Brasile, gli indios rovinano la festa

Brasile, gli indios rovinano la festa Brasile, gli indios rovinano la festa Ln rivolta per l'anniversario della scoperta SAN PAOLO Un poliziotto per agni indio, un poliziotto por ogni «seni terra». Questa la strategia con cui il governo brasiliano tenterà oggi di festeggiare in relativa tranquillità la data dei 500 anni dal primo avvistamento del Brasile da parte delle caravelle portoghesi di Pe�dro Alvares Cabrai. Ma la festa e già un incubo. Oltre cinquemila agenti della polizia militare pro�teggeranno il presidente brasilia�no Fernando Henrique Cardoso e il suo collega portoghese Jorge Sampaio dalla minaccia di duemi�la indios e I remila braccianti, che vogliono marciare su Porto Séguro, a Sud di Bahia, per boicottare le celebrazioni ufficiali, secondo loro del tnt t.o fuori luogo. «Se non riusciremo a parlare col presidente, le cose si metteran�no male ha avvertirò Lucia Barbosa, una dei leader del Movi�mento Sem Terra (MST) a Bahia Se la polizia non ci lascerà passa�re, temo il peggio». Il presidente Cardoso, socialdemocratico di no�me ma di fatto legato alla destra, ha tagliato tutti i ponti con i «sem terra», che hanno promesso di festeggiare a modo loro i cinque�cento armi: con cinquecefilo inva�sioni ili latifondi, Diverso invece il suo approccio nei confronti degli indios accampati da giorni sulla spiaggia di Coma Vermelha, a 20 chilometri da Porto Seguro, sulla sabbia della prima messa officiata dagli scopritori portoghesi. Car�doso ha chiesto un incontro con i «caciques» (capi tribù) delle 188 etnie riunite all'ombra del Monte Pascoal, primo lembo di Brasile avvistato il 22 aprile del 1500 dagli europei. Per ben tre volte gli indios hanno rifiutato l'incontro e ancho loro hanno conformato che oggi marceranno su Porto Seguro, dipinti e addobbati con i colori nero e rosso «del lutto e della lotta», «Abbiamo il diritto di prote�stare por 500 anni tli massacri ha dichiaralo il capo pataxos Joel liras Dei cinque milioni che oravano siamo rimasti solo 330 mila. V. questo che vuol festeggia�re Cardoso?». 1*1 marcia degli «Outros 500» (Altri 500), come è stata battezza�ta l'alleanza ribelle di indios e «som terra», è una spada di Damo�cle dalle conseguenze imprevedi�bili sul programma solenne delle celebrazioni cho ha già subito smacchi notevoli, come (inolio del�la replica (lolla caravella di Cabrai che, non omologata dallo autorità portuali di Bahia per problemi di stabilità, è trattenuta nel porto di Salvador e potrà arrivare a Porto Seguro solo il 24 aprili;. Nei giorni scorsi alcuni indios hanno minac�ciato il presidente del senato Anto�nio Carlos Magalhaos, puntando�gli la punta di una freccia sulla fronte. A Beloni, alle foci del Rio delle Amazzoni, un frate france�scano con in testa la bandana rossa dei «som terra» ha affronta�to in ginocchio schiero di poliziot�ti armali di scudi e manganelli. «Siamo un Paese con più del 50 percento della popolazione esclu�sa ha scritto nei giorni scorsi sulla stampa brasiliana il maggio�re storico del paese, Decio Freitas Per questo non ha avuto succes�so il tentativo di creare un clima di oba-oba per queste commemo�razioni». Gli ha risposto il ministro del turismo, Rafael Greca, di origine italiana, principale organizzatore della festa: «Stiamo scrivendo la prefazione di una nuova nazio�ne». Ma sono in pochi a credergli, soprattutto fra gli inquirenti che hanno già aperto varie inchieste su presunti suoi illeciti nel finan�ziamento del maxi-evento. L'opinione pubblica brasiliana apparo comunque indifferente al�la data, malgrado le mille iniziati�ve, fra cui una mega-mostra d'ar�te a San Paolo. Anche perché stanno venendo al pettine tutti i nodi del Paese più ricco e potente dell'America Latina, che finora si è mostrato incapace di creare una distribuzione dei redditi cho non sia indicata come la peggiore del pianeta. «Ho vergogna del mio Paese», ha appena affermato l'ex calciatore Pelò, facendo il punto sul Brasile. Un sondaggio d'opinio�ne l'ha appena eletto al terzo posto, dopo il campione di Formu�la 1 Ayrton Senna e il dittatore Getulio Vargas, fra i principali personaggi di questi cinquecento anni di storia brasiliana. [Ansa] Indios Maxacali a Porto Seguro per 11 boicottaggio delle celebrazioni ufficiali