I MISTERI DEL MUSEO EGIZIO

I MISTERI DEL MUSEO EGIZIO RACGONTO A PUNTATE I MISTERI DEL MUSEO EGIZIO Un thriller on line di Claudio Chiaverotti S'inizia questa settimana la pub�blicazione del racconto a punta�te «I misteri del Museo Egizio», scritto appositamente per «TorinoSette» da Claudio Chiaverotti, sceneggiatore della casa editrice Bonelli, autore tra l'al�tro di numerose storie di «Dylan Dog». 'I misteri del Museo Egizio» apparirà per altre due puntate sulle pagine del nostro settimanale e in contempora�nea sul sito internet di «TorinoSette», per poi proseguire solo on line all'Indirizzo http-.Z/www. lastampa.it./Rubriche/Ultima/ RubncheZlstZto7Zmisteri.htm CITTA' di Tebe, nell'antico Egitto, tremilacinquecen�to anni fa. Nefer aveva lavoralo nel cam�po d'orzo fino a tardi, quel giorno. Salutò le arniche e si affrettò verso casa, nella sera limpida e; odorante di palmizi. Era stanca, ma felice. I compa�gni di lavoro erano simpatici, e un paio di volle aveva incrocia�lo lo sguardo di un ragazzo che le piaceva. Per i suoi quattordici anni non pretendeva altro dagli dèi. Un respiro. Nefer sent�alle sue spalle un respiro cavernoso, che sembra�va venire dalle piti remote pro�fondità di un incubo. Si voltò, spaventata... e vide un essere in tunica con la testa di sciacallo e un coltello scintillante. Apr�la bocca per urlare... ma intanto la lama saettò verso di lei, e un fiotto del suo sangue schizzò fino al cielo, con una lentezza irreale, sprizzando di rosso vivo il pallido chiarore della Luna. Torino, 19 gennaio 2000. Passo dopo passo, il pompiere saliva lungo la scala telescopica, ignorando l'aria gelida delle cin�que di mattina, le voci dei curio�si per la strada e alle finestre, e soprallullo cercando di evitare ;li occhi vitrei dell'uomo congeato al balcone del quarto piano, con la lunga slalallile di sangue che scendeva dalla bocca. L'ave�va visto l'inquilino insonne del�la casa di fronte, venti minuti prima. Il pompiere scavalcò il parapetto di fianco al cadavere, entrò in casa, stando bene atten�to a non calpestare la scia di sangue gelalo sul pavimento, e apri la porta alla polizia (con i guanti, ovviamente). Poi corse giù a vomitare. ■ •a «Non ho sentito un solo rumo�re», disse ai due agenti la vecchina con lo scialle nero e i capelli bianchissimi, vicina di casa del�la vittima. «Povero signor Dona�ti... Francesco Donali, sì... ave�va la metà dei miei anni... e lavorava in mezzo alle mum�mie! era... cnm'asdis? ...ricerca�tore al Museo Egizio. Ah, ma che brava persona... speriamo che rieschino a salvarlo!». Il corpo di Francesco Donati era stalo disteso a terra, per l'esame del medico legale. Un tipo in giub�botto sui trenl'anni, con la bar�ba incolla, entrò nell'apparta�mento. «Ecco il colpevole!» esclamò Barelli della scientifica. L'uomo con la barba incolla sorrise. «Per ladro di autoradio e terrorista mi hanno già scambia�lo, ma assassino mi mancava. Allora?». «Due coltellate al petto, ispet�tore Arcandi», rispose il medico legale. «Ma quando l'assassino se n'è andato lui era ancora vivo, e si è trascinato fuori». Il medico indicò la scia di sangue sul pavimento, fino al balcone. «Probabilmente ha cercato di chiamare aiuto. Dallo stato del congelamento, direi che è rima�sto all'aperto almeno tre ore». L'ispettore Arcandi cominciò a gironzolare per l'appartamen�to: c'era una grande libreria, un personal computer, una cucina ordinata, un solo spazzolino da denti in bagno. E sulla scrivania spiccava un busto di Anubi, il dio egizio dell'Oltretomba con la testa di sciacallo che aveva ucci�so la giovane Nefer di Tebe, una sera d'aprile di tremilacinque�cento anni prima. Claudio Chiaverotti (l continua) Stele lignea raffigurante Annhi, il din egizio dei morti, con la testa di sciacallo, che presenta un defunti) a //oro e Osiris

Persone citate: Barelli, Claudio Chiave, Claudio Chiaverotti, Francesco Donati, Osiris

Luoghi citati: Egitto, Torino