Quick, Quick Chi non corre è perduto di Piero Bianucci

Quick, Quick Chi non corre è perduto Quick, Quick Chi non corre è perduto ANTEPRIMA Piero Bianucci MONOLOGO di Woody Al�ien: «Io mi uccido. Ma sì, dovrei andare a Pari�gi e gettarmi dalla Tour Eiffel. Anzi, se prendo il "Concorde", posso morire tre ore prima... Un momento. Col fuso orario potrei essere vivo altre sei ore a New York ma morto da tre ore a Parigi. Potrei fare delle cose pur essen�do già morto». L'umorismo, forma supre�ma dell'intelligenza, è veloce. Un paziente si sveglia dopo un intervento chirurgico, vede un uomo vestito di bianco e do�manda ansioso: «Professore, co�m'è andata l'operazione?» «Non sono un chirurgo. Son San Pietro.». Anche la letteratura, spiega�va Italo Calvino nella seconda delle sei «Lezioni americane» che preparò nel 1985 per l'Uni�versità di Harvard, dev'essere veloce: «Sono convinto che scri�vere in prosa non dovrebbe essere diverso dallo scrivere in poesia; in entrambi i casi è la ricerca di un'espressione neces�saria, unica, densa, concisa, memorabile.» Conosco un cronista che, senza saperlo, applicava al gior�nalismo la regola di Calvino. In un suo articolo si leggeva: «L'omicida entrò in un caffé e ne bevve uno». Troppo veloce? Forse. Ma oggi si tende a vivere saltando i passaggi intermedi. Talvolta anche quelli logici. Ce lo dimo�stra James Gleick già redatto�re al «New York Times», in finale al Premio Pulitzer con «Caos» e con una biografia del fisico Feynman di ritorno in libreria con «Sempre più velo�ce» (Rizzoli, pp. 322, L. 32.000). La citazione di Woody Alien campeggia all'inizio del libro di Gleick come emblema della tesi sviluppata nei 39 (veloci) capitoli che seguono: l'uomo moderno vive in una continua accelerazione, la tecnologia del�la velocità sta cambiando la nostra vita. E talvolta le conse�guenze sono paradossali, per non dire deliranti. Reduce da un incidente aereo che lo ho immobilizzato per parecchi mesi, con «Faster», tradotto da Cario Capararo in «Sempre più veloce» (Rizzoli, 320 pagine, 32 mila lire), James Gloick ritorna ad un pubblico vasto che ha già decretato il successo di «Caos» nei 1987 e «Genio», una biografia del fisico Richard Feynmann nel 1992. Gleick e nato a New York ed è uscito dall'Harvard College nel 1976. Dopo una esperienza in un settimanale alternativo di Minneapolis, ha lavorato per dieci anni al «New York Times». Nel 1989-90 ha tenuto un corso alla Princeton University. Sette anni fa, insieme con Uday Ivaturi, ha fondato «The Pipeline», un servizio Internet che è stato pionieristico per la sua comoda interfaccia grafica. Attualmente lavora a una biografia di Isaac Newton, La velocità si misura dallo spazio percorso (o dalle cose fatte) nell'unità di tempo: giu�stamente Gleick parto dall'uffi�cio di Gernol Winkler, l'uomo che al Naval Observatory di Washington è responsabile del�l'ora esatta per gli Stati Uniti, Il riferimento ultimo ò il Bure�au International des Poids et Mésures di Parigi, che fa la media dei migliori orologi spar�si nel pianeta. Già queslo fatto è contraddittorio. Winkler, che non porta orologio, dice: «Un uomo con un orologio al polso sa che ora ò. Un uomo con due orologi al polso non è mai sicuro». E' vero. L'incertezza è intrinseca ad ogni misura. Ma nessuna misura ò cosi precisa come quella del tempo. Il cuore di un orologio è un meccanismo che oscilla. Più la frequenza dell'oscillazione per scandire il tempo ò regolare, più l'orologio è preciso. Con il pendolo è difficile scendere sotto l'errore di un centesimo di secondo al giorno. Per que�slo negli Anni 30 si sono sosti�tuite le sue oscillazioni con quelle prodotte dall'elettricità in un cristallo di quarzo: la precisione migliora cosi di 10 volte. Ma negli anni il cristallo si consuma a accelera le sue oscillazioni. Quindi l'orologio vaavanli. 1 fisici hanno trovato un'al�tra soluzione: usare gli atomi come un microscopico pendo�lo. L'atomo scelto è quello di cesio, un metallo che, sotto vuoto, vaporizza come il mer�curio. Le sue oscillazioni sono esattamente 9 miliardi 192 mi�lioni C31.770 al secondo. Il primo orologio atomico, realiz�zato nel 1956, risultò 100 volte più preciso degli orologi a quar�zo. Ora sono normali orologi al cesio che scartano di un centomilionesimo di secondo al gior�no. Dall'era dei dinosauri ad oggi accumulerebbero un erro�re di appena mezzo minuto! Molle attività oggi richiedono questa precisione. Per esempio le telecomunicazioni, la gestio�ne dello spazio aereo, i missili militari, le sonde spaziali. Ma ci sono già laser che lampeggia�no al femtosecondo, cioè al milionesimo di miliardesimo di secondo. In un femtosecondo il "Concorde" caro a Woody Alien percorre meno del diametro di un atomo. Rapida (!) ricognizione sulla velocità delia nostra vita. I tasti del telefono fanno rispar�miare tempo sul vecchio disco girevole, il rasoio elettrico sul�la lametta, l'aspirapolvere sul�la scopa, l'e-mail su lettera e francobolli. Il cinema ha un montaggio sempre più nervo�so. Se non basta, il videoregi�stratore può accelerare le sce�ne lente. Nei cartoni animati trionfano Speedy Gonzales e Willy Coyote, uccello del deser�to dalle ali mulinello. Nella pubblicità si arriva a decine di cambi-immagine in pochi se�condi: la traspirante Megan Gale concentra in uno spot la trama di un film di James Bond. Il caffè liofilizzalo è istantaneo. Il computer è multi�tasking, cioè esegue vari prugramini insieme Prima il tele�grafo, poi radio, tv e Internet hanno dato al mondo il dono della contemporaneità di tutti gli eventi: viviamo guerre e Olimpiadi in "tempo reale" ina questo tempo reale rende "virtuale" la realtà. Parliamo sempre più in fretta. La tv caccia via i conduttori che pronunciano meno di 100 paro�le al minuto. Fa bene: un ascoltatore può riuscire a capir�ne fino a 500-600 e se non sei Bonolis non sei nessuno. Per fortuna le anfetamine aiutano a fare tulio più in fretta: per il sesso agli americani rimango�no 28 minuti alla settimana. Ho fatto un calcolo che a Gleick è sfuggilo: in un secolo la speranza di vita e raddoppiata, la velocità dell'esistenza quin�tuplicala. Cos�una vita del 2000 corrisponde a io vite dell'Ottocento, Almeno come quantità di cose fatto (qui non si parla di qualità), Nola finale: i corsi di lettura rapida permettono di leggere cinqui! volte più in fretta. Mille parole al minuto. Vi può servi�re per affrontare lo zibaldone socio-tecnologico di queslo lun�go libro. Che lutiavia, pur nella sua fluvialilà, è ancora troppo corto: ignora, per esempio, i sorprendenti effetti della velo�cità nella teoria di Einstein e non accenna neppure al muro invalicabile della velocità della luce, estrema speranza di porre un limile alla frenesia del no�stro tempo. Sempre più veloci e sempre più nervosi: l'americano Gleick racconta come 'accelerazione tecnologica abbia cambiato la nostra vita, dai mezzi di trasporto ai mass media si: ck me ne bia ra zzi to Al� Ma ari�our il tre Col vivo ma rigi. sen�pre�oce. o un e un do�, co�ne?» Son ega�nda ane» Uni�Willy Coyote, uno trai personaggi Willy Coyote, uno trai personaggi

Luoghi citati: Minneapolis, New York, Parigi, Stati Uniti, Washington