Ingorghi record sulle strade del ritorno

Ingorghi record sulle strade del ritorno Ingorghi record sulle strade del ritorno Mezza Italia in coda: 10 ore per coprire 400 chilometri ROMA Una coda lunga un giorno: se la partenza dei vacanzieri di Pasqua è stata un inferno il rientro non è stato certo da meno. Ieri le strade di tutta Italia erano un'unica fila di auto incolonnate. Un esem�pio: alle 18, sulla AI, nei 385 chilometri tra Val di Chiana e la tangenziale est di Milano, non c'era un tratto di strada libera. Tra code a tratti e incolonnamenti, chi sperava di raggiungere Milano in sera�ta, percorrendo in poche ore meno di 400 chilometri, si è dovuto ben presto rassegnare a concludere la breve vacanza all'alba di oggi. Del resto, già da ieri matti�na, i segnali di un totale tracollo delle grandi arterie italiane erano più che eviden�ti. E, questo, è certamente il prezzo più salato da pagare per una breve vacanza. Un controesodo, come da molto tempo non si vedeva, ha caratterizzato questo 25 aprile, mettendo a dura prova le maggiori arterie autostrada�li, le barriere di entrata dei jrandi centri e, anche, le statai, da sempre considerate utili alternative per evitare le scon�tate code lungo le autostrade. I semplici incolonnamenti hanno rappresentato un sollie�vo a fronte di quanti si sono trovati letteralmente intrap�polati in un infinito serpento�ne di lamiera, lungo anche 38-40 chilometri, come sulla Salerno-Reggio Calabria nei pressi di Eboli. Il bollettino delle code'è. dovunque, dei peggiori. In compenso gli incidenti non hanno aggravato una giornata che ò sicuramente tra quelle che «resteranno» sul calenda�rio tra le più pesanti per il traffico degli ultimi anni. Emblematica la quantità di autovetture in circolazione su tutta la penisola soprattutto in direzione nord, dove la situazione è stata spesso al limite del collasso. In Liguria, dove il boom turistico è slato notevole quanto inaspettato, la polizia stradale ha addirit�tura invitato gli automobilisti a non immettersi sulla Genova-Venlimiglia per evitare il peggio. Una coda di 15 chilo�metri anche al valico del Ten�da al confine tra la Francia e l'Italia, la valle Roya e la provincia di Cuneo, un percor�so alternativo alle autostrade che collegano il Piemonte al mare ed è molto utilizzato da chi è solito frequentare la Costa Azzurra. La lunghezza delle code è stata, ovunque, superiore ai 10-15 chilometri e la situazio�ne è peggiorala fino a tarda notte. Dodici chilometri di fila sull'autostrada Trieste-Vene�zia, ma ieri tutte le arterie del Friuli Venezia Giulia orano intasate. In Veneto il traffico sulla tangenziale, in direzione Milano, è stalo bloccalo per la lentezza della circolazione su un'arteria di solo due corsie in cui confluivano sia i veicoli provenienti suirA4 (dal l'riulil, sia quelli che arrivavano suirA27 (dal Cadore). Codi; anche sull'intero trai�lo emiliano-romagnolo della A 14 e in entrala ai caselli di Rimini e Riccione, in direzio�no nord. Traffico molto intonso sul�la A'15 La Spezia-Parma e suH'Autobrennero, tra Carpi e l'innesto con l'Autosole, e sul�la A 13 tra Ferrara e Bologna. Una colonna di 20 chilometri si è formata sulla Al 2 GenovaRosignano, tra Pisa Centro e Massa; oltre ai 10 chilometri di fila sulla Autosolo tra Inci�sa e Barberino verso Milano. Noi Lazio critica la sii nazio�ne por il traffico di rientro a Roma, sopralUitto dalla A24. Non è stato meglio por chi ha scelto l'alternativa dolio stra�do statali: code sulla via Emi�lia, da Forl�a Imola, e sull Adriatica tra Cattolica e Rimi�ni. Al Sud, dovo oltre ai 40 chilometri di coda tra Polla ed lìboli, ci sono siali 20 km sulla A3 tra Campagna e Batti�paglia. Gli automobilisti, olirò ai problemi legali a code e rallentamenti, hanno dovuto fare i conti con altri «ingor�ghi», quelli che si sono creati nello stazioni ed arco di servi�zio, letteralmente preso d'as�salto, con bar e minimarket che in breve hanno esaurito lo loro scorte. Ir. cri.} Un'immagine del caos di ieri sulle strade italiane: auto in coda sull'autostrada tra Modena e Bologna. Code e rallentamenti si sono registrati un po' ovunque da Sud verso Nord, al termine del lungo ponte di Pasqua che ha visto in movimento circa 21 milioni di italiani

Persone citate: Codi, Inci