LA M0SSA DEL RE di Paolo Massobrio

LA M0SSA DEL RE SE IL BARBARESCO RITORNA NEBBIOLO LA M0SSA DEL RE Paolo Massobrio LA voce ha cominciato a girare di collina in collina e per il mondo del vino è una notizia bomba, se è vero, come sembra, che Angelo Gaja ha deciso di cambiare denominazione ai suoi Barbaresco. L'annata 1997 dei mitici «Sor! Tildin», «Costa Russi" e «Sor�San Lorenzo» (per il quale il giornalista Edward Steinberg scrisse un intero libro, anni fa) dovrebbe uscire con la denominazione «Langhe Nebbiolo doc», anziché Barbaresco docg. Con questa dizione più importante (la doc «garantita» o «docg» sta ai vertici della piramide) rimarrà il Barbaresco generico, ma non i cosiddetti «cru» che nelle enoteche e nei ristoranti di tutto mondo vengono offerti a prezzi proibitivi, fino a essere oggetto di contese sulla stampa internazionale se per caso una bottiglia come accadde a Sylvester Stallone cinque anni fa sa di tappo. Ma dalla sua cantina di Barbaresco Angeli) Gaja non si sbottona: «Farò un comunicato ufficiale, quando deciderò sul da farsi». Intanto i suoi esportatori statunitensi sono stati allertati e i siti del vino come www,winereport,it iniziano a tambureggiare. Due anni fa Angelo Gaja venne proclamato produttore di vino dell'anno, sia negli Usa sia in Inghilterra, a distanza di soli sci mesi. The Wine Speclator, la più celebre rivista americana di vini, e The Wine Advmale dell'autorevole Robert Parker hanno sempre premiato con punteggi altissimi i suoi rossi ammiraglio, contribuendo a rafforzare l'immagine di Angelo Gaja come «le Roi» del Barbaresco. Abile uomo di marketing, laureato in Economia e commercio a Torino, ha stretto legami con i più importanti produttori di vino del mondo, per i quali, attraverso la «Gaja distribuzione», si è fatto ambasciatore in Italia delle star enologiche di ogni angolo della terra. Ora, dopo aver portato un vento di innovazione sulle colline di Langa, sta terminando i lavori della nuova cantina di Bolghcri (Livorno) dove produrrà rossi «super tuscan» accanto ai già affermati Sassicaia e Omellaia. E con sarcasmo gli indigeni vociferano sulla nascita di un improbabile «Sassigaja». Quale mossa voglia nascondere questa scelta clamorosa, che attende l'uscita dei pregiati vini di Langa dopo l'affinamento di tre anni nelle botti di legno, previsto dal disciplinare di produzione, non è dato sapere. Ma intanto i produttori di vino di Langa cercano inquieti di capire la nuova mossa del Re. E con molta probabilità, anche stavolta, la sua decisione lascerà un segno profondo nel mondo del vino, non solo piemontese.

Persone citate: Angelo Gaja, Costa Russi, Del Re, Edward Steinberg, Gaja, Robert Parker, Sylvester Stallone

Luoghi citati: Barbaresco, Inghilterra, Italia, Livorno, Torino, Usa