Dall'aria al cibo, allergici a tutto di Gabriele Beccaria

Dall'aria al cibo, allergici a tutto Dall'aria al cibo, allergici a tutto Crescono i disturbi, colpito uno su cinque Gabriele Beccaria ROMA Tutto divide Patrick e Cinge, tranne l'allergia. Il primo vive in un appartamento di Parigi e si è rovinato per un'irritazione della pelle. Il secondo sopravvive in una capanna della Papuasia e di notte l'asma lo divorava. Uno ha speso una fortuna prima di sco�prire che era sensibile allo smal�to delle unghie della fidanzata, l'altro ha dovuto sbarazzarsi del materasso pieno di acari che i bianchi gli avevano regalato. So�no tornati a essere due uomini mediamente soddisfatti dell'esi�stenza, nella metropoli e nella giungla. L'hanno scampala e sono for�tunati. Le allergie stanno diven�tando un problema sanitario nel Primo Mondo e la globalizzazio�ne le esporta nel Terzo e nel Quarto. L'ultimo rapporto dell'Oms le inserisce tra le sei mag�giori emergenze, insieme con in�farto e Aids. Certo è difficile morire per i postumi di eczemi o congiuntiviti, ma dai bebé agli anziani non c'è età che non sia esposta a un'inesauribile casisti�ca di disturbi ricorrenti e patolo�gie croniche (in media a soffrire è un individuo ogni cinque). Se Pierrick Hordé, autore del saggio per Flammarion «Allergie, la nuo�va piaga?», racconta il lieto fine di Patrick e Cinge, si moltiplica�no Ip ricerche che ci mettono in guardia: ci siamo costruiti un piccolo-grande mondo ostile, bru�licante di invisibili nemici. Cli appartamenti ingolfati di moquette e tessuti e con il riscal�damento al massimo sono il para�diso degli acari, i sistemi d'aria condizionata favoriscono la diffu�sione di malsano microparticelle e di funghi, l'eccessiva famigliari�tà con cani e gatti inquina le nostre vie respiratorie, l'effetto serra aumenta la quantità e la circolazione dei pollini, lo smog avvelena l'aria, per non parlare dei cibi industriali, dei tessuti sintetici, dei prodotti chimici, dei profumi e dei farmaci, tutti conte�nitori di potenziali sostanze che scatenano pruriti, irritazioni, bruciori, dennatiti, vomito, rini�ti e asma, fino agli choc anafilattici. Che sia «indoor» (domestico) o «outdoor» (estemo) l'ambiente sembra sempre più aggressivo e noi sempre più delicati. Sono tanti quelli che stanno male se si avvicinano a un gatto, se la montatura degli occhiali è di nickel, se nel piatto c'è un estratto di vaniglia o di arachide, se per aria volano i pollini del�l'ambrosia, se il fard contiene estratti di avocado, se la racchet�ta da tennis è foderata di lattice. E la frequenza dei casi cresce a una media del 25"ó ogni decen�nio. Alle vittime non resta che correre dallo specialista. I pro�gressi nei trattamenti e nei vacci�ni dicono loro sono stati spettacolari. Purtroppo le cause restano o peggiorano: inquina�mento, alterazioni degli ecosiste�mi, scambi globali di oggetti e organismi. H Allarme dell'Oms: «Un'emergenza sanitaria nei Paesi industrializzati». Sotto accusa inquinamento, stili di vita sbagliati e l'uso massiccio dei prodotti sintetici e chimici gici a tutto uno su cinque correre dallo specialista. I pro�gressi nei trattamenti e nei vacci�ni dicono loro sono stati spettacolari. Purtroppo le cause restano o peggiorano: inquina�mento, alterazioni degli ecosiste�mi, scambi globali di oggetti e

Persone citate: Flammarion, Pierrick Hordé, Primo Mondo

Luoghi citati: Parigi, Quarto, Roma, Terzo