Splendidi i cigni gay di Matthew Bourne di Sergio Trombetta

Splendidi i cigni gay di Matthew Bourne Successo a Ferrara e Modena per la rivisitazione del classico balletto di Ciajkovskij Splendidi i cigni gay di Matthew Bourne Giovani muscolosi e un povero principe innamorato Sergio Trombetta iMviatii ;i I I.RHAUA Una versione gay del «Lago dui cigni» dovi; i pennuti sono mu�scolosi danzatori e il principe si innamora del loro capo è uno spettacolo mollo di nicchia, non proponibile al glandi; pubblico, lieve essere stato questo il ragio�namento dei teatri italiani (pian�do è sialo proposta la tournée dello «Swan l.ake», del coreogra�fo inglese Mallliew Hounie con la sua compagnia, la Adventures in Molicin Pictures, in scena solo al teatro comunali; di Ferrara e a Modena. Calcolo sbaglialo, perche «Swan Lake» è uno spettacolo popolare, con una divertentissi�ma riflessione su quello che sono (ffigi lo famiglie reali (da Hitckingliam Palaci; a Montecarlo) dove chic e volgarità, ingenuità e cini�smo si mescolano. Tulio danzalo sulla musica originale di Ciajko�vskij, ambientato negli Anni 60, ci mostra una rngina (Isabel Morlimei) ancora piacente, sempre elegante, che non disdegna la compagnia di begli uflìcialetti. Al centro c'è un prìncipe tontolono (Toni Ward) legalo a quel cigno di pozza che da bambino si stringeva al petto mentre dormi�va, laceralo fra obblighi reali 0 vita privala, che si lascia abbin�dolare da una volgare e invaden�te fidanzala, che sbevazza, fre�quenta locali malfamati e finisce sempre al centro di scandaletti da tabloid. Di contorno, l'avido sottobosco degli ambienti reali, aristocratiche inolio calcolatrici, fotografi assalanali, folla golosa di autografi, soffocanti ambienti di palazzo, sgargianti sonito di gala che degenerano in sbracale riunioni di avvinazzali. Una gal�leria di personaggi descritti da Bourne con magistrale bravina registica, con grandi approfondi menti psicologici. Disperato cu questo mondo, il prìncipe cerca la morie in riva al lago in una sera di luna, incontra una banda di cigni (torso nudo, bragon�di piume) guidala da un capo (Detlev Alexander, fa un po' rimpiagere Adam Cooper, creatore del molo) con cui intrec�cia una danza di seduzione e amore, E' al settimo cielo, finalmolilo felice. Ma lu seni dopo al liallo irrompe un gigolò in panta�loni di pollo nera che i; là esalta coppia del cigno: ò lo slesso interprete od è evidente il paral�lelismo col doppio ruolo di (Idei�le; i ulile; del («Lago» tradizionale. Questo cigno nero è perfido, sconvolge gli etpiilibri (iella fe�sta, avvolgo nelle sue spiro la matura regina, danza un lungo col principe: la serata finisce mollo male. L'ullinui scena non ò in riva al lago, ma nella camera da letto del giovane ormai in preda a una follia in cui cigni vondicalivi spuntano da tulle le parti. Nien�te happy end: il finale è tragico e commovente. Non e soltanto una storia riscritta con sensibilità e intelli�genza, è sorretta da una partitu�ra coreografica di altissima qualila: Bourne sa mescolare le finez�ze gestuali (raccogliendo l'eredi�tà di un grande come Frederick Asbton) alla travolgente popola�rità del musical. Allo e basso si uniscono senza pregiudizi. Le danzo di insieme sono calluranti, gli assoli e i passi a due seducono. Nato nel 95, queslo «Lago» non ha smesso di racco�gliere trionfi in interminabili tournée, e soltanto durante l'ultima stagione londinese ha radu�nalo 75 mila spettatori. Un «La�go» popolare, sostenuto da una compagnia piena di grinta, i:osiruilo a ritmo serralo, che in cinque anni ha portalo allo stello (nel mondo anglosassone) la la�ma di Matthew Hotirne: la criti�ca eli casa sua lo riconosce ormai come il nuovo grande coreografo inglese. Tanto di cappello, dun�que, ai teatri di Ferrara o Mode�na che lo hanno invitalo in esclu�siva italiana. Solo i teatri di Ferrara e Modena hanno coraggiosamente accettato di mettere in scena l'opera diretta da Bourne

Luoghi citati: Ferrara, Modena, Montecarlo