CRESCERE NELLA VALLE DELL'ACNA

CRESCERE NELLA VALLE DELL'ACNA CRESCERE NELLA VALLE DELL'ACNA Per Divine 2000 una novità a Chivasso e lettere e canti della Resistenza a Settimo UN bel gruzzolo di storie a formarne una più grande, che le contenga tutte e dia loro riferimenti, coordinate geo�grafiche ed emotive su uno sfondo di sorprusi e tracotanza imprenditoriale. E' questa la sostanza di uno spettacolo che un gruppo di ex allievi diplomati alla Paolo Grassi di Milano e riunitisi nella Compagnia Malfornita Te�atro presentano al Teatrino Ci�vico di Chivasso sabato 6 mag�gio alle 21 nell'ambito della rassegna «Divine 2000» (telefo�no 011/897.17.46). Si intitola «Acna...è l'ultima volta che fac�cio una cazzata» e mutua il nome (Acna appunto) dall'indu�stria chimica tristemente famo�sa nella provincia cuneese, col�pevole di aver distrutto l'intera economia apncola di una valle, avvelenando un fiume, spazzan�do via le colture e l'esistenza di chi di quelle colture viveva. E' negli Anni 30 che l'Acna, industria chimica che produce coloranti, viene costruita poco dopo la sorgente del fiume Bormida e comincia a scaricare in acqua migliaia di rifiuti tossici. Il fiume Bormida e l'intera valle ne pagano le conseguenze. Beppe Fenoglio racconta di «un'acqua porca, color del san�gue raggrumato» sulla quale affiorano a migliaia i pesci mor�ti. Ma non valgono ribellioni e rimostranze: ad estrema, offen�siva beffa di tanto danno, a qualche dirigente dell'Acna vie�ne anche in mente di scaricare nel fiume tonnellate di pesce vivo fatto venire apposta con delle cisterne per dimostrare che gli scarichi sono in realtà innocui. Dunque una storia di arbitra�ria e sfrontata violenza sul territorio e sui suoi abitanti che in questa spettacolo è vista attraverso gli occhi di un grup�po di giovani della fine degli Anni 70, anime inquiete e dal futuro asfittico a bordo di moto�rini tra le curve dolci di una valle cui è stato negata dignità evita. La stessa rassegna pronone poi al Teatro Garybaldi di Setti�mo, dal 10 al 12 maggio alle ore 21, un bel lavoro compiuto dalla Compagnia A.T.I.R. (e in particolare da Serena Sinigaglia che si è occupata della scrittura e della composizione scenica) e ispirato alle «Lettore di condannati a morte della resistenza europea». Si intitola «Semplicemente no» e vede reci�tare e suonare insieme attori e musicisti italiani e stranieri in un complesso di grande forza espressiva. jra.bo.] .1 sinistra gli attori dell'A.TJJl, a destra Fabrizio Pagella, autondi Ama»

Persone citate: Beppe Fenoglio, Fabrizio Pagella, Paolo Grassi, Serena Siniga

Luoghi citati: Chivasso, Milano