BENEDETTO MOCELLIN

BENEDETTO MOCELLIN jidfiio delia Mt emona 'am* Renato Scagliola BENEDETTO MOCELLIN Paracadutista, attore, tranviere: «Nacqui in un ospedale da campo... » UNA straordinaria storia, quella di Benedetto Mocellin, classe 1916, che abita in Borgo San Paolo in via Pelli�co. «Mia mamma Teresa Vidale mi diede alla luce in un ospeda�le militare da campo nei pressi di Vicenza con l'aiuto di un colonnello medico... Fui a balia in un misero casolare a Pianez�za nel Vicentino, e preso dai morsi della fame aspettavo die�tro una siepe che la balia desse da mangiare ai maiali e alle galline por banchettare il disgu�stoso polentone di crusca...». Volontario in Spagna nel '37 («ingannato a 20 anni da una pseudo propaganda patriotti�ca»), poi caporale paracadutista della Folgore e della Nembo, e infine combattente inquadrato noi Corpo Italiano di Liberazio�ne fino al '45 o decorato con medaglia d'oro al valor milita�re. Tranviere nel dopoguerra all'Atm di Torino e animatore per 50 anni del Gruppo Arte Drammatica Gad Atm, con al�l'attivo continaia di recite, in compagnia della moglie Maria Marino compagna sul palco per decenni oltre che nella vita, e Anton Giulio Camberà, Lino Patella, Mauro Bosco, Gianna lialdana, Ester Gili, Rosy Ferre�rò, Corrado Sessa, Teresita Mocollin, Enrico Bricarollo, Bruno Marnetto, Grazia durone, Cesy Grasso Champion, Renato Ruspini, Alberto Dal Vecchio, Mil�via Carra, Ettore Goffredo Rubi�no, Carmen Zaino, Carlo Ausi�no, Giordano Migliorotti, Anna Bottino, Gianna Guamieri, Enri�co Rosso, Enzo La Sana, Arnal�do Bacallaro, e tanti, tanti altri attori dilettanti, alcuni scom�parsi, altri persi di vista, succe�dutisi noi corso degni anni. Uomo arguto, autodidatta, ha scritto negli ultimi anni, nelle lunghe oro di veglia assi�stendo la moglie malata e poi mancata, anche una piccola au�tobiografia che inizia con l'elonco dei parenti in Veneto: «Il nonno Vidale Giovanni, detto il Rustico, nacque nel 1849 a Campese di Bassano del Grap�pa, la nonna Domenica Marangon, detta la Busnora, nacque a Sarson di Bassano nel 1851. Si sposarono nel 1872 ed ebbero 13 figli. Giuseppe del 1873 det�to Bin; Pasquale, detto lo Sculto�re del '75; Francesco morto prematuro nel '76; Luigi, detto il Campione, del '78; Elvira, delta la Stangona, del '79; Ma�ria, morta prematura nell'Bl; Umberto, detto il Beo, morto annegalo nel fiume Brenta men�tre trasportava un sacco di tabacco di contrabbando; Tere�sa, detta la Cantante, deir84; Arturo, detto Borsa, nato nelr86; Elena morta prematura nell'SB; Amelia detta la Tabaccona del '90, Caterina, detta la Beatosta del '92; Giovanni det�to il Tredexe il fulmine, del '94». Un prologo già fuori dal comune, cui seguono episodi altrettanlo inusitati anche nel quadro dei drammi, delle mise�rie e tribolazioni della Grande Guerra. Oggi nonostante gli 84 anni suonali, va ancora in giro ogni tanto a proporre canti, poesie, monologhi all'insegna del mot�to «Ajè nen ad pi bel che na facia contenta», ricordando le tante recite fatte dal 1945 al '95, in teatrini parrocchiali, ospedali, crai aziendali, case di riposo, scuole, carceri, manicomi, sem�pre a scopo benefico.Ed è anche poeta, Mocellin, alias «Marius Benoit Il filodrammatico» e scrive tra l'altro: «Quando pesa�no gli anni/la schiena ricurva/ con i grigi capelli/i ricordi sbia�dili/il passo lento e pesante.../è il momento delle consegne/In eredità ai giovani/le nostre espe�rienze/i lavori incompiuti/i nobi�li senlimenti/i valori/gli ideali/ non vadano perduti». Nella foto alcuni attori della compagnia Gad Atm yl«i «^"»|1

Luoghi citati: Bassano, Spagna, Torino, Veneto, Vicenza