Le Borse temono un nuovo «lunedì nero»

Le Borse temono un nuovo «luned�nero» Le Borse temono un nuovo «luned�nero» Parte male l'Australia, su Piazza Affari anche l'effetto elezioni MILANO «No, il cielo non sta venendo giù». Comincia crisi In rubrica della domeni�ca per i rispamiiatori di «The Wall Street Journal» dedicala, ovviamen�te, al tema che ha agitato in questo weekend i sonni del popolo delle Bone di tutto il pianeta; è l'ora di uscire dal mercato o di stringere i (lenii? Queste domande sono d'attuali�tà perché quella di oggi, e nessuno si la illusioni, sarà unagicmjla campa�le per i listini, lori sera alcuni analisti sentiti dalla Keuters prevedevano un calo di almeno il cinque per cento su tutti i mercati asiatici (k! europei. Un'esagerazione?! primi segnali giun�ti nella notte da Auckland conferma�no la lesi: il mercato neozelandese e panilo in perdila del 4,7 per cento. Fortemente negativa anche l'Austra�lia. Anche Piazza Affari sani a rischio. Anzi, la Borea italiana dovrà digerire, oltre ai problemi in arrivo da Wall Street, l'esito di una competizione elettorale aspra, che potrebbe avere ripercussioni non indillerenti sul iron�ie della stabilità di governo. Ma e probabile che i problemi intemi cede�ranno spazio alle preoccupazioni in�temazionali. I dati Usa sull'inflazione parlano di un dato tendenziale, al netto del caro petrolio, del '.i.'lX. Facile, di Ironie a numeri del genere, che la Ped stia valutando l'Ipotesi di un aumento dello 0,50* del costo del denaro, li lo stesso dovrà fare la Beo. Cosi, ai guai del Nasdaq, si aggiungono all'improv�viso le nubi sulla «old economy». li non pochi, slamane, correggeranno al ribasso le stime sulla crescila italiana, a danno sia della «new» che della «old economy». Ma non e il momento di cedere al panico, ammoniscono gli esperti. Ieri sera il segretario al Tesoro americano I.aiTy Summera ha sottolinealo a Wasnington che gli investitori dovrobliero ricordare il liuono stalo di salute dell'economia americana prima di ac�cedere i computer delle salle cambi Stamane. (Credo che tutti farebbero meglio a focalizzarsi sul lungo tennine e riconoscere la forza reale ili questa economia». Come andrà? Meglio vedere come comincerà la giornata a Tokyo, quan�do nel Vecchio Continente sarà anco�ra notti!. Le previsioni? Finora le Borse del Far Fast sono stale meno toccale di ((nelle europee dai rovesci del Nasdaq. Ma la «mazzata» della scorsa seltiinana, quando il listino dell'hi-tech ha perso in cinque sedule il 250A e, più ancora, la minaccia di un brusco rialzo dei tassi Usa per fronteg�giare l'inflazione, rischiano di avere riflessi pesanti anche lì. Onesto, alme�no, è successo a Taiwan, l'unica Borsa aperta il sabato, la prima a subire per intero i riflessi del «venerd�nero» di Wall Street:-5,4*. E l'Europa? Nessuno si fa illusioni, a partire dalla corazzata tedesca. Il destino ha voluto che il lunedi della (laura coincidesse col debullo al Neuer Markt di «T online», la società Internet di Deutsche Telekom. li per l'occasione DI ha deciso di acconten�tarsi di un prezzo di 27 euro, quasi ai minimi della «forchetta» di 20-32 eu�ro indicala al momento delle sottoscri�zioni e mollo al di sotto dei 30-32 che gli analisti davano per scontati a mela della scorsa settimana. li' anche questo un segnale, elo�quente, delle (laure dei grandi della New Economy europea. Un mese fa, a metà marzo, prima dei rovesci dell'Intemei europeo (i crolli di World on bine, Lastminute.com, il brusco ridi rnensionamento di Freeserve o Tiscali) Hon Sommer sperava di collocai e le azioni «T online» a 50-55 euro Poi, però, c'è stata la grande gelata della new economy. Un mese fa, a metà marzo, il Nasdaq, ai massimi, guada�gnava il IlO'Xi rispetto ai prezzi di dodici mesi prima. In un mese la frenala è stata brutale: -34,7lKi, a quota 3.321 punti. Non è una novità, ammoniscono gli statistici: nel '98 il Nasdaq ha perduto il 32,6()() in 3 mesi; nel '90 sub�una frana del 3Q,TZii. In entrambe le occasioni, il listino dell'Ili tech seppe riprendersi. Andrà cosi anche stavolta? «Forse, ma adesso abbiamo paura risponde il capo analista di Canlor Fitzgemld, Bill Meehan se il Nasdaq può salire da 2.600 a 5.000 in pochi mesi, cosa vieta che che faccia il cammino inverso?». Fino al «venerili nero» l'impatto della cadu�ta della new economy è stato ammor�tizzato dalla ripresa del Dow Jones che comunque è sotto del I Wo rispello ai massimi. In Italia le «blue chips» non sono a caro prezzo ma, ammoni�scono ^li esperti, l'ora dei (buoni) acquisti non ò ancora suonata. Che fare dunque? Le risposte dei «guru», in momenti come questi, sono le più varie. Ma su alcuni punti c'ò ima certa sintonia. Non è più il mo�mento di vendere, ripetono in coro i gestori di tutto il mondo. «Noi dice con una punta di sadismo Marc Cohodes, responsabile del fondo Rockers Partners che da mesi sta predicando il prossimo scoppio della bolla l'abbia�mo fatto 2-3 settimane fa». Ma, ag�giunge subito, non è nemmeno il momento di comprare. «In giro c'è roba buona dice Lucent, Sun o Cisco. Ma ci voirà del tempo perché la gente tomi a comprare...». Meglio intanto, soprattutto per chi possiede fondi, spostare metà dei propri quat�trini dagli azionari agli obbligazionari o, addirittura, ai monetari. Consigli validi ancht per Piazza Affari più che mai legata ai «trend» di Wall Street. Un «day irader» nostrano, su Internet, lancia questo consiglio: «Lunedi guar�dale gli indici futures su New York: se sono moderatamente positivi, l'Italia partirà in ribassa e poi andrà peggio. Se saranno mollo positivi non sarà il caso di vendere. Se gli indici Usa saranno negativi, vendete in apertura e ricomprate i'i giornata, magari al 5-9^] in meno». I-or chi ama i brividi, il consiglio è buono... |u. b.I Si annuncia una nuova giornata difficile per tutte le Borse dopo il calo generalizzato della scorsa settimana

Persone citate: Borea, Cisco, Fast, Onesto