Mediaset «divorzia» da Carlotti di Zeni

Mediaset «divorzia» da Carlotti Pier Silvio Berlusconi diventa vicepresidente. Il gruppo punta su Internet Mediaset «divorzia» da Carlotti Gonfalonieri: nessun dramma Armando Zeni MILANO L'aveva dntto a caldo, qualche giorno fa, quando la notizia del�l'addio di Maurizio Carlotti da Mediaset era filtrata sulla stam�pa; abbiamo sopportato l'uscita di Silvio Berlusconi, aveva spie�gato, figurarsi se sarà un dram�ma quella di Carlotti. «Nessun dramma», ha ripetuto ieri Fedele Confalonieri in assemblea chiu�dendo il caso dell'ex amministra�tore Mediaset nell'unico modo possibile per un uomo che, pur amando il basso profilo, è pur sempre uomo di spettacolo; «The show must go on, lo show deve continuare...». Capitolo chiuso in fretta. Tra un paio di settimine, il 4 maggio, il consiglio nominerà vicepresi�dente Piersilvio Berlusconi ripor�tando al vertice un Berlusconi, l'erede maschio Sua Emittenza, l'ex ragazzino che si è fatto le ossa nelle tivù del gruppo e che ora si dice «entusiasta» dei nuovi compiti e spiega: «La tv generalista è il domani, punteremo sui contenuti specifici per le reti ma anche sulla loro espansione per proporci come fornitori di conte�nuti». Tv più Internet, nuovo binomio di punta per Mediaset tant'è che, annuncio di Confalo�nieri, «alla fine del 2001 Mediaset on line potrà, se vorrà, fonder�si con il portale Jumpy». Certo, nonostante le parole di stima di Confalonieri («Ringra�zio Carlotti per quanto ha fatto in Mediaset per un contributo manageriale sempre di alto profi�lo soprattutto in Spagna dove ha realizzato una straordinaria im�presa»), un divorzio consensuale è pur sempre un divorzio prece�duto da frizioni che, viene confer�mato, «andavano avanti da un paio di mesi» e da tensioni che in parte emergono dalle parole, un po' meno di circostanza, dell'al�tro amministratore. Giuliano Adreani, verso l'ex collega; «Un anno è mezzo fa, quando è arriva�to, Mediaset andava benissimo, oggi Carlotti ha deciso di andar via ma Mediaset continua ad andare benissimo». Divergenze di strategia, forse sulla strategia Internet e sul lancio del portale Jumpy, anche se Confalonieri giura che il divorzio «non ha niente a che fare con Jumpy» e quindi sui contenuti Internet, anche se la prima indiscrezione (smentita) sulla nuova destina�zione di Carlotti parlava di Tele�fonica come responsabile delle attività uditoriali. A dirla tutta, nei mesi scorsi erano circolate anche altre voci come quella che raccontava di nuove avance per Mediaset di Rupert Murdoch e di un Berlusconi deciso a prenderle in considerazione per tagliare il nodo del conflitto d'interessi in vista delle elezioni; ebbene, sus�surrava il tam tam, se la cosa si farà, l'uomo di fiducia in Mediaset di Murdoch sarà proprio Car�lotti, lui e non altri. Possibile che si trattasse di malignità, fatto sta che ora tocca a Carlotti andarse�ne. Pazienza, taglia corto Confa�lonieri; «Mediaset ha sempre tro�vato al suo intemo grandi giaci�menti di talento e di manageriali�tà». Giù il sipario su Carlolli, allora, e riflettori su Piersilvio presentato in assemblea come «testimone della presenza fatti�va dell'azionista di riferimento nelle attività dell'impresa», come dire; chi pensa a un disimpe�gno di papà Silvio dalle amate televisioni, è servito. Per quanto riguarda, invece, il futuro di Mediaset, contenuti Internet a parte, confermata la via delle alleanze intemazionali che pas�seranno attraverso Leo Kirch («Lavoriamo insieme da 20 an�ni») e grande attenzione alle nuo�ve tecnologie visto che nel giro di tre o quattro anni «in Italia tutto sarà digitale terrestre». Ultima spigolatura sui nume�ri: chiuso il bilancio d'oro 1999 (utile nello di 657 miliardi in crescita del 19,2qzd, ricavi per 3.967 miliardi in rialzo dellUe'K) e dividendo a 355 lire per azione, più 29,l"b) c'è chi si è lamentato per il tonfo del titolo negli ultimi quindici giomi, una perdita del 25c;ii collegata da qualcuno al�l'uscita di Carlotti. «Le cause sono la grande volatilità e il nervosismo dei mercati, qumdi il nostro ribasso è in linea con la mecUa europea del settore dove i titoli media sono scesi del 20"i)», ha ribattuto, serissimo, Confalo�nieri ricordando i guadagni pas�sati, il più 102"ii del valore del�l'azione dal maggio '99, il più 830A dall'ottobre'99. Pier Silvio Berlusconi

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