L'Ira apre le parte del sua arsenale di Fabio Galvano

L'Ira apre le parte del sua arsenale L'Ira apre le parte del sua arsenale «Accettiamo ispezioni»: riparte la pace in Ulster Fabio Galvano coffisoomlenle (l;i LONDHA Un nuovo improvviso vento tli pace spazzn l'Irlanda del Nord. Allii decisiva mossa doi governi di Londra e Dublino, che a conclusione di un vorti�ci; a Belfast fra Tony Blair e Bertie Ahern hanno aperto la strada alla riconvocazione dell'Assemblea sospesa l'il febbraio, l'Ira ha risposto con un documento che la impegna a un effettivo controllo doi suoi armamenti e alla ripresa di trattative con la Commis�siono por il Disarmo in vista di una loro eventuale elimina�zione. Accolto con evidente sollievo dai duo governi, e naturalmente esaltato dal Sinn Féin che ó il braccio politico dell'Ira, il documento ha suscitato una reazione di cauto ottimismo anello dal leader degli unionisti nordirlandesi, David Trimble, che lo hit definito «molto Intéressan�te» in quanto «sembra aprirò nuovo prospettive». Anche so a suo avviso, naturalmente, «restano punti da chiarirò». «La leadership dell'Ira afferma la dichiarazione doi clandestino esercito repubbli�cano, che anello dopo la so�spensione dell'Assemblea di Belfast ha rispettato la sua trogua ha deciso di alluaro entro lo prossimi; sollimano una misura di fiducia por conformaro elio le nostro ar�mi restano sotto controllo. Il contenuto d�un certo numero di arsenali sani ispezionato da part�terzo concordate che riferiranno le loro azioni alla Commissione internazionale per il Disarmo. Tali arsenali saranno roispe/.ionati con re�golarità per garantire che le armi non siano state toccate». Ma il documento, che reite�ra la tesi dell'Ira secondo cui «non c'è alcuna minaccia al procosso di paco» da parto dell'organizzazione repubbli�cana, va oltre. Nel contosto del nuovo piano anglo-irlan�dese, viene precisato, sarà avviato con la Commissiono por il Disarmo «un procosso che renderà inutilizzabili, in modo completo e verificabile, le armi dell'Ira», Non si parla di distruzione né di consegna; e di questo gli unionisti e lo varie schiere dell'estremismo protestante dovranno tenere conio nelle prossime settima�ne. Ma l'impegno dell'Ira a «fare in modo che si evili ogni rischio por il puhhlico o l'ap�propriazione indebita cla par�lo di altri nel quadro della massima fiducia del pubbli�co» indicherebbe che questa volta l'Ira intende agire con la massima trasparenza. La reazione di Londra e Dublino è stala immediata. Un messaggio di Blair e Ahern dà «il benvenuto olla dichiara�zione dell'Ira» e precisa che «gli aspelli particolareggiati del processo d'ispezione sa�ranno perfezionali noi prossi�mi giorni». Intanto i due go�verni hanno nominato gli ispettóri cui toccherà, por In prima volta da parlo di estra�nei, il compito d�esaminare, catalogare t; tenere sotto con�trollo gli arsenali dell'Ira. Sono l'ex presidente finlande�se Mariti Ahtisaari, già rap�presentante speciale del�l'Unione .europea durante la crisi del Kosovo, e Cyril Ramaphosa, ex segretario gene�rale dell'African National Congress. «Il fucile è uscito per sempre dalla politica ir�landese», ha commentato il premio Nobel John Hume, leader dei cattolici moderali dell'Sdlp. L'Assemblea nordirlandesae era stata sospesa a febbra�io proprio per la mancata disponibilità dell'Ira ad avvia�re il disarmo previsto dall'ac�cordo del Venerd�Santo. Pri�ma che fossero gli unionisti a uscirne, con danno forse irri�mediabile per quell'istituzio�ne, erano stati i governi di Londra e Dublino non senza qualche attrito perché diver�se erano le valutazioni della crisi a sospenderla in attesa di tempi migliori. Entrambi i governi avevano fissato la scadenza del 22 maggio per riavviare il processo. E nei giorni scorsi a Belfast, pro�prio mentre in campo elettora�le subiva una delle sue più cocenti sconfitte, Blair è riu�scito con il premier irlandese Ahern a riaprire le vie del dialogo, facendo tra l'altro slittare di un anno al giugno 2001 i termini per il disar�mo. L'Ira non attendeva al�tro; e il suo documento mette ora sotto pressione il campo protestante. Blair al castello di Hillsborought insieme col premier irlandese Ahern (a sinistra) L'ALTALENA DI UN DIALOGO DIFFICILE LA TREGUA Dopo il fallimento del cessate-il-fuoco del 72 e 75. la tregua annunciata dainraliai agosto 1994 sembra più solida. Cominciano colloqui tra Sinn Féin e funzionari del governo. Ma tutto finisce il 9 febbraio '96, con una bomba nell'ex porto di Londra, che fa due morti e cento feriti LA FIRMA Il IO aprile 1998. Venerd�Santo. Tony Blair e la sua controparte Irlandese , Bertìe Ahem firmano l'accordo di pace. Cattolici e protestanti s'impegnano a rinunciare alla violenza e a trovare i modi per una convivenza civile, con pari diritti, delle due comunità LA STRAGE Gli accordi portano al voto per l'Assemblea dell'Ulster, ma il processo di pace è pieno di frizioni, anche perché l'Ira rifiuta di consegnare le armi. E il 15 agosto '98 piazza una bom�ba al mercato di Omagh, causando 28 morti e 220 feriti. Ma il nuovo governo supera anche questa prova LO STOP Il sogno di un governo autonomo dura 72 giorni. L'Ira non disarma, com'era nei patti, e 1' 11 febbraio 2000 il ministro per l'Irlanda del Nord Peter Mandelson (nella foto) annuncia la sospensione di tutte le istituzioni di autogoverno e il ritorno dell'Ulster sotto i britannici