I magistrati puntano sui vertici del Dap di Giovanni Bianconi

I magistrati puntano sui vertici del Dap LE MOSSE DELL'INCHIESTA E LA DIFESA DEL MINISTERO I magistrati puntano sui vertici del Dap Ma da Roma: ha deciso tutto il direttore regionale penitenziari Giovanni Bianconi ROMA a DANDO ha saputo din nel carcere di San Sebastiano ora in programma un trasfe�rimento di detenuti, il responsabi�le del Nucleo traduzioni di Sassa�ri ha chiesto al provveditore regio�nale si; doveva mobilitare i suoi uomini. Ma la risposta fu elio no, non serviva, avrebbero risolto lutto chiamando un po' di agenti dagli aliti penitenziari dell'isola. Cosi quell'ispettore è rimasto fuo�ri dall'operazione, e adesso è divonliito il nuovo capo della poli�zia del carcere, in sostituzione dell'ispettore Tornassi arrestato por lo sevizio ai detenuti. Al ministero della Giustizia incrociano le dita, e sperano che il neo-comandante di Sassari sia rimasto fuori dall'inchiesta. Ma dalla Sardegna si capisce che l'indagine della magistratura non ti afiiiito conclusa, e potrebbe lambire anche i voltici nazionali dell'amministrazione penitenzia�ria, (Inolio frasi scritti! dal gip nell'ordine di carcerazione sulla necessità di «stabilirò attraverso quali canali ministeriali sia stato possibile sollevare cos�repentina�mente il precedente comandatile e sostituirlo proprio il giorno del�l'operazione ron il Tornassi», e su «quanto il vortice ministeriale conoscesse delia operazione in termini reali, e alto ancora» pro�mettono accortamenli in tutto le direzioni. Al terzo piano del brutto palaz�zo di via Silvestri dove ha sodo il Dap guidato da Gian Carlo Caselli si lavora ancora sul «caso Sassa�ri», quasi a tempo pieno. Sono stati ripresi in mano fascicoli, relazioni e fonogrammi, por ricoslmiro lutto noi minimi dettagli, E s'è arrivali a un primo punto l'ormo: il trasferimento doi dete�nuti in altri istituti dolla Sarde�gna è stato deciso in autonomia dal provvodiloro regionale Giu�seppe Dolla Vecchia, che non ha informato preventivamente il Dap; non ora obbligalo a farlo, porche l'operazione ora limitata al suo torriiorio di competenza. L'avessi; fatto, forse, le coso sarebbero andato in modo diver�so. Come è successo in altro caso, in una città del nord, quando al Dipartimento si sono accorti cho era in preparazione lo sfollamen�to di un carcere dal viavai di fonogrammi «intercottati» quasi per caso; intuito quello che stava per accadere, i collaboratori di Caselli hanno convocato i respon�sabili a Roma bloccando l'opera�zione. Lo sfollamento poi è avve�nuto lo stesso, ma senza alcuna conseguenza. Anche la sostituzione del capo dogli agenti precedente a Tornas�si, l'ispettore Capula, a Roma è passala quasi inosservala. L'ha vistala solo il direttore del perso�nale, ma per il Dap era solo un avvicendamento «di routine», il 3 aprilo è arrivato Tornassi e il giorno stosso c'ò stato il «pestag�gio organizzatoi di cui parlano i giudici di Sassari. Ma il 5 di (|uol mese il provveditore Della Vec�chia (anche lui arrestalo) ha mandato al ministero una relaziono in cui accusano i magistrali non c'è alcun cenno allo «brutali mo�dalità cho hanno presieduto le operazioni di trasforimonlo dei detenuti». Anzi, Della Vecchia so la prende con la precedente gestio�ne della polizia ponilonziaria, per giustificare il cambio dolla guar�dia. «In effetti ora da tempo scri�veva che dalla lettura dolio relazioni di servizio provenienti dalla casa circondariale di Sassari si poteva cogliere uno stalo di malessere diffuso, ripreso più vol�ti! anche dalla slamila locale, che investiva sia i detenuti cho sopral�lullo il contingente di polizia penitenziaria, frutto, evidente�mente, di una non corretta gestio�ne da parto del comandante di n iiarto cho nell'occasione ò stalo sollevalo dall'incarico. Ma l'aspet�to mono tollerabile di lulta la situazione ora rappresentato dal�la palpabile, nella sensazione che il contingento di poliziotti in servi�zio a Sassari non venisse lulelato adeguatamente contro gli scantonamonti, a volle anche virulenti, dei detenuti che man mano alza�vano il tiro fino ad arrivare ad integrare quasi il reato di oltrag�gio. Tale situazione ha determina�to nei poliziotti una sfiducia noi proprio comandante od una demolivazione nel lavoro...». Dal 7 aprile è cominciato il tam-tam delle notizie, tramite le lettere dei detenuti trasferiti ai loro familiari e le notizie pubblica�te da agenzie e giornali. A quel punto è partita 1 inchiesta mini�steriale, e il 18 aprile l'ispettore Nello Bongiorno scrive nella sua relazione: «L'evidente clima di esasperazione psicologica, di aperta incomprensione e inconci�liabilità fra il dovere di garantire la sicurezza e il diritto ad un trattamento umano, ha certamen�te comportato il travalicamento dei limiti e la trasgressione di diritti e doveri». Sull'operazione del 3 aprile l'ispettore annota: «Se, come som�bra più cho probabile, chi ha diretto e operato lo sfollamento ha trasgredito i limiti legali previ�sti da 1 ordinamento penitenzia�rio nei casi in cui è consentito l'uso della forza, dovrà essere sottoposto a procedimento disci�plinare e/o eventuale rimozione dall'incarico». Ma poi Bongiorno aggiunge che non si possono anco�ra fare «affermazioni sicure, appa�rendo doveroso attendere il ri�scontro della certificazione sani�taria e l'esito delle indagini ^ià disposte dall'autorità giudiziaria, che sole consentono di rilevare la dimensione dell'accaduto e di cpantificare il numero dei detonuu che già fin d'ora appare più che probabile siano stati oggetto di inammissibile violenza». L'inchie�sta amministrativa s'è quindi bloccala, per lasciare il campo a (niella giudiziaria. Nel frattempo dirollore e capo delle guardie sono slati sostituii, ma più avanti assicurano al Dap non si poteva andare. Ci sono andati i magistrali che l'altro ieri, senza alcun preavviso al ministero, han�no provocato il terremoto. Giancarlo Caselli é il direttore del Dap, il Dipartimento per l'amministrazione dei penitenziari

Persone citate: Bongiorno, Capula, Caselli, Della Vecchia, Dolla Vecchia, Gian Carlo Caselli, Giancarlo Caselli, Nello Bongiorno, Sassa

Luoghi citati: Roma, Sardegna, Sassari