Amore e morte negli abissi di Sergio Trombetta

Amore e morte negli abissi Alessandra Ferri grande protagonista di «Ondine» alla Scala Amore e morte negli abissi Prima italiana del balletto diAshton creato nel '58perMargotFonteyn Sergio Trombetta inviato a MILANO Quarantadue anni fa il p,randt; coreo�grafo inglese Frederick Ashton creò il balletto «Ondine» per celebrare la sua musa di sempre, M argot Fonteyn. Per l'occasione nel 1958 Asblon non risparmiò su nulla: una partitura di tutto rispetto, commis�sionata a Hans Werner Henze, allo�ra appena trentenne, composta con sapienti! consapevolezza dei primi 50 anni musicali del Novecento; una coreografia ricolma di porli; prezioso che tuttavia brillano soprattutto per la protagonista; un libretto all'ami�ca in tre atti con finale tragico, scene madri (compreso un naufragio) e un divortissomonl; senno e costumi pre�stigiosi Urinali [ila de' Nobili che rifanno un'800 un po' (li maniera. Eppure tutti quosl.i sforzi non hanno trasformato «Ondine» in un titolo best seller. Sara per la musica di Henze troppo colla che non rogala neppure una melodia orecchiabile, un lei!, motiv facilmente riconoscibi�le, per il fatto che il balletto ora troppo legalo allo fortune di P mleyn, per sceno e costumi un po' troppo iluiiiii e lugubri, por quel clima gotico cho percorro l'intero spettacolo a dispetto della solarità mediterranea cui vorrebbe ispirarsi: (inolio cho è certo è che «Ondine» non ha avuto tutta quella gran fortu�na neppure sulla scena del Covoni Garden, dove tuttavia viene saltua�riamente riproso. Ciononostante ha fatto bene la Scala a proporlo por la prima volta in Italia. l'orche «Ondine» è una parto che calza perfettamente alle (inalila artìstiche di Alessandra [''er�ri. I/amore tragico dell'essere acqua�tico per il mortalo Palemon ó una parlo piena di finezze, (basii citare por lutti l'assolo del primo atto in cui Ondino gioca con la propria ombra), di slanci amorosi. li infatti, l'altra sera, la slolla (lolla Scala so ne è impadronita con la sua abituale grinta da fuoriclasse o l'ha port.aKi al successo iicc;int.o ad Allato Cooper, il danzatore inglese suo partner nel ruolo ili Palemph, l'otri i; una creatura ingenua e vibrante noi primo atto, convincente nella soprosa con cui scopro la pro�pria ombra; appassionatamente in�namorata di l'alomon nei secondo allo; tragicamente consapevole che coronare con un bacio l'amore per Palemon porterà quest'ultimo alla morte nel terz'atto. I,a donna mortale contro cui deve combattere per conquistare l'amo�re. Berta (Sabina Galasso), comunica immediata antipatia. E nellagrande scena della tempesta del secondo atto, quando la nave beccheggia in preda ai flutti e alla rabbia del dio Tirrenio, fa quasi piacere vederla a malpartito, si resta delusi quando alla fine lei e Palemon si salvalo su uno scoglio, mentre Ondine è torna�la fra le braccia paterne di Tirrenio in fondo al mare. Come sempre, con Ashton, la coreografia è un continuo traboc�chetto di cose falsamente facili. E fatta salva la bravura di Ferri, Coo�per, Galasso e Alessandro Grillo, protagonista di un bell'assolo nel divertissement, restano le dolenti noie del corpo di ballo e degli altri solisti. Lo stile di Ashton è fatto di finezze dove si coniugano bravura e understatement. Biagio Tambone in�voce è grandguignolesco nel ruolo di Tirrenio, il reparto maschile ha una idea mollo lontaiu di che cosa sia eleganza e perfezione esecutiva. Alessandra Ferri e Adam Cooper protagonisti di «Ondine»

Luoghi citati: Allato Cooper, Italia, Milano