Sintomi di rigetto per la mano del miracolo

Sintomi di rigetto per la mano del miracolo I medici: «Altre due crisi sono già state superate. Ora si dovranno cambiare le dosi dei farmaci» Sintomi di rigetto per la mano del miracolo Due anni dopo lo storico intervento a Lione, allarme per Hallam PERTH Glint Hallam fu il primo uomo al mondo, nel seltenibre '98, a esse�re sottoposto a un trapianto di mano, ma ora quell'operazione miracolosa compiuta a Lione ri�schia di fallire. Didotto mesi dopo l'inlei-uonto l'arto da segni di riget�to. Ne ha dato notizia il portavoce dell'ospedale d�Perth, il sir Char�les Gairdner Hospital, dove Hal�lam è slato ricoverato. Hallam, 49 anni, aveva ixirso la mano mentre scontava due anni di prigione (Kir frode in un carcere della Nuova Zelanda, una sega gli aveva tranciato l'arto. La mano gli fu impiantala durante un intervento durato 13 ore che apr�la strada a nuove speranze per la medicina. l,a ripresa è stata lenta, ma Hallam avevagià inizia�to a compiere piccoli movimenti, come tenere una tfuszina di calle e nuotare. Ora la situazione sembra compromessa. E tuttavia i medici non dispera�no. «Normale, previsto e prevedi�bile, oltre che facilmente trattabi�le», secondo Marco Lanzetta, lo specialista in microchirurgia dell' ospedale San Gerardo di Monza che 19 mesi fa partecipò allo storico intervento a Lione, con l'equipe di Michel Duhemard: «Nella storia di ogni trapianto c'è una crisi di rigetto. È nonnaie: c'è un organo estraneo e l'organismo tenta di espellerlo». Che cosa si fa in questi casi? «Sappiamo di jioter controllare questi tentativi con i farmaci iminunosopprossivi, che abbassano la risposta Immunitaria, Si tratta di valutare le dosi e di sommini�strarli al paziente». E se questo non dovesse bastare? «Accade a volle che la crisi sia irreversibile. Se capita col trapianto di un orga�no vitale, il paziente j)erdc' ìa vita. In questo caso perderebbe solo la mano». Ad Hallam ixirù una cosa del genere era già accaduta, alcu�ni mesi dopo il trapianto: «Si era verificalo ncorda Lanzetta un evento che fu interpretato come un probabile inizio di crisi di rigetto, con arrossamenti della pelle, eczemi, ma che poteva esse�re anche una intossicazione ali�mentare. Per non rischiare at�tuammo la terapia prevista e tut�to andò lx;ne». Più tranquillo ancora di Lanzet�ta fi Girolamo Sirchia, primario del Centro di immunologia dei trapianti del Policlinico di Milano e presidente del Nord Italia Transplanl: «C'era da stupirsi che un vero principio di rigetto non ci fosse ancora stato. Tutti i trapian�ti hanno, prima o poi, una crisi di rigetto. Il problema è la sua inten�sità». Ma quando dò accade in un trapiantato di reni o di cuore «sappiamo già cosa fare, l'espe�rienza ci ha già fornito dei parame�tri, dei protocolli. Basta seguirli. Qui sappiamo molto, ma non tut�to: si tratta d�capire quale farma�co è più efficace e trovare la dose giusta». Non è pessimista nemmeno Jean-Michel Dubemard, il cliirurgo che effettuò il trapianto: «Pen�so che la crisi sia reversibile». E ha ricordato che Hallam ha già superato due crisi di rigetto: la prima, otto settimane dopo l'inter�vento, e la seconda a dicembre, mentre si trovava a Lione per controlli, che era stata pure conte�nuta facilmente. Nell'ipotesi peg�giore, di cui «il paziente era stato avvertito fin dall'inizio, bisognerà procedere a una nuova amputa�zione». Il professore che ha coordinato l'operazione: «L'amputazione è solo l'ultima opzione» IANNI DI INTERVENTI »v Lione, Francia. 23 settembre 1998: primo trapianto al mondo \ di mano su un uomo neozelandese di 47 anni, Gint | Hallam Cina, settembre 1999: doppio trapianto di mano su un uomo di 40 anni e uno di 42 Lione, Francia, 13 gennaio 2000: primo trapianto bilaterale di mano al mondo. Il ricevente è un francese di 34 anni, Denis Chatelier Usa. 25 gennaio 2000: trapianto di mano su un uomo di 37 anni Innsbruek, Austria. 7 marzo 2000: trapianto bilaterale di mano su un uomo di 40 anni ■a.««i..»«.«».«w»vi-l 'III llj^lg^ Glint Hallam, il primo uomo a cui è stata trapiantata una mano