«In Zimbabwe sto dalla parte dei neri»

«In Zimbabwe sto dalla parte dei neri» «In Zimbabwe sto dalla parte dei neri» Il presidente del Mozambico: i bianchi non hanno diritti sulla terra Maurizio Moiinari ROMA OIUNTO a Roma per par�tecipare al summit su�gli aiuti al Mozambico colpito dall'alluvione, il pre�sidente Joaquim Chissano parla due lingue diverse ri�volgendosi all'Occidente: nella sala delle Conferenze della Farnesina porge la ma�no e chiede solennemente ai delegati di 36 paesi «tempi stretti» per incassare un do�no complessivo di 900 miliar�di di lire ma poi, seduto su un divano al ritorno dal pranzo al Quirinale, si schie�ra a sorpresa sulla crisi dello Zimbabwe a fianco del presi�dente Robert Mugabe, accu�sato di fomentare gravi vio�lenze contro la minoranza bianca. Presidente Chissano, du�rante l'alluvione l'imma�gine dei piloti bianchi sudafricani che traeva�no in salvo i mozambica�ni dai flutti sembrava essere il simbolo di una stagione di convinvenza fra bianchi e neri. Ma ora la grave crisi dello Zimbabwe rischia di spingere l'Africa Austra�le in direzione opposta. Secondo lei la coesisten�za fra bianchi e neri è davvero in pericolo? «Assolutamente no, non c'è nessun pericolo perché la crisi dello Zimbabwe non ha nulla a che vedere con bian�chi e neri». Davanti ai bianchi ucci�si ed alle donne stuprate alcuni paesi europei han�no denunciato la viola�zione dei diritti umani... «In Zimbabwe è in atto un conflitto sulla proprietà del�le terre e niente altro. La distribuzione delle terre fi�no ad ora è stata ingiusta. Storicamente erano dei neri, poi le hanno prese i bianchi. E' questo che deve essere corretto». Lei ha partecipato al ver�tice sudafricano con il presidente Robert Muga�be. Come giudica i suoi incitamenti alla violen�za contro i bianchi? «Ogni atto di violenza è sbagliato ma in Europa si sbaglia di grosso a parlare di razzismo. In Zimbabwe non c'è alcuna ondata di odio verso i bianchi e la coesisten�za fra bianchi e neri in Africa Australe non è in pericolo. Le voci diffuse da alcuni media sulla fuga dei bianchi sono false. Non c'è alcun panico. La questione delle terre deve essere risol�ta come avvenne in Sudafri�ca quando, a suo tempo, c'era assai più tensione. Al�cuni dei bianchi sudafricani hanno accettato di lasciare le loro terre comprandone di nuove altrove, sempre in Africa Australe, come in Mo�zambico, in Zambia, perfino in Tanzania. Questa è la strada da seguire». L'obiettivo della confe�renza dei donatori in corso a Roma è di 900 miliardi di lire. Basterà per risollevare il Mozam�bico dall'alluvione? «E' l'obiettivo minimo che abbiamo fissato, lo raggiun�geremo ma la ricostruzione è solo all'inizio. L'annuncio sui 900 miliardi mi permette�rà di non tornare a Maputo a mani vuote. La mia gente più che alla diplomazia pen�sa alla fame e, se volete sapere la verità, si aspetta che al mio ritorno arrivi con aerei carichi di cibo e non con promesse firmate sulla carta. I donatori dovranno stringere i tempi per far arrivare gli aiuti». Quali sono le priorità della ricostruzione? «Difficile da dire. Nelle città come Maputo e Xai-Xai le infrastrutture, fuori nelle campagne la mancanza di acqua potabile e di terre da seminare. Poi c'è la questio�ne del ritorno dei senza tetto, di quello che voi avete chiamato il "popolo degli alberi". L'acqua se ne è anda�ta quasi ovunque ma la gen�te non sa dove tornare, case e terreni sono stati travolti. Stiamo tentando di creare nuovi insediamenti in zone vicine a quelle di origine, su terreni dello Stato, possibil�mente in zone rialzale rispet�to al corso dei fiumi». E le mine? «Abbiamo dovuto rivedere tempi, modi e costi del pro�gramma di sminamento per�ché le mine si sono spostate con l'acqua. Adesso la priori�tà è individuai e le zone dove sono stale trascinale dai flut�ti. Servirà del tempo». Che fine hanno fatto la piccola Roshita, la bam�bina partorita sull'albe�ro durante la recente alluvione e la sua giova�ne mamma? «Sono andate negli Usa, co�me prima tappa di un tour in molli Paesi dove la gente vuole esprimere solidarietà e portare aiuto per le soffe�renze del Mozambico. Ciò che verrà raccollo servirà a tanti bimbi come Roshita». Le dichiarazioni a Roma dove Joaquim Chissano è venuto a incassare novecento miliardi di aiuti per il suo Paese Il presidente del Mozambico. Joaquim Chissano, ieri alla Conferenza di Roma

Persone citate: Chissano, Joaquim Chissano, Robert Muga, Robert Mugabe