Lockerbie, la difesa accusa i palestinesi di Francesco Manacorda

Lockerbie, la difesa accusa i palestinesi «Non sono stati i libici ma dissidenti Olp» Lockerbie, la difesa accusa i palestinesi Francesco Manacorda corrispondente da BRUXELLES Loro non c'entrano, a mettere la bomba sul volo 103 della Pan Am elio il 21 dicembre l'JHH causò 270 unirti sono stali esponenti del lorrorìsroo palestinese. K' questa la linea di difesa che i duo impulat.i libici Abdol Basset al-Meghar�e Al-Amin Khalila Fahinia-hanno scollo ieri all'apertura del proces�so por la strage di Lockerbie da�vanti a una Corto scozzesi! instal�lala nella basi.' olandese di Kamp Zeist, Vosiit i con il costume nazio�nale libicoun'ampia giubba bian�ca, copricapo e gilet scuri di Ironie a giudici e avvocati con addosso la regolamentare parruc�ca incipriala, i due imputati si so"'j dichiarati non colpevoli e in due dichiarazioni identiche lette dai lori) legali hanno avvertito che «potrebbero portare provi.' intese a discolparsi e che questo provo potrebbero tendere a incriminare lo persone elencalo nell'elenco allogalo...». Un elenco che contiene i nomi di duo organizzazioni palestinesi in rolla con l'olp il Fronte popolare di liberazione della l'nlestina-Comando Generale (FplpCg) o il Pronto di lolla popolare della Palestina (Flpp) olito che i nomi di dieci persone, di cui il più conosciuto o Mohammod Alni Tali), un libanese che appartiene al Fplp ed è attualmente detenuto por terrorismo in Svezia. Quella dell'estremismo palesti�nese è una vecchia pista già battu�ta dagli investigatori che por anni hanno lavoralo sulla strage di Lockerbie, ma senza arrivare a nessun indizio che consentisse incriminazioni. In particolare i sospetti si orano appuntati sul Fplp, fondalo dall'ex comandante doll'esercilo siriano Ahmed Jibril, che avrebbe contatti con la Siria, l'Iran e la Libia e per loro conto avrebbe organizzalo altri allenta�li terroristici. Una cellula tedesca del Fplp, tra l'altro, fu catturala dopo la strage di Lockerbie con tre ordigni esplosivi simili a quello utilizzato sull'aereo. Adesso ^«di�fesa speciale» chiesta ieri dai due imputati, cioè l'annuncio che po�tranno presentare prove contro altre organizzazioni o individui, potrebbe portare nuovi elementi per riaprili! le pislo che sono stalo abbandonale. Ma il vero nodo del processo non è tanto quella verità giudizia�ria che si cerca di dipanalo nell'au�la blindala di Kamp Zoisl, dove ieri la sfilala degli oltre milledue�cento testimoni si è aperta con il controllore di volo che vide scom�parire sul suo radar il volo Pan Ani 103, quanto la polemica sul significato che il giudizio dovvavere. Da Tripoli il colonnello Gheddaf�fa sapere che accetterà il verdetto della Corte, ma che questo riguarda solo i due imputa�li e non il suo governo. «La respon�sabilità in questo caso è assoluta�ménte ili tipo individualo ha dolio Ghedoafl in un'intervista alla Sky Tv -. La Corte è ritmila per giudicare! questo duo persone, non se siano agenti libici». E ancora il Colonnello afferma che la Libia, «conio lutto lo parti ha deciso di accollare il dettato della logge», ma vuole che il giudizio si tonni ai due imputati: «Se ci si spingo olire si va verso una catena senza line». E' proprio il timore che la condanna si l'ormi ai due libici che fa tremare di rabbia i parenti delle vittimo venuti fin qui dalla Gran Bretagna e dagli Stali Uniti. Fuori dall'aula del tribunale, sono i criti�ci più feroci di un processo che dicono ha portalo alla sbarra solo due pedino e lascia da parte il vero colpevole, il governo libico. «A Norimberga hanno processato igenerali, non i saldati; qui invece vedo solo i soldati», spiega Bruco Smith, un pilota della Pan Am in pensione, che quel 21 dicembre aspettava la moglie Ingrid a New York per partire insieme in vacan�za. Daniel Cohen e la moglie Maddy con in mano la foto della figlia Amy, morta a 21 anni: «Se non si arriva a Gheddaf�questo processo sarà un fallimento, ma oggi tutti i Paesi gli baciano i piedi por i soldi, por il petrolio della Libia». Anche Ben Ammtnnann, che sul volo aveva suo fratello Tommy, ha poche speranze: «Se i due imputa�ti verranno dichiarali colpevoli sarà come avere l'impronta digita�le del terrorismo di Stato libico. Ma non penso che una nuova amministrazione Gore o Bush, o il governo Blair, avranno il coraggio di muoversi contro Tripoli».

Persone citate: Abdol Basset, Ahmed Jibril, Bruco Smith, Bush, Daniel Cohen