«Trattate o decapitiamo i turisti»

«Trattate o decapitiamo i turisti» «Trattate o decapitiamo i turisti» Filippine, la minaccia dei ribelli musulmani MANILA «Ksigiiiiim chi! gli ambasciatori dei 1 Paesi di questi prigionieri vengano 1 a negoziare con noi. Se non voglio' no, decapileremo alcuni de(;li stra�nieri per dar loro una lezione»; n il ricatto di Alni Sayyal, il gruppo dei ribelli musulmani filippini che, cin�que giorni fa, hanno rapito 21 persone, fra turisti stranieri ed operatori turistici, sull'isola di Pulan Sipadan, nella Malesia orienta�le. «Metteremo a morte i prlgioneri .stranieri e creeremo imbarazzo al governo filippino», hanno a;;j;iiint.o i ribelli. Tre cittadini tedeschi, due fran�cesi, due finlandesi, due sudafrica�ni, una libanese, due filippini e nove malaysiani sono stati rapili domenica scorsa da un commando armato sbarcato sull'isola di Sipa�dan, esclusiva località turistica ma�laysiana e paradiso per i sub. Gli ostaggi sono stati poi trasportali via maro nella vicina isola di Jolo, nelle Filippine. Abdurrahman Jamasali, consi�gliere del capo negoziatore del go�verno filippino, Nnr Misuari, si i) recato ieri sul monto Bayog, dove sono assorragllati i ribelli, per in�contrarli e prendere contatto con GalibAndang, soprannominato «Co�mandante Robot», capo del Bruppo che detiene (;li osi acci. Per la loro liberazione sono slato falle finora rivendicazioni di vario genere. Ol�tre ad un riscatto, a quanto sembra di 2,0 milioni di dollari (circa 5,5 miliardi di lirel, i ribelli chiedereb�bero la garanzia di alavici diritti di pesca nel sud delle Filippine e grande spazio sui mezzi di informa�zione di massa. Sulla questione è inlorvonulo il presidente delle Filippine, Joseph Estrada: «La linea del governo ha dello e di non pagare nessun riscatto ai ribelli». Anzi, Wahab Akhlar, governatore della provineia di Basilan, dove le truppe filippi�ne h:inno in corso un'offensiva serrata sulla roccaforte dei guerri�glieri .secessionisti islamici nel ten�tativo di liberare altri 27 ostaggi precedentemente catturati, ha pro�messo a lutti i cittadini il pagamen�to di una taglia di 31) mila peso (olire un milione e mezzo di lire) per ciascun guerrigliero ucciso. I secessionisti «sono i nemici dei cittadini, i nemici della repubblica, i nemici dell'Islam», ha aggiunto Akhlar. Di rimando, il portavoce di Alni Sayyaf ha risposto che il suo gruppo ha di recente mosso n morto, decapi�tandoli, due dogli altri 27 ostaggi, tutti filippini, che ha rapilo a fine marzo e detiene nella vicina isola di Basilan. Por la loro liberazione chiede quella di Ire militanti islami�ci in carcero negli Stali Uniti, tra cui Ramzi Yousef, coinvolto nell'atlonlato del 1993 a New York contro il World Trade Center. Le autorità governative malesi hanno fallo sapere ieri di aver avvialo un l'ilio lavorio dietro le quinte per ottenere il rilascio degli ostaggi. Il vice-primo ministro ma�lese Abdullah Ahmad Badawi ha detto che non si possono divulgare particolari perchè il silenzio è un allealo cruciale por garantire l'incohunità od il rilascio degli ostaggi. «Stiamo facendo il possibile ha aggiunto Abdullah ai giornalisti ma stiamo negoziando con terrori�sti, e non possiamo rendere pubbli�co ciò che stiamo facendo)). Si sta lavorando anche sul piano militare: il governo malese ha an�nunciato che invierà nelle Filippino il capo della polizia Norian Mai ed altri ufficiali in appoggio ai negozia�li per il rilascio degli ostaggi. L'emis�sario si sarebbe incontrato con i guerriglieri. 1 un campo nella giun�gla di Jolo, nel sud dello Filippine, ma nessuna indiscrezione e trapela�la sul colloiiuio. [e. st.l Il presidente delle Filippine Joseph Estrada «La linea del governo è di non pagare il riscatto chiesto dai guerriglieri»

Persone citate: Abdullah Ahmad Badawi, Abdurrahman, Joseph Estrada, Misuari, Ramzi Yousef, Sayyaf

Luoghi citati: Filippine, Malesia, Manila, New York, Stali Uniti