Cambi in tensione

Cambi in tensione Cambi in tensione Voci di interventi delle banche centrali Vanni Cornerò ROMA Non più di un soffio, ma ieri l'euro e risalito dall'abisso in cui era caduto mercoledì: alla chiusura dei carabi in Europa era a quota 0,8920 sul dolla�ro, contro 0,8909 del giorno prima. Ma è stata comunque ima faticata, tra alti e bassi che hanno visto la moneta unica toccare nuovi minimi storici, a 0,8849, contro il biglietto verde, per poi risalire sino a 0,8947 al momento della rilevazione quotidia�na fatta dalla lìce e quindi assestarsi sui valori di chiusura del Vecchio Continente, Resta il fatto che l'euro non è riuscite a riguadagnare la soglia psicologica dei 90 centesimi di dollaro e che la sua miniripresa è stata favorita prindpalmente dalle voci di interventi di sostegno, peral�tro recisamente smentiti, di Bunde�sbank, llanca d'Italia, Banca d'Inghil�terra e della stessa Bce. Per quanto riguarda la lira, il biglietto verde è arrivato a quota 2188,37 il massimo mai pagalo fatta eccezione per il «venerd�nero» del 19 luglio del 1985 quando per comprare un dollaro biso�gnò pagaie 2200 lire. L'euro ha comunque guadagnato terreno anche sulla sterlina, passata a 0,5777 dalle 0,5718 del giorno prima, mentre ha perduto terreno sullo yen, passando a 9G,37 dai prece�denti 97,31. La moneta britannica ha anche toccato il minimo di 1,5445 dollari, mai cosi bassa dal I99C, dopo la decisione della Bank of England di lasciare invariati al G'1i tassi britan�nici. E sullo stato di salute dell'euro arriva la diagnosi della Commissione Uè: «il cambio oil dollaro dice un comunicato da Bruxelles non riflet�te i buoni fondamentali dell'econo�mia europea, che si dimostra capace più di altri di creare crescita e occupa�zione», Una diagnosi ampliala dallo stesso presidente dell'esecutivi) euro�peo. Romano Prodi: «Il pdtenziale di crescila è allo, bisogna solo aspettare e i frulli arriveranno. L'economia non e solo politica finanziaria», dice Prodi ed aggiunge: «Mi rifiuto di giudicare il valore dell'euro unica�mente attraverso il tasso di cambio con il dollaro. Non dobbiamo fard ossessionare dal confronto con gii Usa, Quando la moneta europea sali�rà, avremo molli problemi». Intanto però il premier francese Lionel Jospin, confortato nella sua linea dal governatore della banca di Francia. Trichet, e dallo slesso presidente Chirac. e scontento della debolezza dell'euro e chiede un'azione colletti�va del blocco monetario. «Credo che la forza del dollaro sia un fenomeno momentaneo, causato dagli attori del mercati) finanziario e non dai fondamentali dell economia europea, che sono buoni e pronti a migliorare ulteriormente», spiega Jospin tiUetlo questo fu rimarcare le fluttuazioni dei tassi di cambio sono dannose e vorrei vedere i Paesi dell euro assicurarsi che la loro posizione sia ben coordinala». A favore dell'Eu�ropa, oltre ai segnali di miglioramen�to dell'occupazione e di fiducia nel�l'economia, arriva anche la valutazio�ne dell'agenzia di rating Pitch Ibca secondo la quale il rischio di credito degli Undici è complessivamente di�minuito rispetto all'avvio dell'Unione monetaria. «Questo sottolinea l'agenzia potrebbe riflettersi positi�vamente sul cambio dell'euro nono�stante le attuali difficoltà». Un parere a cui forse ^li operatori daranno maggior credilo che agli inlerventi politici. Ieri, ad esempio, il finanziere americano George Soros chiedeva alla Bce di intervenire rapidamente per fermare la caduta de l'euro, or�mai sceso troppo in basso. E su come l'esecutivo Uè intenda reagire alle difficoltà della moneta unica molli eurodeputati italiani hanno presenta�to interpellanze a Strasburgo. La sensazione è che occorra agire in fretta, possibilmente prima del verti�ce G-7 in calendario a fine luglio.

Persone citate: Chirac, George Soros, Pitch, Prodi, Romano Prodi, Trichet

Luoghi citati: Bruxelles, Europa, Italia, Roma, Strasburgo, Vecchio Continente