«Referendum, viene voglia di astenersi

«Referendum, viene voglia di astenersi I BALLOTTAGGI DI OGGI «Referendum, viene voglia di astenersi Berlusconi: lasciamo che la sinistra s'arrangi Maria Grazia Brunone roma"" «Mi pan; che monti la voglia di non andare a votare per i referen�dum...». Deluso per non essere riuscito a ottenere le elezioni anti�cipale che lo avrebbero con ogni probabilità incoronato premier, ma pure per l'inaspettato alto nu�mero di voti di fiducia ottenuti alla fine dal governo Amato, Silvio Berlusconi apre per primo la cìinipagna referendaria con una sorta di invito ad «andare al mare». Non è la posizione ufficiale di Fi, che nei prossimi giorni riunirà il consi�glio nazionale per discuterne. Ber�lusconi si limita a esprimere la sua opinione parlando a Milanellofrai giocatori del suo Milan. Un'opinio�ne neppure nuova, dopo la svolta proporzionalista di qualche tnese là. Ma il tono esplicito e quasi ultimativo, di chi la sa lunga, a tri! Settimane esatte dalla nuova con�sultazione, no fa un parere che pesa. «In queste ore ho registrato che esiste un sentimento dilfuso presso gli elettori di Forza Italia e non solo spara Berlusconi. Di fronte alla libidine di potere mani�festata da questa sinistra, sapete che c'è? Ohe la gente è stufa e vien voglia di dire, "([tiesti referendum votateli voi"». Insomma, che la sinistra si arrangi. E mica si forma qui, il Cavalie�re, Ma di mira i referendum sociali liberisti condivisi da una parto del suo partito «Però non è che si perdo niente non andando a volar�li perchè oggi, dato il quadro politi�co non hanno più ragiono d'ossere», dice alludendo alla sconfitta dei radicali. Ma soprattutto punta a quello antiproporzionale, sul quale l'alleata An si è spesa racco�gliendo li! firme. «l'or questo roferendum si può davvero dire «ol tacon l'è pegg del buss», la toppa è peggio del buco. E' quel che il Cavaliere andava dicendo nel Transatlantico noi giorno della fi�ducia ad Amato, conversando con alcuni deputati, tra cui il portavo�ce di An Adolfo Ureo: «State atten�ti diceva che il sistema uninomi�nale secco potrebbe ftivorire il centrosinistra». Ma Urso(e Fini) devono essere riniasli poco convin�ti, se proprio ieri sera hanno fatto sapere che An si impegnerà per i «suoi» due referendum : l'antiproporzionalo e quello contro il finaziamento ai partiti. «Berlusconi non può diro nien�te di diverso. Il patto di ferro con la Lega lo obbliga alia scolta propor�zionale» commentava poco più in là Peppino Calderisi. E maligna�mente aggiungeva; «So Berlusconi avesse veramente voluto le elezio�ni anticipate non avrebbe dovuto fato altro che dirsi pronto a soste�nere il referendum; la maggioran�za si sarebbe squagliata come ne�ve al sole». Il deputato pattista referendario, che con la sua asten�sione, quella di Taradash e il voto a favore di Bicocchi ha contribuito al buon successo di Amato, sa bene dimettere il dito sulla piaga, l^a maggioranza sui referendum per pnmo quello elettorale, resta più che niai divisa. Con Ppi, Udeur, Verdi, Sdi, Ili tutti feroce�mente antimaggioritari e ancora incerti fra l'astensione e il No, e perfino la sinistra ds assai dubbio�sa. Praticamente a fare campagna per il S�saranno solo i Democratici (compreso Di Pietro, che puro qual�cuno vorrebbe ormai disilluso) e la Quercia, che annuncia «una forte iniziativa referendaria» incentra�ta sul S�antiproporzionale o sul No contro i licenziamenti facili. E a proposito di ciuest'ultimo referendum, lori il leader della Cgil Cofferaii, il padre dello Statuto dei lavoratori Gino Giugni e il segreta�rio della Fusi Paolo Serventi Lon�ghi hanno presentato il «Comitato per il No» al quale hanno aderito 200 personaggi della cultura e dello spettacolo (da Roberto Beni�gni a Claudia Koll, da Sabrina Ferilli a Rita Levi Montalcini). «E'un comitato di persone, che non rappresenta nessuna organiz�zazione», ha insistito Cofferati. Convinto che il referendum dhe vuol abolire l'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori non «non sia contro il sindacato, ma contro i cittadini, lavoratori di ogni gene�re». Se non altro, la nuova battaglia che si prepara sarà trasversale e non metterà in crisi la stabilità del governo. Lo fa notare il presidente del Senato Mancino: «Rischi non ce ne sono perchè ognuno voterà secondo coscienza». Marco Pannella Il leader del Polo Silvio Berlusconi Ledi | Copro 41,2* Pavia Albergati | Chirichelli 41,4* Sassari Compui 4I^*| Marras 98^1^0 Nuoro itimimiif^mfm i ^psiotto uakCatania j Scapognini sind. elet. M/F%IS9 EDG3^Cairlroinliai Venezia Brunetta 39,0* B Viterbo Dottarelli Manteva Burchlellaro 40/J% E3E2jlIE3 Nuoro Loi 4»,!* Macerata Vitaletti SMJKV, Sassari Masala. 4S^ ^ Chieti Oristano Diana Pres. elet. 86,50Zo Cuculio 48,™ Tenaglia ii,0X Cagiiari Balletto 4f^* WWJHH.HWWI l1|iJIM«ji.aWWJM*»w*"".W»—».«Wl Jl Beilo 49.0* Caserta Ventre MA'M Soddu 43JVo Ladu ttm Scano 45^ Squoglia 45,3Vo PROVINCIALI TJI ww w^ n w^wyi w mMtm -mm ■MI.^TfW'WWV.W

Luoghi citati: Catania, Nuoro, Pavia, Sassari, Venezia