PIANOFORTE AFFOLLATO

PIANOFORTE AFFOLLATO PIANOFORTE AFFOLLATO Alfieri e Cedaspropongono un repertorio a otto mani ELLE programmazioni musicali ogni tanto si assiste a fenomeni stra�ni, come la presenza di stru�menti antichi e insoliti oppure la riproposizione di repertori dimenticati. Un caso di questo genere accade in settimana a Torino, dove la rassegna pome�ridiana del Teatro Alfieri e la stagione dei Centri di attività sociali Fiat propongono due distinti concerti dedicati al doppio pianoforte a otto mani. Due pianoforti suonati ognu�no da due pianisti è un'evento raro, anche per i costi quasi proibitivi che comporta l'utiliz�zo degli strumenti che devo�no essere di buon livello e molto omogenei come timbro e meccanica, oltreché accordati in modo assolutamente perfet�to e la riunione di quattro artisti. La realizzazione di un simile avvenimento, e per di più due volte a distanza di un giorno, permette al pubblico di accedere a un repertorio scono�sciuto, costituito in massima parte da trascrizioni di partitu�re strumentali e parafrasi ope�ristiche, oppure da suggestive composizioni originali. Al Teatro Alfieri, mercoled�3 maggio alle 16, Junko Watanabe, Giuseppe Massimo Massaglia, Luca Bianco ed Emiliano Mettifogo eseguono un ricco programma che comprende tra l'altro l'ouverture dal beethoveniano «Fidelio», il cele�bre «Invito alla danza» di We�ber, la «Danza Macabra» di Saint-Saéns e pagine di Mo�zart, Wagner, Infante e Smetana; l'ingresso costa 10 mila lire; informazioni allo 011/56.23800. Al Conservatorio, invece, gio�ved�4 alle 21, Anna Maria Cigoli affiancata da Francesco Bergamasco, Fabrizio Prestipi�no, Davide Vietti e Antonello Rizzella, propone la «Petite Suite» di Debussy, seguita da spettacolari composizioni di Rachmaninov, Chopin, Ravel, fino alla conclusiva, travolgen�te «Espana» di Chabrier. L'in�gresso è libero per i soci (tei. 011/68.66.111). la.fe.l

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