Dalle urne esce un «ribaltone» in Liguria di Gigi Padovani

Dalle urne esce un «ribaltone» in Liguria Dalle urne esce un «ribaltone» in Liguria Con un rush finale Biasottt scalza il centrosinistra Gigi Padovani Inviato a GENOVA E' passata da poco l'ima di notte, quando in sala stampa, all'undicesi�mo piano del palazzo della Regione si affaccia il presidente uscente, Giancarlo Mon: «Come si può dare un giudizio sereno? Dobbianmo an�cora aspettare. Purtroppo noi sia�mo partiti in ritardo, in questa campagna elettorale, e ne paghia�mo il prezzo. E poi, di certo, qui in Liguria ha avuto un forte peso il volo disgiunto». Sul monitor sono appena passate le prime, vero, proiezioni dell'Abacus sui seggi, dopo i sond.iggi telefonici. E dicono che lui, il candidato del controsini�stra, sta sotto di circa quattro punti, con il IS^ per cento contro il 49,9 del suo avvers;irio, l'indipen�dente del Polo Sandro Biasotli. Nel contempo, però, dalla segreteria del presidente arrivano i dati iifiìciah del Viminale: in una manciata di sezioni scrutinato, un'ottantina su 1842, invece lo diinno in tosta. La Genova della politica dunque ieri notte non ha dormito, in attesa di un risultato sul quale ragionare. Infilando la porta, il vicepresidente del Senato e segretario regionale dei Ds, Carlo Kognoni, a un certo punto ha esclamato: «Vi saluto, sapremo tutto alla mattina». Tanto e vero che il sicuro 0 simpatico Blasoni se l'è sortita di uscire dalla sua bella casa di corso Italia soltan�to alle due: «Mi sono fatto spiegare dov'è lu Regione, non c'ero mai ventilo», e staio il suo primo com�mento. Poi, l'orgoglio per la vittoria annunciata: «Su la Liguria 'fosse davvero strappata al governo di sinistra sarebbe il più importante risultalo di questo elezioni». Intan�to l'europarlamenlare d�Forza Ita�lia, quello che Mori definisce il «loro cappellano», dal quartiere ge�neralo dei candidalo azzurro lancia�va proclami in diretta tv: «Nei sondaggi siamo avanti. MacomunCjiio vada a finire, il domìnio rosso della Liguria è finito. Qui sono rosse anche le parrocchie. Noi ab�biamo dimostrato che il regime si può ballerò». Ma è forse proprio nella battuta di Mori sul voto disgiunto la chiave di interpretazione prr questo ina�spettato tosta a lesta tra Polo e controsinistra. Nello staff del presi�dente uscente, c'è infatti la sensa�zione che il cuore rosso di Genova, pilotato da qualche mililaiue di Rifondazione, abbia fatto mancare i consensi al presidente uscente, votando soltanto la lista con la falce e martello. L" dello stesso tono anche il commento del radica�le Mario Tarantino, accreditato dai sondaggi al 2 per conio, contro il 10,8 ottenuto dalla Lista Bonino nelle Europee del '99: «Il nostro elettorato ha voluto sixwlaro i con�sensi sui due Poli, credendo di dare cosi un voto utile. Ma purtroppo il bipolarismo è un'altra cosa, più seria». Anche l'astensionsionismo ha in�ciso fortemente sul risultato, facen�do mancare consensi a sinistra: infatti la percentuale dei votanti si è fermala al 70,48 "/o, contro il 79,60 del 'WS (quando Mori aveva vìrto con un vantaggio di circa 5 punti), mentre era slata ancora più bassa l'anno scorso nel voto per Strasbur�go, con il 68,8. La battaglia tra i due candidati fi'jvematori in Liguria è slata lunga 0 molto dura, con Sandro Biasotli partito in nello svantaggio, almeno 15 punti sotto, che giorno dopo giorno ha r-'cupereto voti alla sini�stra con una campagna elettorale fatta di iioche parole d'ordine e tanti mezzi: manifesti, un team d'eccezione d�consiglieri per l'im�magine guidalo da Giorgio Zambeletli, il «comunicatore d'impresa» che ora riuscito a far vincere Alber�imi a Milano e Guazzaloca a Bolo�gna. La dimostrazione che d'im�provviso la Liguria era diventala una delle Regioni-chiave nello scon�tro nazionale Ini la coalizione chisostiene il governo e l'opposizione è venula dallo sforzo che i due Poli hanno dedicalo a questo milione mezzo scarso di elettori. Il presiden�te del Consiglio, nel suo tour eletto�rale ci è tornato due volto, 0 non pochi sono stalli ministri impegna�li in convegni e incontri, mentre il Cavaliere ha fallo partire da qui la sua «crociata-crociera» con la Excellenl. Per la verità Biasotli, un indipendente che ha usato questi quattro mesi di capillare campagna elettorale per farsi conoscere, ave�va definito «discutibile» la trovala di Berlusconi: sulla nave Azzurra era salilo per poi scenderne subito. Ma lo scontro con il popolare Mori non è stato solo d'immagine tra un imprenditore brillante, tele�genico e simpatico, e un ex democri�stiano vecchio stampo, signorino e un po' musone -, quanto sulle ricello per far uscire Genova e la Liguria da una crisi profonda e lacerente. Festa grande nello staff del centrodestra «Questa è una notte come quella di Bologna quando trionfò Guazzaloca» Sandro Biasottì, neopresidente polista della regione Liguria subito dopo il voto a Genova Massimo Cacciari, sindaco uscente di Venezia e candidato del centrosinistra alla regione Veneto, mentre vota accompagnato dalla madre a Venezia