Tangentopoli in fiction di Fulvia Caprara

Tangentopoli in fiction Ricostruita la sua vicenda in un film tv prodotto da Sodano e scritto dalla Ravera Tangentopoli in fiction Gamberale, accusato e riabilitato Fulvia Caprara ROMA Sarà ricostruita in un film per la iv la storia di Vito Gamberale, ex-ainminislralore delegato della Sip di area socialista, accusato ingiustamente, e poi completa�mente riabilitalo, di aver favorito, per conio eli politici tini Psi, assun�zioni irregolari. I^a sua vicenda, paragonala per molli aspetti a quella di linzo Tortora, verrà descritta dal punto di vista della figlia Chiara che, all'epoca di Tan�gentopoli aveva sedici anni, e che na poi raccolto in un libro in forma di diario (titolo «Una vita sut.iilo») il vissuto legato a quel terribile trauma. A produrre il film per la Rai e la rinata Eagle Picturos di cui, dal gennaio scor�so, è diventato presidente Giampa�olo Sodano, ex-direttore socialista di Raidue, poi di Canale 5, esperto di fiction, creatore. Ira l'altro, della rassegna di Posilano «Carlo ons on t.he bay». Realizzalo con il pieno appoggio degli interessali equindi con nomi e cognomi veri, il tv-movie s'inserisce in un proget�to intitolalo «Teen's world», cura�lo da Lidia Pavera, e dedicato al complesso universo adolescenzia�le: «L'idea spiega Sodano è di realizzare prodotti adatti a mette�re in piedi una serie tipo "Donne al bivio"». Insomma, storio che facciano discutere, e su Gamberale c'ò anco�ra oggi mollo da dire: «Raccontare la sua vicenda spiega Lidia Ravera che con Mimmo Kafelo è autrice della sceneggiatura non vuol dire solo raccontare uno dei più eclatanti casi di mala-giusti�zia, ma anche concentrare l'ationzione su quello che, negli anni caldi di Tangentopoli in cui spesso si faceva di tutta l'erba un fascio, accadeva nelle famìglie coinvolte. Voglio dire che molli si scoprirono disonesti, che altri invoce non lo erano, ma che, in lutti e duo i casi, i figli orano innocenti, cosi come quasi sempre lo orano lo mogli». A Chiara, figlia di un uomo che alcuni hanno descritto addirli Una conio un maniaco della meritocra�zia, è successo di piombare, in seguilo all'arresto del padre, «in un'altalena di anoressia e bulimia durata |)er vari anni». Delenulo per sodici giorni noi carcere napoletano di Poggiorealo, poi per tre mesi e mozzo agli arresti domiciliari, Gamberale si vide negare dal giudico, proprio in quel periodo, il permaso di un incontro con don Luigi Ciotti; una decisione che provocò l'interven�to dell'allora presidente Scalfaro. Laureato in ingegneria, nato nel '44 a Castelguìdone, in provincia di Chieti, manager di quelli che hanno fatto la gavetta, Gamberale ha più volto affermato di ossero slato duo volte vittima di Tangen�topoli; la prima per averla combat�tuta nell'arco dell'intera carriera; la seconda por esserne stalo travol�to noi momento dol massimo fer�vore giustizialista. Noi giorno (il 18 luglio del '66) in cui, dopo otto ore di camera di consiglio, venne pronunciata, nel Tribunale di Na�poli, la sentenza di non colpevolez�za, Vito Gamberale foce, tra le lacrime, una dedica: «Offro questa assoluzione a mia figlia, alla mia famiglia, alla presidenza della Re�pubblica, a tutte le istituzióni, e al poplo italiano. Oggi è una giornata di giustizia». Diretto da Vittorio Nevano, il tv-movie che, dice Ravera, racconta «la drammatica e colpevole leggerezza compiuta nei confronti di una persona cri�stallina» sarà pronto per andare in onda nel 2001 : «Di mestiere prefe�risco fare la romanziera, ma lavo�ro anche por la tv e in questo caso ho accattato perchè si trattava di una proposta con una dignità culturale». Dopo «Una vita sottiIo» entreranno in produzione altri due film: «Rosa Furia», dirollo da Gianluigi Calderone e trailo dal romanzo di Patrizia Zappamulas; «Nessuno al suo posto», dal libro della stessa Ravera, affidalo alla regia di un campione della fiction come Giorgio Capitani. Nella pri�ma storia si racconta, a Napoli, l'educazione sessuale di due ami�che tredicenni di diversa estrazio�ne sociale; nella seconda è descrit�ta la vicenda di un ragazzo di 14 anni che si trova a dover scegliere tra la convivenza con la madre naturale con cui non ha mai vissuto e quella con la compagna di suo padre che invece lo ha allevato: «In toni molto scherzosi sn'oga Ravera -, perchè il prota�gonista è un tipo "battularo", una specie di "Giovane Holden", si mostra, in sostanza, come una non madre possa essere molto più madre di una madre vera». Nella foto a destra Vito Gamberale l'ex amministratore delegato della Sip che negli anni di Tangentopoli fu accusato di avere favorito delle assunzioni per conto di politici del Psi

Luoghi citati: Chieti, Gamberale, Napoli, Roma