Storace-Badaloni,testa a testa nella notte di Maria Corbi

Storace-Badaloni,testa a testa nella notte Storace-Badaloni,testa a testa nella notte Nel Lazio un lieve vantaggio per il candidato di An Maria Corbi ROMA Un testa a testa nella notte fra Piero Badaloni e Francesco Stora�ce con il ricordo di cinque anni fa quando nel Lazio ci si addormen�tò di destra per scoprire il giorno dopo di avere, invece, un presi�dente della regione di sinistra. Piero Badaloni, appunto, che ieri sera al secondo exit poli Abacus era dato alla pari (tra il 46 e il 50 per cento) e nella notte, invece, in svantaggio su quel Francesco Sto�race che Berlusconi ha voluto «plasmare» prima d�promuover�lo a pretendente del centro-de�stra per il Lazio. E �25 chili che Storace ha dovuto smaltire si vedono tutti, anche nella faccia tirata che tradisce l'ansia per un risultato che sarà incerto fino all'alba. «Si parla di cento voti di diffe�renza», commentano alcuni fede�lissimi del comitato' elettorale che ha occupato l'hotel Parco dei Principi nel cuore del quartiere Pariolì-Pìnciano, indirizzo della borghesia nera. E quando la pri�ma proiezione su 12 seggi ìndica mi vantaggio netto (con Storace al 57,5 e Badaloni al 40,6) la sala esplode in un boato. Maria Pia Dell'Utri, regina in declino dei salotti passata da ardori berlusconìan�(con tanto d�organizzazio�ne di baby club azzurro) alla passione per Fini con qualche cedìmeintapér D'Alema, ha addi�rittura gli occhi lucidi. Storace rimane impassibile. Ha passato la giornata con la moglie Rita e la figba Maria Lidia di cinque anni. In mattinata e andato a trovare il suo padre spirituale, don Walter, nella chiesetta d�«I Terzi», vicino a Cerveteri. Poi al seggio a vota�re, in una scuola della Balduina. Nella sala d�ascolto organizza�ta da An Storace arriva alle 20, molto tirato. «Aspettiamo le sche�de», ripete. La sua vittoria avreb�be un peso determinante nel suc�cesso della coalizione d�destra vista l'importanza, soprattutto per Finì, di Roma e quindi del Lazio. Un'affermazione che da�rebbe forza ad An e al suo presi�dente, messo in crisi dall'arrivo d�Bossi nell'alleanza con Berlu�sconi. Ma la tensione di Storace ai primi exit poli, e anche le sue parole celano forse la conoscenza d�notìzie un po' diverse dal primo sondaggio «ufficiale» che lo vede favorito, anche se d�poco. E d'altronde la SWG su Internet ha fornito indicazioni opposte a quelle dell'Abacus dan�do Badaloni al 49 per cento e Storace al 43 per cento. «Mi pare comunque doveroso ringraziare dice Storace la moltitudine popolare che si è mossa per me in questa campagna elettorale. La straordinaria rimonta significa che c'è slato un grande movimen�to d�popolo. Per dire qualcosa di più aspettiamo le prime proiezio�ni». A dire «qualcòsa d�più» ci pensa Teodoro Buontempo: «Gli italiani hanno punito l'arroganza del presidente del Consiglio D'Alema». L'umore dopo mezanotte cambia improwisamonto. Le prime notizie dalle sezioni rianimano Storace e i suoi che ormai sentono la vittoria in ta�sca. Anche nel quartiere generale di Badaloni dopo i primi exit pool l'attesa è nervosa. Il presidente usconle è a casa di amici. Lo hanno preceduto nella sodo del Comitato, a vìa Rieti, la moglie Maria Novella e due dei suoi tre figli. Chiara 0 Daniele. Si fa aspet�tare, non vuole commentare nulia prima di avere dati «veri». Una giornata passata in bicicletta ai Fori Imperiali, poi a votare e a pranzo a casa, in giardino, dove è arrivala anche «mammà» a fare il tifo. Dai suoi sostenitori Badaloni si fa vedere solo alle 23. «Bisogna arrampicarsi sugli specchi per fare valutazioni politiche con un fondamento a quest'ora», dico. «Due società di sondaggi, entram�be serie, hanno dato risultali contraddittori. L'unica cosa sag�gia da fare adesso è aspettare prima di parlare». Il presidenlo uscente diventa più loquace do�po che lo avvertono del clima euforico in «casa» Storace: «la situazione è come 5 anni fa. Nonostante la fase di incertezza continua la campagna demagogi�ca per far apparire il risultalo favorevole a Storace cpiando in�voco ò negativo. Partendo dai sondaggi fatti all'inizio d�questa campgna elettorale si vede come Storace ha tirato in basso il Polo». Allo stadio, ieri , l'ultimo in�contro-scontro tra i pretendenti al trono laziali'. In tribuna d'ono�re naturalmente Badaloni e Storace si sono scambiati un salu�to, un «in bocca al lupo» (che solo Badaloni ricorda) e una stiletta�ta. «Tisana», ha ironizzalo sul suo soprannoine Badaloni. «Pisa�na», ha risposto Storace pensan�do alla conquista della regione Inizio e al quartiere dove il proble�ma «nomadi» ha portato molti voli alla destra. Francesco Storace e Piero Badaloni s�stringono la mano ieri in tribuna allo stadio Olimpico prima di Roma-Bologna