Proietti gioca allo stadio Olimpico

Proietti gioca allo stadio Olimpico Il suo «A me gli occhi 2000» il 23 giugno in curva Sud per 16 mila spettatori Proietti gioca allo stadio Olimpico «Per una volta voglio divertirmi, conto su Roma e i romani» E intanto recita «Socrate» per Ronconi al Piccolo di Milano Simonetta Robiony ROMA li sogno, conf'nssii Gigi Proietti, lo accarezzava (in tempo: portare d'ostale, alio stadio Olimpico, re�gno delle partite di pallone ma anche dei concerti rock e perfino dell'oliera lirica, uno dei suoi fa�mosi «ono man show» intitolando�lo «A me gli occhi 2000», tanto per vedere l'effetto che fa questo mil�lenarismo dentro il nome del spet�tacolo più famoso «Per una sera voglio divertirmi», ammette lui sardonico. La data prescelta, uni�ca e inderogabile al momento, ma so ci fossero code di speli alori vogliosi si potrebbe bissare, e il 23 giugno, subito dopo la Festa della musica del 21 con cui si apre l'Estate romana. L'obiettivo è riempire1 con 16 mila presenze la curva sud, quella dei romanisti come lui, calda e passionale. Por farlo, e farlo' con la massima soddisfazione del pubblico, e stalo allestito un palco tecnologico, due schermi giganteschi, una orche�stra di cinquanta elementi e qual�che effetto speciale come quello di far apparire Manhattan mentre intona «New Voi k, New York». Nato nul 1976 in un teatro tenda romano, «A me gli occhi please», un facile varietà per i detrattori oppure una contamina�zione culturale per gli estimatori, nel corso di questi 25 anni ha cambialo più volle nome, diven�tando «(ionie mi piace», «A me gli occhi bis», «Prove per un recital» e quant'altro. Di sicuro è il «oneman-show» più visto dagli italia�ni, ergo meritava di essere il primo ad approdare in uno stadio, A Roma sono milioni quelli che hanno fatto la fila per andare ad applaudirò Proietti, una edizione dopo l'altra, imparando a memo�ria battute e storielle. «K su que�sto conto, io dice l'alloro -.Su Koma e sui romani, augurandomi che gli piaccia venire, per una volta, tutti insieme e non una sera uno e una sera l'altro come hanno sempre fallo». Potrebbero esserci ospiti: «Se qualcuno volesse salire in palcoscenico con me, sarà gradi�lo purché lo dica per tempo». Dei colleghi romani quelli che preferi�sce sono quattro: «Alberto Sordi, Nino Manfredi, Carlo Verdone, Knrico Montesano. Io personal�mente discendo, per citare Petrolini, dalle scale di casa mia. Ma il più grande romano che abbia mai conosciuto resta Aldo Fabrìzi, ave�va tempi di recitazione insupera�ti». Nello spettacolo Olimpico do�vrebbero esserci ritmi sudameri�cani: «La musica di Cuba la suona�vo al New River Garden, sul Tevere, all'inizio della mia carrie�ra. Oliando mi parlarono di "Desafinado", pensai che fosse una bevanda decaffeinata. Altri tempi». Lo spettacolo sarà ripreso dalla televisione: non è ancora chiaro so sarà la Rai o Mediasel, cosi come ancora non è chiaro per quale dei due network realizzerà alcune serale speciali dedicale a se medesimo. E' deciso, invece, che in ottobre cominceranno le riprese di altri nuovi episodi de «Il maresciallo Rocca», la fiction che neanche «Padre Pio» e riuscita a battere ai punti: torna, su Raiuno, l'anno prossimo, in primavera. «Dicevano che non bucavo il vi�deo: poi ho fatto "Il maresciallo Rocca" e l'ho addirittura sfondato. La tv, però, non m'ha mai preso il cuore, lant'è che dopo ogni succes�so corro a teatro per risentirmi a casa». La prova della sua sincerila b che, in attesa del fatidico 23 giugno, quando sarà consacralo all'Olimpico tra i grandi di Roma, dal 9 di questo mese Proietti è in scena al Piccolo di Milano con «Socrate», un lesto tragico compo�sto per lui da Cerami e Piovani, la coppia di «La vita è bella», per mantenere un impegno preso con Luca Ronconi e coronare un altro dei suoi sogni a lungo inseguito. Gigi Proietti non «discende» da altri comici: «lo discendo dalle scale di casa mia»

Luoghi citati: Cerami, Cuba, Manhattan, Milano, New York, Roma