Il MONDO a TORINO

Il MONDO a TORINO «Turisti per casa» in viaggio alla scoperta della città etnica: prima tappa, l'Africa Il MONDO a TORINO PUNTUALE come un orolo�gio svizzero, Cheikh Ahmed Arr, la nostra timida guida della libreria interculturale Abba (via Maddalene 46b), è già pronto a partire. Nello zainetto ha portato con sé la teiera, il té verde, e le immancabili pastiglie «Valda» che serviranno ad aroma�tizzare la bevanda, secondo una tradizione incredibilmente assai diffusa in Senegal. Manca solo la menta fresca, ma non è un proble�ma: nel raggio di poche centinaia di metri, nella strettoia che da Porta Palazzo sbocca in corso Giulio Cesare, proprio sull'ango�lo, c'è la bottega gestita dall'Imam Abdel Aziz Kounati, suo fornitore uf�ficiale. Nel giro di dieci minuti, il gruppo è al completo. Siamo circa quindici; c'è un calzolaio di Vigevano, un impren�ditore, una bibliotecaria, qualche impiegato, alcu�ni insegnanti, un art di�rector, duo amiche came�runesi, il regista Enrico Verrà e il fotografo Mi�chele D'Ottavio. E' passalo poco più di un secolo, dai tempi in cui Emilio Salgari s'in�ventava l'Africa a Tori�no, sognando sulle rive del Po. Oggi l'Africa l'ab�biamo in ogni quartiere o forse addirittura sul pia�nerottolo. Può iniziare in questo modo un'esplora�zione che ci trasformerà improvvisamente in «tu�risti per casa». Annie e Felicien di Tropical Food (corso Emila 7) ci aspetta�no. Prima di assaggiare alcune specialità cameru�nesi assistiamo ad un singolare seminario in gastronomia sul rapporto tra cibo, cura del corpo e sensualità nelle cucine del West Africa, con tanto di manipo�lazione di prodotti tribali. Il tempo passa e intanto monsù Samba spolvera col piumino ma�schere e feticci sul ponte che dalla Dora ci porta al Balon. Inutile chiedere se si tratti di pezzi autentici: è comunque arti�gianato di buon livello del Burkina Faso, Costa d'Avorio e Mali. In via Borgo Dora ci fermiamo nell'angolo di chi suona e vende i djembé, poderose percussioni coslmile «on the road» a Torino come nei mercati di Dakar, con tanto di pelle di capra rasala con il «bilama» radi e getta. Sfioriamo le vetrine di Baobab Video (corso Regina Margherita 125/e): l�arrivano settimanal�mente via Parigi le novità audio e video dell'Africa francofona. Troppa calca, è sabato, decidia�mo di non entrare. E' quasi l'ora dell'afro-merenda sinoira. Svol�tiamo in via delle Orfane e al numero 19 ci infiliamo da Mar�che Africain, la gloriosa bottega di Jocelyn Dodien e consorte: i «turisti per casa» sono increduli di fronte ai pesci di lago affumica�ti, indispensabili per un buon sugo da servire con il riso e le carni «african style». Ci sono anche le chenilles, bruchi di grossa taglia, essiccati e pronti per l'uso, e le foglie arrotolate della foresta camerunese o miondo. A noi fortunatamente spetta un «poulet fumé» sapientemente cucinato e servito in abbinamen�to a banane plantain fritte neh' olio di palma dal ristorante avoriano Le Balafon (corso Vercelli 226). Monsieur Dodien ha un dupli�ce merito, quello di aver portato nella nostra città i sapori della Parigi africana del Sacre Coeur, e quello di aver creato posti di lavoro per molti immigrati e per alcuni nostri connazionali, disoc�cupali di lunga durata, grazie alla costituzione della cooperati�va Zeadé, da lui presieduta. Il tour è finito, ci salutiamo tra i tessuti coloratissimi di Afri�ca Boutique (via San Domenico 6) ed i «bogolà», splendidi teli raffiguranti scene della vita quo�tidiana nei villaggi, lavorati anco�ra oggi secondo tecniche antichis�sime che prevedono l'impiego di fibre vegetali tessute a mano e dipinte con colori naturali. Kumalé Per sapere di più sul tour di «Turisti per casa» telefonare allo 0335/664.75.79. Abbiamo chiesto allo chef Kumalé di raccontare al lettori di TorinoSette le «passeggiate et�niche» di «Turisti per casa». Ecco il primo reportage alla scoperta di un'altra Torino. In alto a desini Si liana, cassiera del Marche Africain. Accanto, la vetrina con due clienti. hi centro, un senegalese rhr vende maschere in via Borgo Doni. Olii sotto, a sinistra Annie e Felicien di Tropical l'orni e a desini un costruttore di djembé. Il reportage t dìMichele D'Ottavio

Persone citate: Abdel Aziz Kounati, Burki, Cheikh Ahmed Arr, Emilio Salgari, Enrico Verrà, Felicien, Jocelyn Dodien