Ecco la carta d'identità alimentare

Ecco la carta d'identità alimentare Ecco la carta d'identità alimentare La Confagricoltura punta sulla trasparenza Gianni Stornello ROMA Mucca pazza, cibi transgenici, polli e prosciutti belgi alla dios�sina, contraffazione dei marchi. Questi ed altri episodi di recenti scandali alimentari hanno mes�so i consumatori sull'avviso: fate attenzione ai cibi che com�prate. E alcuni produttori, spe�cie quelli legali al mondo agrico�lo, rispondono a questo appello dei consumatori. E' di poche settimane fa la notizia che la fettina di carne avrà la sua carta d'identità, almeno in Pie�monte. Cos�si potrà conoscere non solo dove l'animale da cui proviene la carne è stato alleva�to, ma che cosa ha mangiato, dove e come è stato macellato e via dicendo. In sostanza, tutto il processo produttivo sarà mo�nitoralo e inserito in una sche�da elettronica che seguirà i vari tagli della carne fino all'atto della vendita al dettaglio. Proprio per venire incontro alle esigenze del consumo, la Confagricoltura chiede che il principio della «fettina con la carta di identità» sia esleso a molti altri prodotti agroalimentari. «Il consumatore afferma Augusto Bocchini, presidente dell'organizzazione deve po�ter individuare senza ombra di dubbio l'origine italiana di ciò che acquista». Da qui la propo�sta di un «progetto di tracciabili�tà» di tutto il processo produtti�vo: ciò vuol dire che tutte le operazioni e i prodotti e i innteriali impiegati devono essere indicati, affinché chi acquista possa essere informalo rigorosa�mente e con chiarezza sull'origi�ne del prodotto, i metodi di produzione e di allevamento. «In materia di prodotti gene�ticamente modificali aggiunge Bocchini non spella agli agri�coltori dare patenti di salubrità e di possibile impatto ambienta�le. Spelta però ai produttori agricoli il compilo di organizzar�si, affinché il consumatore pos�sa effettuare le proprie scelte con il massimo delle informazio�ni disponibili». La proposta del�la Confagricoltura ò stata pre�sentata (assieme ad altre richie�ste) al presidente del Consiglio Giuliano Amalo e al ministro Alfonso Pecoraro. Scanio chie�dendo di inserire nella prossi�ma Finanziaria uno stanziamen�to apposito per avviare un gran�de progettò di tracciabilità del�la promozione agricola italiana. La «tracciabilità» diventa essen�ziale per garantire il consumato�re. Facciamo un esempio con gli Ogni (Organismi geneticamente modificati). Recentemente è en�tralo in vigore il regolamento comunitario che obbliga l'indi�cazione, nell'etichetta dei pro�dotti alimentari, se sono presen�ti Ogm sopra la soglia dell' 1 per cento. Un provvedimento giu�sto, volto a tutelare i consumalori, dice il presidente Bocchini, il quale ha subito invitato i propri imprenditori ad acquisi�re tutti gli elementi che, al momento della cessione del rac�colto, possono dimostrare l'as�senza di Ogm o quantomeno il fatto che l'eventuale presenza, al di sotto dell'I por cento, possa essere considerala dovu�ta a causo accidentali. E non si dimontichi che il settore alimen�tare ha nel nostro Paese un giro d'affari di 200 mila miliardi di lire. Per Augusto Bocchini. presidente nazionale Confagricoltura. la tracciabilità, cioè la possibilità di seguire tutte le tappe della catena alimentare. è la ricetta per offrire garanzie ai consumatori

Persone citate: Alfonso Pecoraro, Augusto Bocchini, Bocchini, Gianni Stornello, Giuliano Amalo, Scanio, Spelta

Luoghi citati: Roma