Sempre in volo, schiavi della fretta

Sempre in volo, schiavi della fretta LA VITA SPERICOLATA DELLE STAR DEL VOLANTE Sempre in volo, schiavi della fretta Le tragedie di Hill e Pace, l'incidente di Nannini personaggi Cristiano CMavegato U! N A vita spericolata, in tutti i sensi, quella dei piloti di For�mula 1, In pista quando gui�dano le monoposto da Gran Pre�mio e nella vita, costretti a girare come trottole impazzite fra gare, prove e soprattutto richieste di partecipazione a un numero infini�to di evend. Sono coperti di miliar�di ma il rischio è veramente il loro mestiere, E bisogna dire che oggi i pericoli maggiori li affrontano in viaggi-lampo, elicottero e jet, per spostarsi da un luo^o all'altro nel minor tempo possibile, in modo da ritagliarsi qualche spazio per ripo�sare, per godersi quei vagoni di dollari che incassano accettando il ruolo di star dello sport. David Coulthard aveva parteci�pato ai test di Barcellona la scorsa settimana, poi era volato in Inghil�terra per impegni legati sopratt.utrto alla sua posizione di protagoni�sta nel campionato mondiale in questo momento (dopo la vittoria a Silverstone del 23 aprile è secon�do in classifica alle spalle di Micha�el Schumacher), avrebbe trascorso una giornata a Montecarlo e quin�di secondo un programma presta bilìto che rispetterà domani sarà nuovamente a Barcellona per il Gran Premio di Spagna. La fortuna ha accompagnato il ventinovenne pilota scozzese del�la McLaren. Uscire praticamente indenne, con la fidanzata Heidi e il suo preparatore atletico da un inci�dente che ha distrutto l'aereo che aveva noleggiato e che ha causato la morte dei due piloti, è stato un miracolo. Non era scampato alla sorte, invece il 29 novembre 1975 il famoso Graham Hill, che all'epoca aveva 46 anni, caduto con il suo piccolo aereo in Inghilterra in una giornata di nebbia, portando alla tomba anche il giovane e promet�tente pilota Tony Brise (23 anni). Due anni dopo anche il brasiliano Carlos Pace fu vittima di un crash del suo velivolo nei pressi di San Paolo. la tragica storia dei piloti d'auto periti in aereo continua con l'inglese David Purley, scomparso nel 1985 con un piccolo biplano nel canale della Manica, e con l'austriaco Harald Hertl che nel 1982 era piombato a terra con un velivolo da turismo. Nell'impatto la moglie e il figlio si erano salvati, il corridore aveva avuto la peggio. Negli Anni '90 fu vittima di un incidente con un ultraleggero an�che il due volle campione del mon�do Emerson Fittipaldi che riportò solo gravi fratture, mentre ilconnazionale Piquet cadde con un deltaplano a motore nei pressi del circuito di Jacarepagua provocan�dosi una forte contusione alla schiena. E non si può dimenticare il grave incidente di Alessandro Nan�nini col suo nuovo elicottero, nel�l'inverno '90. Il velivolo si ribaltò nei pressi di casa a Siena e una pala dell'elicottero, a bordo del quale c'era anche il pilota, amputò di netto il braccio destro di Nanni�ni, sotto il gomito. Trasportato all'ospedale di Firenze venne sotto�posto a un delicato intervento: grazie all'abilità dei chirurghi e alla rapidità dell'operazione l'arto venne riattaccato. Ma in FI il toscano non corse più, continuò brillantemente la carriera con le Turismo. Coulthard si era già salvato lo scorso anno in un misterioso inci�dente automobilistico avvenuto sulle strade di Montecarlo, le stes�se sulle quali viene disputato il Gran Premio. Sembra die il pilota fosse idla guida di una vettura sportiva con a bordo due o tre ragazze. Una di queste perse la vita, ma nò lo scozzese né le autori�tà svelarono particolari sull'acca�duto. La notizia non fu smentita. In F1 tutti i maggiori protagoni�sti sono proprietari di jet o elicotte�ri, oppure li noleggiano, secondo una tradizione commeiata da Niki Lauda. Ne fanno uso in continua�zione i due Schumacher, Frentzen, Irvine, Hakkinen, Diniz, Fisichel�la, Barrichello, Villeneuve, Cos�come Ecclestone, Ron Dennis, boss della McLaren, Tom Walkinshaw della Arrows, Frank Wil�liams, Eddie Jordan, Alain Prosi, Flavio Briatore. Non e solo uno status symbol ma un'esigenza, in un mondo che gira vorticosamen�te, all'insegna dei businness. E non è questa una pratica esclusiva dei piloti o di altri jiersonaggi legali al mondo dei motori. Anche gli altri sport miliardari costringono i campioni a volare da una parte all'altra. E' ancora vivo il ricordo della tragedia che ebbe come protagonista il 25 ottobre dello scorso anno il fuoriclasse americano del golf, Payne Stewart. Il suo aereo, un Learjet simile a quello di Coulthard, volò per ore grazie al pilota automatico mserito con a bordo i due coi rian�danti e tre passeggeri fra i quali lo stesso golfista, addormentati pro�babilmente per un guasto ali im�pianto di pressurizzazione. Si schiantò nel Sondi Dakota, crean�do altre cinque vittime della neces�sità di essere ovunque e in fretta. Olivier Panis, francese di Grenoble, potrebbe sostituire Coulthard a Barcellona, nel caso che lo scozzese non fosse ritenuto idoneo a correre dal medico della Pia. Panis è il terzo pilota McLaren, e in FI da 7 anni e ha vinto a Montecarlo nel '96. Per il 2001 è candidato proprio al posto di Coulthard