Bruxelles conferma: tasse in discesa in tutta Europa di Bruno Gianotti

Bruxelles conferma: tasse in discesa in tutta Europa La Commissione prevede due anni di calo del peso fiscale in coincidenza con la ripresa dell'economia Bruxelles conferma: tasse in discesa in tutta Europa Ma il Fisco fa il pieno: 13 mila miliardi dai guadagni di Borsa Bruno Gianotti ROMA Sorpresa a Bruxelles: anche la Commissione si accolse che le tasse sono destinate a calare non soltanto in Italia (che ha collezio�nando un'altra serie più che posi�tiva grazie alle imposizioni sui guadagni di Borsa), ma in tutta Europa dopo anni di crescita del�la pressione fiscale. Cresce l'eco�nomia dei Quindici, crescono le percentuali del prodotto intemo lordo e di conseguenza i governi possono abbassare il livello delle tasse senza intaccare il volume degli incassi. Il periodo felice sta per arriva�re: nei prossimi due anni, insie�me con la maggior efficienza del�le Amministrazioni finanziarie, con l'allargamento delle basi im�ponibili e soprattutto con l'alleg�gerimento del peso delle imposte sul lavoro, arriverà un maggior tasso di sviluppo, previsto intor�no al 3,4^!. nel 2000 e al 3, ^ nel 2001, quindi partiranno i tagli alle imposte annunciati per il prossimo biennio. Casi limite, da una parte Germania e dell'Olan�da, che stanno varando riforme globali e abbasseranno le tasse di 1,7 e 2,7 punti percentuali. Dal�l'altra Spagna e Portogallo, che dovranno aumentare il prelievo lerché il livello attuale è molto lasso. In sostanza: la media europea dei prelievi è salita dal 40,7'K) al 42,5'X) del Pil tra il '95 e il "99. Con la nuova crescita del prodotto intemo lordo, la media della tas�sazione potrà scendere prima al 41,9,)() e poi al 41,2")^ L'Italia resterà probabilmente sopra la media, con un calo dello 0,90A, nel 2000 e nel 2001. Resterà al setti�mo posto, preceduta dalla capoli�sta Svezia, dagli altri Pesi nordici, da Belgio, Francia ed Austria. Il paradiso fiscale più ambito reste�rà la verde Irlanda: nel 2001 il livello complessivo delle tasse sarà appena al Sl.g'X) del Pil, il 1016 meno della media Uè. In Italia, il boom di Borsa e Fondi di investimento registrato nel '99, ha già prodotto i suoi benefici: 13 nula miliardi di incas�si suplementari soltanto nei pri�mi tre mesi del 2000. In buona parte già redistribuiti ai conlribuenti sotto forma di rimborsi sulle tasse indebitamente versa�te. La notizia è arrivata ieri dal ministero delle Finanze che per la prima volta ha reso noti i dati di cassa: 136.120 miliardi di introi�ti, 21.900 miliardi in più l-ilO'X)) rispetto ai primi tre mesi del '99, con una crescita del gettito, al netto di rimborsi e compensazio�ni, di 4.318 miliardi (-l-3,8%). L'incremento maggiore è anivaio grazie ai Fondi: l'imposta sostitutiva, che nel primo trime�stre '99 aveva fruttato allo Stato 1.981 miliardi, quest'anno gli ha . reso quasi sette volte di più, 13.345 miliardi pagati probilmente di buon grado dagli investiiorì. Quella cifra corrisponde infatti al 12,50Zn del guadagno: I06.7G0 mi�liardi. Deputo dagli incassi straordi�nari e dai guadagni derivanti dalla Borsa, che non sono costan�ti e che diminuiranno nei prossi�mi mesi per l'andamento tumulloso dei listini, le maggiori entrate nette sono ammontate 4.318 mi�liardi, con un aumento del 3,8'Mi rispetto ai primi tre mesi del '99. Una crescita superiore alla previ�sione delle entrale conlenule nel�la relazione trimestrale di cassa che indica un incremento del 2,05% rispetto ar99. Quanto alle singole imposte, particolarmente significativo è l'incremento dell'Iva che cresce di 5.015 miliardi e quello dell'Irpef che cresce di 4.672. Bene anche l'Irpeg che passa da 538 miliardi a 831 e l'imposta sugli oli minerali che sale da 10.483 a 11.589 miliar�di. In calo invece il lotto che dopo la crescita del '99 segna una battu�ta d'arresto passando ada 3.566 a 3.306 miliardi. \'. MA IN EUROPA IL FISCO CALERÀ Le previsioni drlia Commissione europea culla pressione fise ale (Imposte dirette, indirette, contributi sodali e tasse sul capitali) nei P.iesi dell'Ue (escluso il Lussemburgo) nel 2000 e 2001 confrontate con le cifre del 1999.1 dati sono in percentuale sul Pil Paesl 1999 2000 2001 SVEZIA 53,5 51,9 51,2 DANIMARCA 50,7 49,8 49,4 FINLANDIA 47,0 46,7 46,4 BELGIO 46,3 45,7 45,2 FRANCIA 45,6 44,7 44,3 AUSTRIA 44,7 44,0 43,5 ITALIA 43,4 42,8 42,5 GERMANIA 43,0 42,7 41,3 PORTOGALLO 37,6 38,5 39,0 OLANDA 41,6 40,9 38,9 REGNO UNITO 38,0 37,7 37,4 GRECIA 36,8 36,6 36,5 SPAGNA 35,4 35,5 35,6 IRLANDA 33,4 32,4 31,9 UE-14 42,5 41,9 41,2

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