«Soldati davanti alle cqrceri»f è scontro

«Soldati davanti alle cqrceri»f è scontro Fassino minimizza: solo un'ipotesi. Ma Polo e parte della maggioranza dicono no. Il governo: rinforzi per 1300 uomini «Soldati davanti alle carceri», è scontro Pestaggi in cella, indagini su altre cento guardie SASSARI. Il caso-San Sebastia�no tiene banco, con tutte le sue implicazioni, politiche e organiz�zative. Di fronte all'insufficienza di organico delle guardie peniten�ziarie, il nuovo Guardasigilli, Pie�ro Fassino, ha avanzato una pro�posta: «Mancano tremila agenti: potremmo usare i militari di leva per il controllo estemo delle car�ceri, senza contatto diretto con i detenuti». Ma la bocciatura è stata immediata e totale: un iro�nico «dilettante» dal Polo, presa di distanze dal ministero della Difesa e anche da parte del diessi�no Spini, ira delle associazioni di genitori, dei pacifisti e dei sinda�cati, mentre il sottosegretario alla Giustizia, Giuseppe Ayala, ha liquidato tutto come «dichiara�zioni d'esordio». Cos�Fassino ha fatto retromarcia: proporrà l'as�sunzione di 1300 agenti con la prossima Finanziaria. Intanto gli agenti di polizia carceraria reagi�scono, turbati anche dalla voce che sarebbero in arrivo altri cen�to avvisi di garanzia: oggi è in programma a Sassari un sit-in cui parteciperanno gli agenti da tutta l'isola. E le guardie puntano il dito sulla loro situazione: ((An�che noi siamo dei carcerati, per 2 milioni al mese. I carabinieri, quando sono venuti a prenderci, piangevano». E sul sovraffolla�mento delle prigioni interviene Giuliano Pisapia, ex presidente della Commissione Giustizia: «La maxi-depenalizzazione è insuffi�ciente, e ci vorranno comunque due anni per vederne gli effetti». F. Potetti e Tessandor�ALLE PAG. 10 E11

Persone citate: Fassino, Giuliano Pisapia, Giuseppe Ayala

Luoghi citati: Sassari