ROMERO, L'ORA DELLE SCUSE

ROMERO, L'ORA DELLE SCUSE MALTRATTATO IN VITA E DOPO ROMERO, L'ORA DELLE SCUSE Domenico Del Rio A~1""ÌI;,MI'0 di Giubileo, tempo di richieste ufficiali di perdono da parte della Chiesa, eia parte dei vertici della Chiesa. JL l'orse c'è un uomo, un vescovo, al quale bisognerebbe chiedere perdono. Domenica 7 maggio, al Colosseo, il Papa t'ara memoria dei martiri del nostro secolo. Tra questi, come si sa, non ri sani il nome di Ostar Anuilfo Rumerò, il vescovo di San Salvador, assassinato mentre celebrava la messa, la cui beatifica�zione è srata chiesta al Pontefice dai vescovi americani riuniti in Sinodo a Roma tre anni (a. Porse, più che donargli una celebrazione da martire, in tempo di Giubileo, sarebbe più giusto chiedergli perdono per come è stato trattato in vita e dopo morte, A San Salvador, ciuaudo Romeni era vescovo, c'era un cartello Stradale. Segnalava l'entrata in citta e qualcuno l'aveva completato a mano: 'San Salvador In mas mttrdti". Etano giorni di morte, di massacri, di sparizioni di persone, sotto un regime militare freddo e spietato. La sera del V\ marzo 19H0 Rumerò celebrava la messa in una cappella di un piccolo ospedale per cancerosi su una collina (tiori città. lira il vescovo della povera gente e sapeva di doverne subire la stessa sorte. Diceva: "Credetemi, fratelli, chi si impegna con i poveri deve avere lo stesso destino dei poveri: scomparire, essere v.^rturati, essere catturati; appaiono cadaveri...». Un colpo d'arma da fuoco l'aveva colpito e steso sulla predella dell'altare in una pozza di sangue. L'avevano sepolto nella cattedrale. Tre anni dopo Wojtyla, impegnato in un viaggio drammatico nell'America Centrale, arrivava a San Salvador. Doveva visitare la tomba di Rumerò la sera, con il imijhiIo che l'avrebbe atteso sulla piazza della cattedrale. Il programma fu cambiato segretamente, su iniziativa della nunziatura, per tener lontana la gente. Al mattino, la macchina papale dall'aeroporto venne fatta deviare velocemente. Giunse sulla piazza della cattedrale tenuta deserta dai militari Wojtyla entrò a pregare sulla tomba del vescovo ucciso. Disse poche parole, chiamò Romeni «zelante pastore». La sera la gente, che non aveva saputo, si riversò sulla piazza in una attesa vana del Papa e si clis|M;rò per questo inganno. Era noto, in quei giorni, e Romero lo aveva confidato a una giornalista spagnola di Vida nueva, raccontando una sua drammatica udienza dai Papa, che Giovanni Paolo II non aveva creduto al vescovo quando gli parlava della sua azione e della situazione a San Salvador. Romero era uscito piangendo dal colloquio con il pontefice e aveva esclamato: «Il Papa non può capire il Salvador, perché non è la Polonia».

Persone citate: Domenico Del Rio, Giovanni Paolo Ii, Romeni, Romero, Wojtyla

Luoghi citati: America Centrale, Polonia, Roma, San Salvador