Il marciapiede elettronico

Il marciapiede elettronico BUONGIORNO i Gramelllni Il marciapiede elettronico ■^COl ^stnHi If I' una certa Raquel che si insinua da settimane nei computer di uffici, aziende, studi legali. Si presenta in ingle�se come una «dai grandi tacchi alti», vuol sapere «se sei affamato come me», infine si propone: «La�sciami essere il piccolo segreto della tua vita». Segue un numero di telefono intemazionale. Padri di famigha insospettabili hanno chia�mato, dicono per curiosità, subodo�rando lo scherzo di qualche colle�ga. Hanno scoperto che Raquel esiste davvero, magari è una socie�tà quotata in Borsa o ha la barba, ma nessuno lo saprà mai perchè di mestiere fa la prostituta virtuale, usa internet come un marciapiede e si premura di precisare ai clienti che nel corso delle sue prestazioni digitali, esclusivamente scritte e spedite con posta elettronica, non farà uso di virus informatici, dei quali ha orrore come dell'Aids. Facile trovare un coUegamenlo fra la storia di Raquel e quella dei compagni di scuola di un'appari�scente ragazza genovese che, su istigazione di tre amiche gelose, le intasavano lo schermo del telefoni�no di messaggi osceni, gli stessi che una volta si scrivevano sui muri dei gabinetti. Insomma, a parte Mastella e il caro-benzina, il dram�ma dei tempi è un po' questo: la tecnologia evolve ma l'essere uma�no no. Continua a parlare solo di quella roba li, e sempre più spesso a parlarne e basta, purtroppo.

Persone citate: Mastella