Viaggio e passione, droga e intelletto: ecco Annemarie

Viaggio e passione, droga e intelletto: ecco Annemarie Viaggio e passione, droga e intelletto: ecco Annemarie B RE VE la vita in�felice di Annemarie Schwar�zenbach. Breve ma travolgente e tra�volta da eventi e amo�ri, fughe e viaggi, foi�ba e autodistruzione, distacchi e resurre�zioni, al punto da risultare quasi profeticamente votata ad un tota�le, assoluto perché unico e rapido dispendio di tutte le energie possibUi. Melania Mazzucco ci ha abi�tuati fin da subito alla corposità sofferta dei suoi parti narrativi, che dal versante in sordina della Storia ricavano soggetti di strari�pante ardore postumo, coniugati con una singolare partecipazione emotiva, in grado di lavorare con colori personali su affreschi stin�ti dal tempo, rinnovando sapien�temente anche il più doloroso e naturale degli oblìi. Intensa e fluviale anche gai -ma sorpren�dentemente mai afflitta dal crampodella noia— la Mazzucco |)a riporlato in'vita unlltro ritratto minore sorteggiato chissà come in base a quali sensazioni nel sovraffollato museo del passato. L'efebica, inquieta e insofferente Annemarie appartiene agli albori di un secolo nato nobile e meno�malo da due immensi conflitti bellici: tra il 190R e il 1942 questa femmina per sbaglio attratta da tutte le donne possibili con inten�sità sempre nuova e viscerale, spende la sua rapida stagione dimostrando un coraggio e una coerenza che le tante femministe RECENSerPe IONE io t sbucate sulle piazze del Sessantotto avrebbero potuto in�vidiarle. Ma chi era la Schwarzenbach, e quale fu il suo ruolo di comparsa di lusso al fianco di personag�gi che ora più di lei trovano spazio nel ricordo? Figlia di un facoltoso industriale svizze�ro, galleggia nella ricchezza fin dalla nascita, tramortita negli affetti dai colpi d'indifferenza della madre Renée, appassionata jìù ai suoi cavalli che alla figlioanza. Annemarie cresce nell'an�sia di una generazione costretta a fuggire per sopravvivere: la mor�bosa amicizia coi rampolli del supremo Nobel Thomas Mann gli irrequieti Erika e Klauss si trasforma in un gioco di società in cui viaggio e passiono, intellet�to e droga diventano i punti di riferimento di ima dolorosa ricer�ca esistenziale. Dall'America a Parigi, i tre amici amanti sfida�no il destino, ma Annemarie è sempre iiVminoranza 'coi suoi rancori e con la paura di perder�si: giungerà a sposare il pacato diplomatico francese in Persia Claude Clarac, da cui però fuggi�rà quasi subito per poi tornare a pietirgli consolazione anni dopo, nei pressi del tragico incidente che chiuderà la sua breve stagio�ne. Ma la vocazione alla scrittura e al giornalismo la conducono lontano, vagabonda in un'Euro�pa assordala dai clamori del nazi�smo, e poi in un Oriente da cui riesce a rubare senza saziarsi Uitta la magia possibile. Avanti e indietro nei paraggi della follia, con quieti ritomi nella casa affet�tiva dell'Engadina, a Sils, a cadu�te costanti nel delirio della morfi�na. Conoscerà l'orrore del ricove�ro nei meandri infernali del Bellevue Hospital di New York, e un ultimo paradiso possibile nel cuo�re del Congo, dopo essere fuggita dai sospetti untuosi della comuni�tà bianca di Léopoldville. Questi due ampi capitoli la foUia e l'ultima fuga valgono da soli l'intero romanzo, densi come so�no di riferimenti umani essenzia�li, assillanti e allo stesso tempo epici nella loro raffigurazione del dolore di esistere e di farsi capire da un mondo sempre più alieno. Il passaggio di Annemarie nel�la Storia è un urlo d'aiuto che attraversa un'epoca, dipinta dal�la Mazzucco con una precisione affettiva esemplare, che non sca�de mai nell'aneddoto calligrafico o nell'esposizione didascalica. E' la vicenda umana e sociale di ima donna diversa, sfiorata da tutte le possibili fortune ma in grado unicamente di fuggire da se stes�sa fino all'ultimo giorno, quando un banale incidente in bicicletta -le verrà incontro, forse jjer salvarCiò che ha saputo produrre l'autrice in queste pagine affolla�te, tuttavia, è qualcosa di più che un omaggio documentato a una figura inquietante e a tratti dav�vero unica di quegli anni: l'intera�zione tra personaggio e autore diventa il fotomontaggio ideale di un'epoca, in cui l'ombra onni�presente di chi scrive arricchisce il passato di memorie nuove, ravviva i colori degli anonimi profili sepolti, percorre anni e avvenimenti con la felice consa�pevolezza di chi, facendo rivive�re il silenzio e l'oblio, offre un motivo valido per farci credere che nella sua corsa ininterrotta anche il tempo va, e poi ritorna. «Lei cosi amata»: Melania G. Mazzucco sulle orme della Schwarzenbach, amica dei rampolli di Thomas Mann, :emmina per sbaglio, attratta da tutte le donne possibili Due immagini di Annemarie Schwarzenbach, tratte dal suo diario «Morte in Persia», edito da e/o nel 1998 RECENSIONE Sergio Pent Melania G. Mazzucco Lei cosi amata Rizzoli, pp. 430, L 32.000 ROMANZO

Luoghi citati: America, Congo, New York, Parigi, Persia