E in Italia via al derby sul prezzo delle licenze di Paolo Baroni
E in Italia via al derby sul prezzo delle licenze E in Italia via al derby sul prezzo delle licenze Paolo Baroni ROMA Sullo licenze per l'Umts, i telefo�nini di terza generazione che dal 2002 consentiranno la trasmis�sione di voce, dati e immagini, il clima si fa sempre più caldo. Per martedì, infatti, ò convocato il Comitato di ministri chiamato a definire le regole per il concorso i! la polemica infuria. La questio�ne centrale ò sempre quella del prezzo delle 5 licenze che, sulla scorta dell'asta inglese, è lievita�to dai 1.600-2.500 miliardi sug�geriti dall'Authority per le tic a quota 25 mila miliardi, cifra che secondo le stime della banca d'affari Goldman Sachs adesso potrebbe salire ancora di più sino a quota 60 mila miliardi. Non solo, ma sulla scia di quan�to avvenuto in Gran Bretagna e sulle attese di forti incassi an�che in Germania, secondo la banca d'affari suggerisce all'Ita�lia di scegliere, almeno parzial�mente, un sistema ad asta. «Attenti a non spremere trop�po le aziende», ammonisce inve�ce il presidente uscente di Confindustria Giorgio Fossa rilan�ciando la polemica sul caro-li�cenze. Polemica su cui venerd�scorso si sono inseriti anche i tre leader del Polo che assieme alla Lega hanno chiesto al gover�no di utilizzare i proventi di questa gara per abbattere il debito pubblico e non per spese elettoralistiche. Alle opposizio�ni aveva subilo risposto il sotto�segretario alle Comunicazioni Vincenzo Vita (Ds). Che ieri è tornato sull'argomento. «Sono rimasto sorpreso da queste di�chiarazioni ha affermato Vita -. È una gara e va rispettata, non è una querelle tra gruppi politi�ci. Tutte le opinioni sono legitti�me ma questa è una gara, è un concorso con meccanismi delica�ti che vanno rispettati. C'è un Comitato dei ministri, c'è un'Au�torità, ci sono le sedi istituzionali deputate a decidere. Il resto è un pressing non sempre simpati�co». «E' un problema anche di stile della politica» ha poi osser�vato, richiamando nemmeno tanto velatamente l'ennesimo conflitto di interesse di un Berlu�sconi che attraverso il consorzio Blu, di cui Mediaset ha il 9^0, è tra i partecipanti allagare. Vita ha poi ribadito che il governo agirà «secondo le proce�dure più corrette, con l'intenzio�ne di avere un risultato il più rapidamente possibile: ci sarà massima trasparenza». La cifra indicata dal presidente del Con�siglio, Giuliano Amato, nel suo intervento alla Camera (almeno 25.000 miliardi di introito per lo Stato) «è del tutto realistica», ha sottolineato Vita: «Lo Stato ita�liano non deve fare una scelta inutilmente sbagliata tenendo basso il valore di un settore che deve, invece, essere valorizzato. Mantenendo ferma la struttura giuridica e correggendo la parte economica si può arrivare ad una soluzione di buon senso». Traduzione: marted�il Comita�to dei ministri, che dovrebbe scegliere il meccanismo della licitazione privata per l'assegna�zione delle licenze, dovrebbe fare in modo di favorire le offerte più alte, senza però tra�scurare nò il volume degli inve�stimenti né le ricadute occupa�zionali dei vari progetti che saranno preseniati. Tra gli imprenditori, intanto. il malumore resta alto. «Il problema non è che 5,000 miliardi siano pochi o troppi per l'asse�gnazione di una licenza Umts afferma Fossa piuttosto serve una documentazione tecnica tra�sparente dalla quale si evinca un prezzo di partenza. E' vero ha poi aggiunto che adesso i tedeschi sembra vogliano arriva�re anche a 100 mila miliardi, ma il problema è che le aziende che hanno la possibilità di avere la licenza poi riescano a stare sul mercato. Perché se le spremia�mo eccessivamente, c'è poi il rischio contrario di un buco». Critico anche Franco Bemabè, presidente di Andala, una delle società in gara per la licenza assieme a Tim, Omnitel, Wind, Dixit e Blu e Acea-Telofonica. «Il problema spiega riguarda il pagamento di una cifra cos�ingente per uno spettro di fre�quenze, una logica che rovescia completamente quella che è sta�ta seguita fino ad ora». Il governo conferma: puntiamo all'incasso più alto Fossa: sbagliato spremere le imprese
Persone citate: Franco Bemabè, Giorgio Fossa, Giuliano Amato, Vincenzo Vita
Luoghi citati: Germania, Gran Bretagna, Italia, Roma
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