Vidal, sesso bugie e cattiverie di Mirella Serri

Vidal, sesso bugie e cattiverie Esce «Palinsesto», prima parte dell'autobiografia: con l'America più famosa spiata dal buco della serratura Vidal, sesso bugie e cattiverie Miti messi a nudo, dalla Nin alla Kennedy Mirella Serri E CCO, ragazze, si fa così: Jackie Kennedy solleva il vaporoso abito da da�migella d'onore, tutto or�ganza e volant, si toglie l'ampio cappello alla Maria Stuarda e lo posa sulle cerami�che bianche del bagno. Alza una gamba tra lo sfarfallio delle sottogonne è la moda degli Anni Cinquanta e posa il piede sul bordo della vasca per far vedere alla sua sorellastra e novella sposa come si fa a fare le abluzioni dopo aver fatto sesso. Chi c'è a spiare dietro la porta della toilette? Lo scrittore Gore Vidal che, nella villa di Merrywood dove si festeggiano le nozze, è di casa. Occhiate indi�screte, immagini rubate dal bu�co della serratura: Vidal i suoi personaggi li osserva da un'an�golatura speciale nella splendi�da autobiografia Palinsesto che uscirà a giorni da Fazi editore. Lo scrittore americano, che ha scelto come paese d'elezione l'Italia, ha cominciato a scriver�la a Ravello, dove vive, nel '93 e l'ha terminata nel '96. Nato nel '25 il famoso autore di Myra Breckinridge, Lincoln, Washin�gton D.C vi racconta i suoi primi quarant'anni. Lo scrittore flu�viale di romanzi storici, fanta�scienza, saggi, teatro, cinema e televisione passa sul filo del suo acuminato rasoio vizi e virtù di mezza Europa e d'America, da New York a Washington a Hol�lywood. Sono belli e dannati i personaggi nobilitati dalla ecce�zionale prosa di Vidal e messi in luce nelle loro debolezze (soprat�tutto sessuali) nel gusto per l'intrigo, per la menzogna. Sulla passerella dei ricordi sfilano, tra gli altri, Eleanor Roosevelt, Christopher Isherwood, Truman Capote. Tennessee Wil�liams, Paul Bowles, Paul Newman, William Wyler, Anais Nin, la principessa Margaret, i Clin�ton. Freddo, ironico Gore non ri�sparmia nessuno. Nemmeno suo padre e sua madre. Eccoli in treno durante il viaggio di noz�ze. Eugene Vidal allenatore di football a West Point confida alla neoconsorte Nina : «Ce una cosa che devi sapere». E lei pensa: «Ora dirà che mi ama». E lui: «Ho tre palle!». «Era in tutti i testi di medicina», commenta Gore. Ma il piccolo Vidal, futuro narratore de La statua di sale, uno dei romanzi omosessuali più crudi, che sconvolse l'opinio�ne pubblica americana, non si senti bacialo dagli dei per il fatto di essere figlio di un uomo cos�superdotato: poco più che adolescente scappa di casa, si arruola nei marines por sfuggire alla mamma, attaccata più alla bottiglia che alla famiglia, Nina poi divorzia da Gene e sposa il miliardario Hugh Dudley (detto Hughdie) Auchincloss che, suc�cessivamente convola a nozze con Janet Lee Bouvier, madre di Jackie, separata da un affasci�nante signore alcolizzato. Gore, dunque, con Jacqueline Kenne�dy condividerà non solo la repul�sione per i genitori alcolisti ma anche quella per il goffo (e impotente) patrigno, Hughdie. 11 disprezzo di Vidal per la madre è fortissimo. Da quel risentimento, che non lo abban�dona nemmeno dopo la motte di Nina, hanno origine le peripezie del ragazzino sempre solo e abbandonato, che passa di colle�ge in college, che cambia il proprio nome per adottare quel�lo di suo nonno, il senatore cieco Gore. Quando è un giovanotto incontrerà una sostituta mam�ma. Ma, entrambi scrittori, si fanno a pezzi. Anais Nin e impietosa quando lui pubblica il primo libro e lui la ricambia «Anais apparteneva alla scuola della lelleralura per signora». Questo primo incontro è una specie di prova generale di quel�lo che aspetta Vidal nei salotti letterari e negli ambienti politi�ci (tenterà anche l'avventura elettorale). Lo scrittore Charles Henry Ford trovandolo troppo attraen�te per essere un intellettuale, cerca di stroncargli la carriera: «Lei non può essere certo un bravo scrittore, visto che ha delle gambe cos�belle». Compa�gno di serate gaudenti, durante le quali si spartiscono i favori di qualche nerboruto macho, ò Tennessee Williams. Ma, quando si tratta di letteratura, il celebre autore di un Tratti chiamato desiderio affila il col�tello. Se Vidal si mette a scrivere anche lui di teatro tenta di distoglierlo dall'arduo compilo: «Tesomccio, la carriera del com�mediografo è breve. C'è sempre uno nuovo a rubarti il posto». Truman Capote e per Gore un magnifico venditore di bufalo. E l'austero E, M. Forster come appare in società? «Grigio, gri�gio-tweed. Viso e zampe». Com�passalo, all'apparenza, ma paz�zo per un poliziotto sposato, E Evelyn Waugh? «Un arram�picatore sociale beone, che scris�se romanzi di scarso interesse». E il «mitico» Paul Bowles? «Quando lo incontrai alla proie�zione de II te nel deserto, il suo viso pareva una duna di sabbia spazzata via dal vento,..». Sarà forse per questi rapporti non certo idilliaci che Vidal non si è mai innamorato di uno scrittore e che ha preferito ragazzi fuori del giro letterario. «Io ero ciò che si chiamava "trade", cioè non facevo nulla almeno deli�beratamente por dare piacere all'altro. Quando ero troppo vec�chio per queste attenzioni da parte dei giovani, pagavo alle�gramente». Unica eccezione è un rapido incontro con Jack Kerouac alle prime armi, che ancora non aveva scritto Ori the road. Entrando in sua compa�gnia in un alberghetlo Gore comunico all'impiegato che il suo registro degli ospiti sarebbe diventato famoso. Quando fre�quenta i Kennedy una cosa lo accumuna al senatore John, ol�tre la passione per Federico Fellini: sia il futuro presidente che Vidal adorano la promiscui�tà, l'uno in ambito gay l'altro in quello etero. Entrambi hanno avuto circa mille partner sessua�li diversi. Gore, però, ha avuto anche un grande amore, per un giovano Apollo biondo trafitto da una baionetta giapponese in un'isola del Pacifico, mentre JFK, come confidò a una comu�ne amica, l'amore non l'ha mai conosciuto. Questa prima tranche dell'autobiografia di Vidal ò temibile per le sue stilettate. Eppure anche i suoi veleni sono ambiti. Hillary Clinton, per esempio, ò una sua estimatrice, in Italia non ha trascurato di andare a Ravello a visitare il narratore. E lui si prepara il terreno per i suoi secondi qua�rantanni e con tono soave anno�ta: «Paul Newman ha appena telefonato... propone di cenare con i Clinton. Siccome con loro non ci parla nessun altro ci andremo». Gore Vidal racconta i suoi primi quarant'anni, nell'autobiografia che esce da Fazi Gore Vidal racconta i suoi primi quarant'anni, nell'autobiografia che esce da Fazi