In principio fu Burattini...

In principio fu Burattini... UN GRANDE ITALIANO POCO NOTO In principio fu Burattini... Nel '600 ebbe la prima idea del «metro» DIETRO al famoso campio�ne di platino-iridio con�servalo nel Bureau Inter�national des Poids et. Mosures di Sèvros c'è tutta una storia interessante, e praticamente sconosciuta, che ha come prota�gonista un geniale uomo di scienza italiano: Tito Livio Bu�rattini, Fu lui, nel Seicento, a porsi il problema della adozio�ne di un sistema universale di unità di misuro o coniò per il campione dello misuro il lormino "metro", che chiamò "callolico" (nel senso di "universale"). Nato ad Agordo (Belluno) pro�babilmente fra il 1610 e 1620, Burattini dimostrò interessi per iarchoologia collaborando co�me "braccio destro" dell'egittologq Giovanni Greaves al rilievo (lullo piramidi (in particolare di •quella di Choope), interessandoisi allo inondazioni del Nilo e calcolando la laliludlnc e In longitudine di alcuno città egi�zie con il metodo delle eclissi. Dall'Egitto passò in Polonia, dove gli venne affidala la gestio�ne di alcuno miniere (piombo, zinco e ferro) e successivamen�te della Zecca polacca, per la quale costru�i conii contrasse�gnati sempre dalla sua sigla TLB. Valente costruttore di stru�mentazioni, nel 1659 inviò a palazzo Pilli una specie di mac�china calcolatrice di sua inven�zione con 8 ruote, della quale non si conosco nulla se non che fu costruita nello stosso periodo della "pascalina" e di altre mac�chine calcolatrici. Effettuò an�che osservazioni astronomiche o sembra che noi 1665 scoprisse alcune "macchie" su Venere. Nel 1663, superate le invidie da parto di chi mal sopportava che si fosse arricchito coi pro�venti della Zocca, passò a dirige�re la Zecca della Lituania, dove rimase fino al 1678. Prima di dare allo slampo la sua opera sulla metrologia, scrisse un saggio dio può essere considerato una versione del famoso problema al quale Archi�mede dette una geniale soluzio�ne (suggellata dal suo famosissi�mo "eureka!") mentre stava fa�cendo il bagno. Lo stesso Gali�leo nella Bilancella aveva tenta�to una soluzione e Burallini, che sicuramente aveva letto il lavoro di Galilei, propose una sua interpretazione con La bi�lancia sincera di Tito Livio Burattini con la quale per teoria e por pratica con l'aiuto dell'ac�qua non solo si conosce le frodi iell'oro e degl'altri metalli, ma ancora la bontà di tutto le gioie e di tutti i liquori. Il lavoro, però, non fu mai pubblicato, In compenso nel 1765 vide lo stampe «Misura Universale», opera rarissima, che reca come sottotitolo "Trattato nel quel si mostra come in tutti li luoghi del mondo si può trovare una misura fr un peso universale senza che habbiano relazione con niun'allra misura e niun altro peso Sad ogni modo in lutti li luoghi saranno li medesi�mi e saranno inalterabili e per�petui sin tanto che durerà il mondo ". Burattini, dunque, ave�va già capilo che le caratteristi�che di un sistema di misura dovevano rispondere ai requisi�ti della universalità, accessibili�tà, indipendenza, uniformità e perennità e il campione, che chiamò "metro cattolico", dovevaessere unico e corrispondere alla "lunghezza di un pendolo che fa una vibrazione nel tempo di un minuto secondo". Ciò corri�sponde al periodo di 2 secondi e usando la formula 2pVlZg si deduco per 1 il valore di 0,9939 centimetri, sorprendentemente vicina a 1 metro. Burattini fu citato anche da Cyrano di Bergerac nella «Sto�ria comica degli slati e imperi del Sole». Cyrano, che sognò sempre una macchina per vola�re, durante un viaggio in Polo�nia rimase colpito da una "mac�china volante" inventata da un ingegnere polacco. In realtà al�lude a Burattini che ancora una volta aveva dato sfoggio alla sua genialità inventando anche una specie di aeroplano rudi�mentale. Personaggio incredibile e si�curamente oa rivalutare. Burat�tini (del quale si ignora la data della morte, avvenuta in Polo�nia) ebbe sei figli, di cui quattro maschi, nati dal matrimonio con una nobil donna polacca. La famiglia, però, si estinse nel 1732 e alcuni anni dopo si estinse anche il ramo italiano. Purtroppo la bibliografia su Burattini è molto scarsa. Per approfondire l'argomento consi�gliamo l'articolo di Sisgfrido e Magda Leschiutta dal titolo "TLB, metrologo dimenticato del Seicento" apparso sul n.4 del Giornale di Fisica del 1980. Franco Gàblci Planetario Ravenna

Persone citate: Burat, Franco Gàblci, Galilei, Giovanni Greaves, Magda Leschiutta, Tito Livio Bu, Tito Livio Burattini, Zocca

Luoghi citati: Agordo, Belluno, Egitto, Lituania, Polonia, Ravenna, Zecca