'SOO da Pavel Borodin e la «Mabetex» di Bejhel Paccoli, è abbagliante. Tutta d'oro: le volle altissime, le colonne, il sole che corona la nicchia con il trono, paludato con pudore da toh azzurri. Ma è evidente che l'entrala in carica del neopresidenle russo è una cerimonia pensata e voluta come un'incoronazione. Una voce tonante dagli altoparlanti annun�cia l'apparizione del Presidente della Federa�zione Russa, i soldati in uniformi dei tempi dell'invasione di Napoleone si mettono sull'at�tenti, l'orchestra alza le fanfare, e i battenti si spalancano per il nuovo zar, reso ancora più piccolo dall'ambienle imponente. Putin sale sul podio, metto la mano destra sulla Costitu�zione, inghiottisco convulsamente, sul suo collo si vedono macchie rosse: si è tagliato facendosi la barba. Ma la voce è chiara e potente: «Giuro di rispettare e proteggere i diritti e le libertà dell'uomo o del cittadino, la Costituzione, difendere la sovranità, l'indipen�denza, la sicurezza e l'integrila dello Sialo, servire con fedeltà il popolo». Vladimir Putin è da questo momento presi�dente della Russia a tutti gli effetti. Tutti applaudono, ma i più conienti sembrano ima vecchietta e due uomini dall'aria imbarazzala: la maestra di Putin, il suo primo allenatore di judo e l'amico d'infanzia Serghej Rodulghin. Lo facce tristi sono soltanto due, in prima fila: Liudmila Putina, in grigio perla, bionda e lesa, e Naina Ellsina, immersa in ricordi malinconi�ci. Accanto alle due first ladies il patriarca Alexij 11 e, dietro, Mikhail Gorbaciov, serio e solenne. E' il suo primo ritorno al Cremlino in 9 anni: nel '96 Eltsin in persona l'ha cancellalo dalla lista degli invitali por la sua investitura. Ma Putin vuole far capire che non è più tempo di rancori ed emozioni, che comincia una nuova epoca, che il nuovo padrone del Cremlino è diretto erede dei suoi predecessori. E infatti entra colui che porterà d'ora in poi il titolo di «primo presidente russo». Boris Eltsin è ingrassalo, con il doppio memo che gli scende sul nodo della cravatta, parla a fatica. Ma sprizza orgoglio: «Abbiamo di che essere fieri: per la prima volta in Russia il passaggio di potere è avvenuto in modo pacifico e legillimo». Poi perde il filo, rigira il foglietto con il testo: un classico di Eltsin che fa mormorare gli invitati. Putin si morde il labbro. Ma zar Boris si riprende: «Prolegga la Russia!», escla�ma, le stesse parole che disse abbandonando i Cremlino il 31 dicembre scorso. Un appello al quale il nuovo prosidenle risponde giurando solennemente di considera�re la difesa della Russia come suo «dovere principale». Un discorso breve e brillanti', seguilo con simpatia dai moscoviti in maxi�schermi nelle piazze centrali. «Mi rendo conto che in Russia il capo di Sialo risponde di lulio», dice per poi promettere onestà e impegno. E un appello alla conciliazione: «Siamo diversi, ma un unico popolo con una Patria e un futuro per tulli». Nessun accenno alla Cecenia e all'econo�mia: se ne parlerà quando Putin presenterà alla Duma il nuovo premier. Probabilmente sarà Mikhail Kassjanov, ex ministro delle Finanze nominalo ieri premier ad interim. La cerimonia è finita, con Elisili che si è dimentica�lo di mettere al collo di Putin la catena con la croce presidenziale. Un gesto che il nuovo zar non sembra rimpiangere. Nominato premier ad interim l'ex ministro delle Finanze Kassjanov immmumm La scenografìa da sovietica è diventata imperiale, nella sala di Sant'Andrea da poco restaurata con i soldati in uniforme da dragone Tra gli invitati Gorbaciov e uno Eltsin in forma che sbaglia a leggere il discorso ma poi si riprende iLsisd Il presidente russo Vladimir Putin parla sotto una vecchia insegna sovietica per celebrare ;l giorno della vittoria nella seconda guerra mondiale. In precedenza Putin aveva giurato come presidente della Russia

Luoghi citati: Cecenia, Mosca, Russia