WOODY«Io, boss degli imbranati»

WOODY«Io, boss degli imbranati» L'autore paria dei suo ultimo film «Smaii time Crooks» e annuncia: «Presto girerò per Spielberg e Katzenberg» WOODY«Io, boss degli imbranati» Lorenzo Sofia NEW YORK E�5 unappuntamenloannua| lo, un rito che si rinelo i immancabile come il ca�dere delle foglie autunnali o l'arri�vo delle rondini: il film di Woody Alien. Monlro altri registi si lorturano inseguendo progetti che non giungono mai a conclusione, pro�duttori che non sganciano quattri�ni e divi che fanno i preziosi, Alien appena ha finito il montaggio di un film va nel cestino dove ammuc�chia gli spunti e lo idee che gli passano via via per la lesta, dà loro una slmllura, si inelle a scrivere, chiama gli allori che lo interessano o poi, con la fino dell'estate, inizia le riproso e quindi il montaggio, Anche la scella dello musiche, por lui, è una questione di una sempli�cità disarmante, «Vado a spulciare nella mia collozione di 33 giri spiega -. Cosi non devo avere a che faro con compositori che si offendo�no quando dico che il loro lavoro andrebbe rifallo». Il regista newyorchese ha spes�so sostenuto che il tono dei suoi film riflette mollo il suo umore dol niomonlo. Oliando è giù scrive e dirigo film un po' dark e bergmaniani, quando si sento bene sceglie storio più leggere e solari. E allora questo per Alien deve ossero un momento della sua vita piuttosto felice, perché dopo «Colobrily» nel '98 e «Swool and Lowdown» l'an�no scorso, il suo film di quest'anno ò una commedia pura, un ritorno ai tempi di «Prendi i soldi e scap�pa». Come in quel film anche in «Small timo Crooks» Woody è un malavitoso inetto, il capo di una banda di imbranati che vuole rapi�nare una banca e che, por errore, si ritrova alla testa di un impero dei biscotti. Ci sono Hugh Grani e Tracey Ullman, oltre ad Alien nella parte di un «nouveau richo» che veste con sgargianti completi blu elettrico e vistoso camicie gialle. Ma oggi arriva al Regency Hotel in Park Avenue, due passi da casa sua, con i soliti pantaloni di velluto beige, la solila Oxford azzurra senza cravatta e i solili occhiali con la montatura nera e spossa. Ed è impossibile non confondere il nevrotico e goffo protagonista e autore di olire 30 ammiralissimi film con la persona reale che siede qui di fronte, Trent'anni, trenta film. Non si stanca mai? Non le viene mai la tentazione di prende�re ima lunga vacanza o di mettersi a fare qualcos'al�tro? «Finisco un film e mi molto a farò passeggiale, gioco con la bambina, vado a vedere il basket, suono il clarinetto. Passa una settimana, no passano due e poi non ce la faccio e riprendo a scrivere. Non saprei cos'altro fare e ho talmente tante ideo che potrei girare altri dieci film». Ha firmato per fami altri tre per la DreamWorks, lo studio di Steven Spielberg e Jeffrey Katzenberg, «Ho lavoralo altro volle con Kat�zenberg. Si è offerte di distribui�re i miei film e ho accoltalo, perché sanno farlo bone e con gusto. Ma la natura del mio lavoro non Gambiera por niente, questo ò solo un accordo di distribuzione». Perché «Small Time Croo�ks»? Perché in questo mo�mento? «Sono sempre stato affascinalo dalla vita dei criminali, per un po' avevo anzi pensato di seguire quella strada. Poi hanno inizialo a pagarmi per scrivere storio comiche, ma il fascino rosta. Ouoslo film ò una pura comme�dia che ci ricorda come spesso ciò che crediamo di desiderare non ò poi quello che vogliamo voramenle, ma io sono stalo davvero fortunato. Volevo esse�re un comico, un regista e un jazzista e ho avuto tutte queste cose. Ho una moglie stupenda. Tutto sta andando cos�bene che mi sento quasi colpevole e mi aspetto sempre che debba acca�dere qualcosa di tremendo». Ha girato una pubblicità per la Telecom Italia. Anche Lei cerca di nascondere al pub�blico americano questa sua nuova attività? «Al contrario, questo è il miglior lavoro che ho mai avuto. Mi hanno dato una quantità gigante�sca di denaro per fare una cosa che per me non è davvero lavoro e lasciandomi il totale controllo. Mi hanno pagalo per un giorno quello che prendo per fare due film e so potessi farei uno spot la settimana. Anzi, se sa di qualche altra società italiana oltre alla Telecom che potrebbe essere in�teressala...». Che ne è di «Picking up the Pieces», il film che ha inter�pretato a fianco di Sharon Stono? «Pare vada direttamente in Tv. Como attore non sono mollo fortunato, ma l'ho baciata. E' uno dei benefici del mio lavoro. Ho baciato Diane Kealon, Anjelica Huston, Elizabeth Shue, Julia Roborls. Corto quando torno a casa da Soon-Yi la metto giù in un altro modo. Le dico: "Oh, un'altra giornata tremenda. Pio�veva, lo luci non funzionavano, i costumi erano un disastro. Come se non bastasse, mi è pure tocca�to di dover baciare Julia Robor�ls». «Trenta film in trent'anni. Non saprei che altro fare, ho sempre mille idee La pubblicità per la Telecom? Mi hanno dato una quantità enorme di soldi» Woody Alien: "Nella mia vita ho fatto tutto ciò che volevo, ed ora ho anche una moglie stupem». Sotto, Hugh Grant

Luoghi citati: Como, New York