Alitalia-Klm, Amato pronto a mediare

Alitalia-Klm, Amato pronto a mediare LE COMPAGNIE A CONFRONTO Alitalia-Klm, Amato pronto a mediare Ma destra e piloti accusano il governo per la rottura Francesco Grignelti ROMA Il sito Internet di Klm si è già adeguato e ogni riferimento all'alleanza con gli italiani è scomparso. Le pagine web dell'Alitalia, invece, registrano la rottu�ra ma continuano a magnificare i vantaggi di un matrimonio che non esiste più. Piccoli segnali di quanto l'Italia sia stata presa di sorpresa dalla decisione olandese. «Me ne sto già occupando», si limita a dire il neopresi�dente del Consiglio, Giuliano Amato. Difiicile dire se un intervento del gover�no potrà ribaltare la situazione. Certo è che il giorno dopo è all'insegna delle recriminazioni: i sindacati aziendali danno la colpa ai manager; i piloti accusano il governo per la mancata privatizzazione; la destra dà la colpa alla sinistra; la Cgil milanese se la prende con il sindaco polista Albertini. Il più brutale è Adolfo Urso, portavoce di An: «Il governo di sinistra è stato incapace di difendere i nostri interessi a Bruxelles perché privo di ogni autore�volezza e credibilità. Inattendibile, con�traddittorio e pasticcione in ogni pas�saggio. Sottoposto a ipoteche, veti e ricatti sindacali ideologici e affaristici». I vertici dell'azienda fanno sapere di essersi rimboccate le maniche. Marted�prossimo ci sarà un consiglio di ammini�strazione straordinario dell'Alitalia. Due giorni dopo tocca all'Iri. All'ordine del giorno, ovviamente, i risvolti della rottura. L'Iri, da parte sua, esprime «rammarico» e conferma «la volontà di procedere alla privatizzazione dell'Ali�talia, che non poteva certo essere avviata durante le trattative con Klm, considerato che l'eventuale fusione tra le due società sarebbe stata determinan�te per le modalità del processo di privatizzazione». La botta, comunque, è forte. L'ammi�nistratore delegato Domenico Cempella, il cui mandato scade a giugno, aveva incenuato il piano di sviluppo dell'Ali�talia su due binari che marciavano paralleli: lo sviluppo di Malpensa e l'accordo con Klm. Caduta l'ipotesi olandese, c'è da sondare il terreno di nuove alleanze. Le ipotesi però non sono molte. Ci sono le solite Air France e Swissair, già discusse in passato e scartate. Qualcuno spera di riaprire il dossier Klm. Il ministro ai Lavori Pub�blici, Nerio Nesi, dica apertamente che «la rottura è un brutto segnale per il nostro Paese pei che mina la credibilità non solo dell'Alitalia, ma dell'intera nazione. Questo accordo dev'essere re�cuperato». Intanto l'Alitalia prendo atto della situazione e ripristina vecchi organi�grammi. Nelle aree del mondo dove gli italiani avevano affidalo a Klm le funzioni commerciali (Asia, Africa, Eu�ropa centrale e orientale, Francia e Benelux) sono già arrivati i nuovi ordini di servizio Dall'Olanda si conferma che le ragio�ni della rottura sono quelle annunciale: i ritardi di Malpensa e la mancata privatizzazione. E' smentita ogni die�trologia. Però Sergio D'Antoni risponde a brutto muso: «Le motivazioni addotte da Klm non sono plausibili. Non è credibile dire che non si fa l'alleanza perché Malpensa non decolla proprio nel momento in cui il problema viene risolto. La verità è che la compagnia olandese voleva assorbire Alitalia e invece si è trovata a doversi integrare. Comunque la situazione può essere recuperala benissimo trovando rapida�mente un altro alleato altrettanto vali�do e forte». Preoccupato è anche Sergio Cofferati: «Non ho ben capito se la decisione della Klm sia ultimativa e irreversibile. Se cosi fosse, bisognerà cercare al più presto un'altra alleanza che abbia carattere strategico tale da assicurare il futuro della società e di tutti i suoi lavoratori». I sindacalisti di settore sono invece critici con il mondo politico. Sostiene l'Anpac, sindacalo piloti, che «occorro�no una privatizzazione velocissima e investimenti per cercare nuovi accor�di». Concorda Beppe Surronli. sindacali�sta Cisl e membro del consiglio di amministrazione Alitalia: «La rottura è un bel guaio che ci fa cogliere quanto la politica italiana sia inconcludente. Pri�ma si privatizza o meglio è. altrimenti qualsiasi alleanza è destinata a fallire. Gli argomenti usati da Klm sono prete�stuosi, le ragioni della rottura sono altre, ma nessuno può negare gli acldohiti mossi al mondo politico italiano: con Malpensa siamo al terzo decreto e la partita non sombra ancora chiusa; sulla privatizzazione siamo ancora alle chiacchiere; c'è un contesto generale di incertezza tra vertici Alitalia in scaden�za e azionista Iri in procinto di chiude�re». Fra marted�e gioved�riuniti i consigli di amministrazione straordinari dell'ex compagnia di bandiera e dell'Iri Il ministro Nesi «Proviamo a riallacciarci fili» Ma per D'Antoni «ad Amsterdam volevano conquistare anziché integrare» DAUIimtA AL DIVORZIO IL MUMO Sf I117 dicembre del 1997 Alitalia acconsente alle nozze. II 27 novembre del 1998 viene firmato il primo atto dell'accordo tra Alitalia e Klm. IL SUPERCONSIOLIO Alla fine del luglio '99 si annuncia ufficialmente l'intesa che diventerà operativa il novembre successivo: viene creato un superconsiglio di amministrazione, composto di sei persone. IL MATRIMONIO L'accordo prevedeva la privatizzazione di Alitalia entro il giugno del 2000 e l'impegno reciproco a non contrarre intese con altre compagnie. Klm ha versato ad Alitalia 200 miliardi per il lancio di Malpensa. ADDIO CON RIPENSAMENTO? Due giorni fa, il 28 aprile, Klm sbatte la porta: 'I termini dell'accordo non sono stati rispettati'. Ieri, però, l'amministratore delegato, Leo van Wijk, ha lasciato intendere che ci sarebbe ancora spazio per ritrovare l'intesa railwralo (mM) 12.000 8.000 iiinmjffwimMfiwww Passeggeri '97 M 4.733.000 » 25.400.000 Merci (temi.) ,,—™ , Personal* klm " ICS"" rr ALITALIA -CìsS 15.587 Paesi collegati 75 621.000 1265.000 Fletta aerea 115 155 Base eperathra KLM: Amsterdam (Schiphol) Alitalia: Roma (Fiumicino) mltl!WJWJWWiNHl',iM.MW'-'M^Wfl'MW,"ll,":'lTW»^-..,W,ì',»^l'^lW,^CTWMJ

Persone citate: Adolfo Urso, Albertini, D'antoni, Domenico Cempel, Giuliano Amato, Leo Van Wijk, Nerio Nesi, Nesi, Sergio Cofferati, Sergio D'antoni