Di Pietro rompe con l'Asinello: me ne vado di Amedeo La Mattina

Di Pietro rompe con l'Asinello: me ne vado Di Pietro rompe con l'Asinello: me ne vado Parisi: nessuna espulsione, deve decidere da che parte stare Amedeo La Mattina ROMA Aveva capito che ormai attorno a lui si era fatta terra bruciata nel�l'Asinelio, cosi Antonio Di Pietro ha anticipato tutti e ha sbattuto la porta in faccia ai Democratici. «Non perdano tempo né a minaccia�re né a procedere ad espulsioni perchè me ne vado via da solo ha detto il senatore ed invito tutti i Democratici veri a seguirmi». L'in�vito è rivolto a «quelli che finora hanno fatto i veri asineli! portatori di voti, consensi, lavoro ed idee». Di Pietro ha risposto cos�all'autaut arrivatogli nel pomeriggio dal�l'esecutivo dei Democratici che ave�va avvisato: chi vnt^ contro il governo è fuori dal movimento. Appresa la notizia dell'uscita di Di Pietro, r. risi ha precisato: «Noi abbiamo espulso nessuno, ma non si può stare nella maggioranza e, allo stesso tempo, all'opposizone». La preoccupazione di Parisi era che se alcuni deputati dei Democratici avessero seguito Di Pietro, la fidu�cia ad Amato sarebbe stata a ri�schio. Ora, naturalmente, quel ri�schio non solo non è scongiurato ma, forse, addirittura amplificato. Di Pietro ha deciso di rompere e di non votare il governo «caricatura craxiana» dopo aver sentito i suoi fedelessimi, ma anche dopo una serie di colloqui avuti in questi giorni con il leader della Cisl D'An�toni e il sindaco di Palermo Orlan�do il quale ha detto di essere solidale con l'ex Pm. «L'obbligo a votare in un modo piuttosto che in un altro, con la conseguente penali�tà del'espulsione dal movimento afferma Di Pietro potrebbe darlo solo l'Assemblea de le regioni, ma anche questo sarebbe un atto anti�democratico. Comunque, questo obbligo non può venire dall'esecuti�vo, senza aver sentito prima l'orga�no deliberante». «E pensare che aggiunge il senatore proprio oggi in una lettera a Parisi gli avevo fatto presente che per non creare discrasie nel movimento, conte�stualmente alla mia dichiarazione di voto contrario, sarei stato pron�to a dimettermi sia da capogruppo, sia da qualsiasi altro incarico nel movimento. E per tutta risposta hanno reagito così...».Per Di Pietro questo esecutivo non ha titolo per espellere: «Questo è l'Abc della democrazia che solo un neopolibturo allo sbando può non comprende�re. Un politburo accecato dalla voglia di poltrone e dalla necessità di garantirsi una candidatura a breve, composto da alcuni spiritati dirigenti nazionali che hanno preso in poche ore una doppia decisione suicida». La prima decisione suici�da spiega sempre Di Pietro è quella di votare un governo «a forte caratura, anzi caricatura craxia�na». La seconda decisione suicida é quella di dare un ultimatum antide�mocratico del tipo o voti come diciamo noi o li cacciamo dal movi�mento. Nelle prossime ore farò recapitare nella sede neostalinista del movimento le migliaia di fax, lettere e telegrami di militanti che condividono il mio dissenso. E' una purga che finirà per rendere il movimento un simulacro vuoto di voti, consensi e senso della realtà. Vado via e lascio che questo gruppo dirigente si aggiri da solo nelle stanze vuote del loro palazzo tutto d'oro».La risposta di Amilo Parisi non si è fatta attendere. «L'esecuti�vo dei Democratici non ha delibera�lo nessuna espulsione, ma ha ricor�dalo un dato semplicissimo: in occasione del volo sul governo si determina la differenza tra chi è con la maggioranza e chi è con l'opposione. Non si può stare da tutte e due le parti. E' paradossalo doverlo ricordare ad esponenti gui�dati da una concezione maggioriotaria della democrazia». Anche Leo�luca Orlando sembra intenzionato a lasciare i Democratici e chiede a Parisi di convocare subilo l'Assem�blea delle regioni e di presentarsi dimissionario. Tra l'altro ieri Di Pietro ha avuto diversi colloqui con esponenti dell'Udnur e ha pranzato con il capo�gruppo al Sonalo, Napoli. Guest ul�timo gli ha spiegato che negli undi�ci mesi restanti di legislatura biso�gnerà lavorare ad un progetto che porti ad una leadership cattolica perii centrosinistra. 1 nomi? D'An�toni e Bazoli...

Luoghi citati: Napoli, Roma