La Lazio ai piedi di Signori

La Lazio ai piedi di Signori La Lazio ai piedi di Signori Può affondarla, poi tornerà da Cragnotti come dirigente Giancarlo Laurenzi inviato a BOLOGNA Dal Veneto alla via Emilia: lo scudetto sbanda su un filo di nylon. Prima Verona a Venezia, adesso Parma e Bologna. Crespo contro la Juve, Signori davanti alla Lazio. Da Roma sospettano e insinuano: domenica il Bologna avrà il primo rigore della stagione. Il primo pensiero va all'ex, che non è un ex qualunque, ma qualco�sa di più inlimo. Quando un son�daggio chiese ai tifosi quale fosse la cosa più bella per un laziale, tra le voci gettonale lam�peggiarono: Signori ^0?*'. Pallone d'Oro, sposa�re Signori, Signori nu�do. Signori sindaco, Signon che segna un rigore bendalo. Signo�ri alto come Silenzi. Solo per lui una rivo�luzione di piazza: ac�cadde quando Cra�gnotti trovo l'accordo con Tanzi per 25 mi�liardi (enormità 5 an�ni fa, quisquilie oggi), la gente si riversò per strada arrivando fino Y^5" va al a Palazzo Chigi. Cra�gnotti tornò indietro. Signori se ne andò due anni dopo, quando a Roma atterrarono Eriksson e Man�cini. Mancini voleva la poltrona di leader e la ottenne, complice la sfacciata preferenza del tecnico. Signon fugg�alla Samp dopo l'ennesima, umiliante panchina, ma a Genova fu un mezzo disa�stro: 3 gol in 17 partile. Bologna è slata ! ultima chiamala, mentre l'aereo sbatteva le ali. E' arrivato che pesava 75 chili, un cinghialelto pigro, stufo. Ora è a 68, di nuovo puiTo atomico. L'ha rigenerato Mazzone, l'omone con un ventrico�lo giallo e l'altro rosso, paradossi del calcio: 15 gol l'anno scorso, 12 adesso, 148 totali in A. Signori non ha deciso se domenica tirerà quel rigore, ammesso che ci sia. Decide�rà l�per 11, a seconda del momento, a seconda del punteggio. Perché chiedere a Signori di segnare alla Lazio è come chiedere a Mancini di uccidere la Samp: una crudeltà. Sempre valida l'antica promessa di Cragnotti: finita la carriera, tornare alla Lazio da dirigente. Per questo è diventato una furia quan�do p,li hanno messo in bocca propo�siti di vendetta e peggio la possibilità di andare alla Juven�tus, l'anno prossimo. Ogni volta che c'è la Lazio di mezzo, si sente male dentro: da biancoceleste lui vinto ire volle il titolo di capocan�noniere, ha segnalo 107 gol in 5 campionati e spiccioli, nella leg�genda dei bomber stilo Piola è davanti, ùragRiungibile. Però, il Bologna ha bisogno di un punto per raggiungere la salvez�za con una giornata di anticipo, anche se l'ullimo viaggio a Bari profuma tanto di tolleranza reci�proca. Di questo, Guidolin non vuole sen�tir parlare. «Bisogna tapparsi le orecchie, non leggere i giorna�li, spegnere la tv. De�gli altri non mi inte�ressa, e non mi inte�ressano neppure le varie combinazioni possibili: noi dobbia�mo toglierci dagli im�pacci con le nostre mani e premiere un punto Dovessimo sa�pere che il Torino per�de 5-0, un minimo di deconcentrazione po�trebbe nascer»,. Dovremo evitarlo. Per questo pro[)orri) ai ragazzi di andare in ritiro un giorno prima (cioè da oggi, ndr). Giochiamo in casa per l'ultima volta: è stala una stagione travagliala, abbiamo l'ob�bligo morale di uscire dallo stadio a testa alla». Alla Lazio, Guidolin, ha rischia�to pure di finirci: «Qualche anno fa. Poi sfumò tutto. La Lazio ha l'organico più forte del mondo, se chiudi da una parte si apre un buco dall'altra. Tatticamente sarà una partita particolare: a me non piace il calcio attendista, ma loro hanno un solo risultato buono, verranno avanti. Giocherà Manci�ni, mi dicono: sa fare tutto, capi�sce i movimenti, si sposta come un attaccante e aiuta il centrocam�po». Guidolin non ha ancora deci�so se giocare con 3 o 4 difensori: squalificalo Paramatti, sicuri del posto sono Falcone, Paganin e Dal Canto, al quale potrebbe aggiun�gersi Bia con sacrificio di Gorelli. Particolore curioso: Nesta ha recla�mato Velasco, Velasco ha risposto. Sarà in tribuna, domenica. Dall'Ara ^0?*'. Y^5" va al Dall'Ara