«Grazie Storace, abbiamo vendicato le Europee»

«Grazie Storace, abbiamo vendicato le Europee» «Grazie Storace, abbiamo vendicato le Europee» Pesta diAn mila notte. Fini: D'Alema non ha il contatto con la realtà Aldo Cantillo ROMA Il capo no, lui non salta. L'adipe da cene elettorali del neopresiden�te Storace rimbalza all'unisono con quello di decine di militanti. Ira cui si distinguono Buontempo, il più elegante nel suo gessato grigio, e il berlusconiano Tajani, il più smilzo: «Chi non salta è comu�nista!». Gianfranco Fini resta con i piedi per terra. Ma abbraccia stretto il suo vecchio capufficio stampa, luogotenente, amico: «France', d�la verità: avresti mai pensalo di diventare governatore del Lazio? Hai sentilo il professor Diamanti al Tgl? Dice che sarete leader nazionali. Sono a disposi�zione: fammi sapere le tue diretti�ve...» (ma l'occhio mansueto e l'espressione adorante del neogo�vernatore tradiscono che i rappor�ti di forza dentro An non cambierannol. Poi, rivolto all'altro amico del cuore e capufficio stampa in carica Salvatore Sottile: «Domani ricordiamoci di mandare a Pausa, che in tv faceva lo schizzinoso, due righe cos�concepite: 'Caro direttore, da oggi lei è govemato da Storace"». Fini non salta, ma un altro fido, Gianni Alemanno, assicura di non averlo mai visto così. «Gianni, organizza per questa settimana una rimpatriata dei sette di Pon�za», gli chiede il leader, alludendo alla riunione estiva in barca con La Russa, Gasparrì, Matteoli,-Urso in cui nacquero la candidatura Storace e la nuova linea del parti�lo. «Abbiamo vtìndìtìato le Euro�pee sorride Fini -. Allora puntam�mo sul progetto. Stavolta abbia�mo fatto una campagna di de�stra». Sono le 3 del mattino, quan�do arriva all'hotel Parco dei Princi�pi, per una notte quartier genera�le di An. Polo blu sbottonata, giubbotto di renna, pantaloni chia�ri, clarks in tinta, si lascia abbrac�ciare, pettinare, fotografare dai militanti, si china a raccoghere il microfono sfuggito alla reporter emozionata («stasera mi sento più buono»), sopisce con un denno infastidito il coro "Armatene affanculo" che si leva quando la tv inquadra Badaloni. «Mi ha consi�glialo di prendere una tisana, e io ho preso la Pisana», infierisce Storace, alludendo alla sede della Regione. Si brinda con (discreto) prosecco di Valdobbiadene e grap�pa (pessima) etichettala Alleanza nazionale: «Alla faccia dei gufi», leva la bottiglietta Fini. A chi allude? «A Repubblica, che mi ha chiamato desaparecido. A chi di�ceva che avrei portalo il caffé a Bossi. A chi pronosticava un 10 a 5 per la sinistra». D'Alema? «Si darà alla barca a vela», prevede Maurizio Gasparri. «Ma io non lo lascerò attraccare né a Civitavec�chia, né lungo tutta la costa lazia�le», chiosa Storace in un'anticipa�zione del programma di governo. «Mi chiedo come D'Alema sia potuto cadere in un errore cos�grossolano interviene Fini -: trasformare il volo regionale in un referendum su di lui. E sbaglia�re i pronostici. Certo, aveva son�daggi sballati. Ma la verità è che è andata come in Bicamerale: D'Ale�ma ha perso il contatto con la realtà, si è convinto di essere più furbo degli altri, ha pensalo: "Tanto poi li frego", il Polo e gli elettori. Adesso, se avesse un po' di decoro e di dignità, dovrebbe andarsene. C'è un abusivo a Palaz�zo Chigi. Con quale faccia andrà in giro per il mondo a rappresen�tarci?». Un boato lo interrompo. «E' in testa anche Pace in Abruzzo?». «Gianfra', come hai fallo a capir�lo?». 1 colonnelli lo toccano come un re taumaturgo e t;li chiedono che succederà domani. «Non cre�do al volo anticipato risponde Pini -. D'Alema non si dimenerà, cercherà di prendere tempo. Ciani Ili non intende sciogliere le Came�re subito, e in autunno le elezioni non si sono mai fatte: finiranno per anticiparle da aprile a marzo. Ci aspella un anno di campagna elettorale» E il referendum eletto�rale? (La priorità è un'altra: toglie�re di mezzo traghettatori, pontie�ri, pacieri. Non faremo pasticci, non appoggeremo governi istitu�zionali o transitori. Se D'Alema o chi por lui non riesce a governare, si vada al volo subilo, a costo di sacrificare il referendum». Fini non lo dice, ma il risultalo che An si prefiggeva con la campagna anliproporzionale evitare di fini�re nell'angolo della scena politica è già raggiunto stasera. «Grazie a Francesco. E' vero, candidarlo ò slato un rischio». Che guaio sareb�be stalo un Polo trionfante al Nord grazie al palio BerlusconiHossi, con i (juatlro candidali di An battuti. «Ma io Roma ho impa�rato a conoscerla nel '93, quando portai Rutelli al ballottaggio, Ho rischiato candidando Moffa alla provincia, e abbiamo vinto. Stase�ra siamo qui a festeggiare perche l'altra sera eravamo alle case po�polari di Acilia e al deposito Atac di Torsapienza. nelle borgate che la sinistra ha abbandonalo e che ora volano per noi». Neppure il fantasma Bossi incrina la sicurez�za di Fini. Che continua a non fidarsi. Ma fa notare: «Al Nord An è più forte della Lega. E ora scusatemi, non trovo più mia moglie. Dov'è Daniela?». Poco più in là, la signora Fini («Abbiamo perso lo scudetto, ma vinto le elezioni: bravo Gianfran�co!») bacia la nuova first-lady laziale. Rita Storace, caschetto biondo, voce sottile, scarpe e bor�setta di pitone, è intimidita: «Pen�sare che avevo scommesso una cena contro mio marito...». Il vin�citore è attaccato al cellulare. Il primo a chiamare, con il verdello ancora Ln bilico, era staio l'avvoca�to Giuseppe Consolo, il costituzio�nalista animatore del gruppo dei Conto che un paio di mesi fa organizzò il debutto politico della candidatura Storace: «Francesco, sono sicuro che hai vinto tu». Attorno, quelli della squadra: l'ad�detto slampa Niccolò Accame, figlio di Giano, con la vice France�sca D'Avello, biondina che i mili�tami già pronosticano «Miss Pisa�na» (a rtieno, aggiungono, che non trovi un ruoloìe splendida Grazia De Marco Borghese), la segretaria Cinsi Moriggi, che ha lavoralo con Santoro e Funari, l'esperto di look Andrea Ronchi, prostrato dal superlavoro, il ghost-writer Car�melo Briguglio, il grafico Andrea Purgatorio, quello del poster «Ba�daloni, ma che dici?», e i possibili assessori: il giornalista Mino Da�malo, il segretario regionale Fa�bio Rampolli, l'imprenditrice Ma�ria Assunta Luna. «Ma la prima cosa che farò non sarà una nomi�na frena Storace . Sani 'na dormita». Il leader: Ciampi non intende sciogliere ora le Camere, anticiperà il voto da aprile a marzo Ci aspetta un anno di campagna elettorale Il neo-governatore «Il premier adesso si darà alla barca a vela Ma io non lo lascerò attraccare lungo tutta la costa laziale» ■) REGIONALI 2000 O EUROPEE* 1999 10,3^0 O POLITICHE 1996 IS/T/o O REGIONALI 1995 14,1^* O EUROPEE 1994 12,Sft OPOUTICHE 1994 19^ 'Con Rotto Segni I neopresidente della Regione Lazio Francesco Storace (An) festeggiato ieri notte da Teodoro Buontempo, Gianfranco Fini e dal presidenfe della Provincia di Roma, Silvano Molla ss

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