Unico aiuto: prevenire di Luca De Biase

Unico aiuto: prevenire NOI, GLI ACCHIAPPA-HACKERS Unico aiuto: prevenire «Lavoriamo perché non accada più» software Luca De Biase MILANO Em stato un tale che s�fa * chiamare "Manila kil�ler" a mandare in Inghil�terra la mail con il messaggio "1 love you". E' appassionato il racconto della giornata campale di Paolo Ardemagnì, direttore della regione mediterranea della Simantec, gigante del software per la sicurezza in Rete. La giornata dell'esplosione di uno dei più infettivi warm, un tipo di virus per computer. «Il computer d�un nostro cliente è stato infettato. Il no�stro software se n'è accorto e ha avvertito automaticamente la centrale d�controllo che abbia�mo in Olanda. Là è partita la procedura standard: il vims è stato analizzato dal sistema di intelligenza artificiale costruito per generare l'antidoto. Ma ha scoperto che "1 love you" era una brutta malattìa: ci voleva l'inter�vento dei tecnici. Che si sono messi subito al lavoro. Dopo un'ora e mezza avevano trovato la soluzione e l'hanno messa in Rete, spedendola a tutti �compu�ter centrali dei clienti. Questi, a loro volta, sono programmati per mandare l'antidoto su tutti i personal computer delle rispetti�ve reti aziendah. E la brutta giornata si è conclusa nel miglio�re dei modi. Quando ^li america�ni si sono svegliati il problema era risolto e i loro computer erano già dotati della cura». Non tutti i computer europei peraltro erano protetti in questo modo. «Ero un po' stanco per una notte al lavoro» racconta un responsa�bile di sistemi informativi «Ho visto una mail di una collega che mi scriveva "I love you": lo confesso, l'ho aperta, sorriden�do, e ho scaricato il file allegato che prometteva una lettera d'amore...». Fortunatamente pe�rò il fatto avveniva a un utente davvero esperto: «Nei pochi se�condi che ci vole�vano per aprire il documento ho no�tato però che la cartella delle mail in partenza si riempiva da so�la e d'istinto ho spento il compu�ter». Grande mos�sa. Da esperto. In quel modo, il vi�ms era riuscito a spedire solo un messaggio infet�to a un collega. Altri però non so�no stati altrettan�to svelti. Cos�il vims ha agito, cambiando alcu�ni pezzi dei siste�mi operativi Windows e renden�do impossibile l'uso dei pc, o almeno impedendo la lettura di alcuni file grafici, musicali o programmati in Visual Basic. Di fronte a questo, i tecnici di questi tempi già gravati da una quantità di lavoro notevole per tutti i progetti legati al boom della nuova economia che coinvolgono quasi tutte le aziende, si sono dovuti armare dell'equiva�lente informatico della chiave inglese e sono andati a rimettere a posto i pc rovinati da 'I love you'. E contemporaneamente si sono collegati al sito di un'altra azienda della sicurezza in Rete, la McAfee, per scaricare l'antido�to. Insomma, la grande novità economica e sociale introdotta dal boom di Internet si rivela fragile. Attaccabile in ogni mo�mento. Persino pericolosa. «In�ternet è una jungla» riprende Ardemagni. «Ci sono farfalle e fiori bellissimi. Ma ci sono an�che i serpenti». Ci sono delle nuove forme di vims davvero nocive: alcuni per esempio modi�ficano il numero che ^li utenti compongono quando si collega�no a Internet da casa, sostituen�do alla normale chiamata urba�na una chiamata intercontinen�tale e determinando bollette mi�lionarie agli ignari navigatori. Ci sono truffatori che prendono di mira i patiti del trading on line e propongono loro via posta elet�tronica schemi finanziari fanta�siosi por ingannare ^li ingenui. E ci sono chat piene di file dannosi che si installano nei computer degli utenti, donnone per un po' e poi si scatenano. E se le reti aziendali sono tutto sommato controllate e protette, i compu�ter di casa restano privi di prote�zioni o dolali di sistemi di sicu�rezza non aggiornali. «In effetti, stiamo introducendo una serie di nuovi prodotti per le fami�glie», dice il dirigente della Si�mantec «pensali per proteggere i computer di casa da tutto: dai vims, dai warm, dagli hacker che rubano la carta di credito, dai messaggi di posta elettronica indesiderati e persino dalla navi�gazione dei bambini sui sili inop�portuni». Che fare? «C'è solo la prevenzione» dice Luca Bruschi dell'I.net.«1 programmi oggi so�no fatti in modo da poter essere usati anche da inesperti. E pro�prio per questo mo ti vims rie�scono a scatenarsi. Chiunque navighi deve tenersi informato e installare gli antivirus più ag�giornati». Alla Simantec, peral�tro, un'idea ce l'hanno: «Stiamo lavorando con i principali provi�der di accesso a Internet e con i più grandi portali. Vogliamo por�tare i controlli amivirus della posta elettronica dentro i server sui quali i messaggi vengono registrati prima di essere consul�tali dagli utenti». «Le intrusioni si diffondono con una velocità incredibile Se capita bisogna spegnere tutto»

Persone citate: Ardemagni, Luca Bruschi, Paolo Ardemagnì

Luoghi citati: Manila, Milano, Olanda